Largo Marco Biagi… dov’è?
Da anni si usa intitolare all’interno di piazze, incroci o giardini dei punti a personaggi importanti che hanno segnato la storia e che si vuole siano ricordati. Questo è avvenuto anche per il giuslavorista Marco Biagi ucciso dalle nuove Brigate Rosse nel 2002 al quale è stata intitolata l’isola di marciapiede che si trova proprio di fronte al Palazzo del Tribunale e alla chiesa di San Pietro in Gessate.
Ancora una volta ci domandiamo perché esistano angoli, ritenuti significativi al punto da essere dedicati a personaggi importanti, che vengono però trattati come scorci di poco conto. Per quale ragione ci deve rassegnare a un’apparenza di sciatteria che rasenta il degrado?
Riteniamo che una giusta valorizzazione del luogo avrebbe dovuto prevedere una sistemazione di questo marciapiede con un’aiuola e avrebbe dovuto evitare che due “baracche” convivessero in questo punto. Due vecchie cabine telefoniche accanto a una latrina.
La stazione di bike sharing è affiancata da una rastrelliera per le biciclette, il tutto contornato da pali, paletti, ringhiere e catrame deformato dai troppi anni di esposizione al sole e rotaie inutilizzate e abbandonate.
Qui ci troviamo dinanzi ad uno dei principali tribunali d’Italia e alla chiesa quattrocentesca che a fatica si intravede tra le piante e le edicole. Come al solito si parte con un luogo realizzato in modo abbastanza decente ma che col tempo si arricchisce di oggetti che si sommano di continuo senza che nessuno presti attenzione al decoro del luogo.
Nota a margine: anche qui, come in altre parti della città, le automobili vengono parcheggiate al posto dei motocicli nei parcheggi riservati alle due ruote e la possibilità di essere sanzionati non intimorisce più nessuno.
Che dire? Come già ribadito, purtroppo questo è lo stato NORMALE della città, anche in pieno centro, e le parti ben tenute sono l’eccezione.
La mia proposta l’ho fatta più volte in questo forum: rinunciare, a scelta, a uno dei singoli progetti più costosi e utilizzare i soldi per una manutenzione straordinaria diffusa dei fondamentali: marciapiedi, lampioni, segnaletica, ecc.
Ci vuole UN PIANO, finché si continuano a fare interventi spot come ora gli angoli rinnovati strideranno ancora di più con le condizioni disastrose del resto della città.
Anche dietro al tribunale c’è quello squallido parcheggio che si potrebbe sistemare un po’ e poco lontano c’è un ex istituto tecnico abbandonato da anni.
D’accordo con Claudio k. E il piano deve includere un audit interno rivolto ai tecnici comunali per sensibilizzare su linee guida per i lavori di rifacimento.
Un lavoro di educazione e aggiornamento rivolto agli uffici tecnici per educarli a soluzioni coerenti e esteticamente valide.
Tra l’altro, fatemi capire, la latrina sarebbe una ‘pertinenza’ del baracchino dei panini?