Milano | Cordusio – Presto nuova vita per la piazza ellittica

Da poche settimane sono partiti i lavori allo storico Palazzo Broggi di piazza Cordusio (quello con le due statue sdraiate sopra l’ingresso, per intenderci). La scorsa estate è stato acquistato da Blackstone, guidata da Paolo Bottelli, che con 20 milioni di euro trasformerà l’ex palazzo delle Poste in uno spettacolare complesso con negozi al piano terra e uffici di pregio ai piani superiori secondo un progetto realizzato da AstiArchitetti.

Invece per quanto riguarda il palazzo dell’Ex-Unicredit, sempre progettato da Luigi Broggi, l’attesa è ancora lunga, perché la banca sta ancora sgomberando l’edificio. Gli eventuali lavori di riqualificazione che dovrebbero essere affidati allo studio di architettura Piuarch, lo stesso già incaricato di realizzare oltre 40 negozi Dolce&Gabbana nel mondo prevede la realizzazione di un grande hotel di lusso dei due stilisti internazionali.

C’è anche il centrale palazzo Generali, che presto si svuoterà, appena il gruppo assicurativo trasferirà gli uffici nello Storto (torre Hadid) di CityLife. La società pare abbia presentato in Comune un piano (ancora provvisorio) per un mall commerciale nell’edificio di piazza Cordusio.

Insomma, la metamorfosi per la Piazza Elittica pare sia appena cominciata. Non più affari e finanza, trasferite altrove, ma negozi e ospitalità.

Il problema di Piazza Cordusio rimane il caotico incrocio di vie, di mezzi e di persone che la attraversano. Dopo decenni venne risistemata negli anni Novanta dalla giunta Fomentini, la piazza era comunque rimasta con molti difetti: auto parcheggiate nella parte centrale, chioschi dozzinali e bruttini, arredo urbano inesistente, il disordine di pali, panettoni, cartelli e persino il segnale stradale esageratamente grande.

Piazza_Cordusio_2015

Cordusio aerea 2014 D
2014-09-17 Lampione Cordusio 2 2014-09-17 Lampione Cordusio 1 2015-03-28 Cordusio 5 2015-03-28 Cordusio 6 2015-03-28 Cordusio 1 edicola_Cordusio
«Una delle idee su cui si può ragionare è estendere l’area pedonale che dal Castello porterebbe fino al Duomo, passando per via Orefici e valorizzando anche via Grossi. Di fronte a svolte di questo tipo i negozi negli anni si sono dimostrati sempre più disponibili» ipotizza l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran. Il flusso dei tram deve rimanere, perché troppo cruciale, magari ridotto, nella parte centrale solo ad un binario come è stato fatto per le Colonne di San Lorenzo. Quindi allargare l’area “pedonale” e predisporre un arredo urbano in linea con lo stile architettonico originario
oltre ad impedire il parcheggio delle auto, anche temporaneo, definitivamente.
La piazza come stiamo assistendo, perderà la vocazione di cuore del terziario per diventare centro vitale dell’area commerciale che va da San Babila al Castello, insomma sempre più per una città turistica. Comunque sia il recupero di questa piazza è una delle priorità della nuova giunta, sia di destra che di sinistra, perché ora è solo un luogo da attraversare e non da vivere.
2013-10-16 Cordusio 4
Lampione Cordusio 1
Piazza Cordusio e il Palazzo delle Generali - 1902
Piazza Cordusio e il Palazzo delle Generali – 1902
Di seguito un esempio di piazza coi fiocchi, Place de la Comédie a Bordeaux, attraversata da tram e contemporaneamente è pedonale. Ma la cosa più bella e allo stesso tempo diventata una caratteristica della città francese è la particolareità della nuova rete di tram, con il suo sistema di alimentazione  elettrico a livello del suolo, che viene utilizzato nel centro della città per evitare fili aerei che rovinano la vista sugli edifici. Comunque un arredo urbano eccellente, nessuna cosa superflua, nessun palo, nessun panettone e nessun cavo sospeso. Ma forse è chiedere troppo.
Bordeaux_ Place_de_la_Comédie_Tram
Bordeaux – Place de la Comédie con tram

Per chi volesse conoscere la storia del Cordusio e di quando è diventata una piazza ellittica.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

4 commenti su “Milano | Cordusio – Presto nuova vita per la piazza ellittica”

  1. Vi prego no! Togliete dalla testa di Maran la sciocchezza del tram a binario unico!
    In tutte le città d’Europa i tram sono liberi di circolare per le zone pedonali, perché strangolare così scioccamente un servizio pubblico essenziale?
    Magari far pianificare il riassetto dell’area a qualcuno che ne sappia di più di un banale geometra dei servizi tecnici comunali potrebbe essere un idea.

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  2. Non ho sentito di questa cosa del binario unico, ma se è vera è proprio una scemenza. Forse Maran aveva in mente Amsterdam, dove sono abbastanza comuni nelle strade pedonali, ma perché lì le strade sono strette!

    Quanto all’esempio di Bordeaux, mi sembra decisamente non replicabile. Innanzitutto il tram a Bordeaux è stato costruito ex novo, quindi già con la tecnologia di captazione al suolo e con i binari allo stesso livello dei marciapiedi.

    Invece i tram di Milano sono ‘legacy’, tradizionali, costruire un tratto senza linea aerea significa fare un ingente investimento in infrastruttura e in veicoli nuovi per… 100, 200 metri?. Già sollevare i binari al livello del marciapiede lo vedo difficile e costoso. Mi sembra più probabile una soluzione tipo via Torino.

    Aspettiamo di vedere i rendering al più presto!

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  3. Fortunatamente, Maran ha già smentito di aver mai affermato di voler ridurre a binario unico la tratta tranviaria in Piazza Cordusio. 🙂
    Idea assolutamente scellerata e da bocciare!

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  4. Sottolineo i passaggi per me più importanti per il centro di Milano:

    Insomma, la metamorfosi per la Piazza Elittica pare sia appena cominciata. Non più affari e finanza, trasferite altrove, ma negozi e ospitalità.

    La piazza come stiamo assistendo, perderà la vocazione di cuore del terziario per diventare centro vitale dell’area commerciale che va da San Babila al Castello, insomma sempre più per una città turistica.

    Comunque sia il recupero di questa piazza è una delle priorità della nuova giunta, sia di destra che di sinistra, perché ora è solo un luogo da attraversare e non da vivere.
    —-
    Ottimo se Milano compie la sua trasformazione come tutte le altre grandi città europee in una moderna e internazionale città anche turistica e piacevole da vivere per il milanese ANCHE per il suo tempo libero e di svago.

    Ora vorrei fare una riflessione:
    dipenderà tutto e in gran parte dal TIPO di negozi e dal TIPO di mall e dal TIPO d ristorazione che verrà a insidiarsi in loco.
    Sono molto ottimista in proposito.

    Se invece le categorie merceologiche saranno le stesse di corso V.Emaunele(mutande e profumi + ristoranti/bar SOLO trappole per turisti) sarà un’occasione persa.

    Bisogna sperare che non ci sia il coprifuoco dopo le 18.00.
    Questo avviene solo se la ristorazione non è di classe esclusiva ma media.
    Se i negozi NON sono peck ma mall mediamente abbordabili e nonn esclusivamente mutandari e profumieri che chiudono dopo le 19.00.

    Insomma una offerta di relax e svago, cibo e passeggiata che arriva fino alle 22/23 per tenere vivo il centro per i turisti e milanesi che si possono soffermare a cena e dopocena in zona..

    Scusate lo sproloquio.
    Quindi faccio questo augurio a Milano.

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