Purtroppo non riusciamo a capire cosa stia succedendo in Corso di Porta Ticinese proprio di fronte ad uno dei monumenti più importanti della Mediolanum Imperiale, dove le demolizioni effettuate negli anni Trenta hanno lasciato ancora dopo oltre ottant’anni il nulla urbano. Qualche anno fa erano comparsi i rendering per la ricostruzione di un edificio che ricucisse il vecchio tessuto urbano, poi un grande cartellone pubblicitario aveva “deliziato” il periodo Expo, permettendo anche qualche sondaggio archeologico; da qualche settimana il cartellone è stato smantellato e ora?
I due rendering per ora disponibili del palazzo che dovrebbe sorgere progettato dal gruppo Degli Esposti Architetti.
Se lo fanno così, sarà un bel regalo ai writers.. Non so se avete presente la fauna delle colonne di san lorenzo.
La depressione la fa venire il progetto stile Piacentini di Degli Esposti.Urban File ci riprova a tirar la volata a dei progettisti che volevano solo violare la legge dato che quello li’ è un sito archeologico sotto,dove èer legge,è impossibile costruire.Si ripristini il verde di 30 piante e se Il Comune ha i soldi ripristino l’entrata archeologica alle Terme Euclidee li sotto.Urban file si preoccupi dei brutti progetti che sponsorizza tipo Castello bianco deserto o banane in Piazza Duomo ma non permetteremo mai che un archestar costruisca sotto il Closseo o sotto le Colonne che sono 16 e che attestano la zona archeologica.Perchè non mette le vecchie foto con il verde e tanti alberi del paradiso che qualcuno ha fatto segare.Rimettete 30 piante e fate vedere i reperti archeologici illuminati oled
Quell’angolo sarà (è) depresso e deprimente, ma, di contro, quell’edificio a due millimetri dalle colonne sarebbe stra-opprimente oltre che irriverente verso il reperto tardo-romano.
Prima di dire stra-opprimente e irriverente credo sia giusto dare un’occhiata a qualsiasi foto o quadro di prima del 1930: non stiamo certo parlando dei Fori Imperiali qui…
E poi secondo me irriverente è il bivacco di sfaccendati ad ogni ora del giorno e della notte
la fruibilità e vivibilità dello spazio urbano è un valore quanto qualunque reperto possa trovarsi lì sotto. ricucire il tessuto frammentato in quel punto con un volume costruito è un intento lodevole a prescindere da qualunque giudizio estetico si possa dare sull’edificio in se’ (che esteticamente non entusiasma). un’area verde o archeologica, all’opposto, non sortirebbe il medesimo effetto in quanto dimensionalmente residuale e condannata ad una imbarazzante marginalità.
A me sembra ancora più deprimente l’attitudine mummificata ed entomologica (= trattare i reperti come insetti da mettere sotto una teca di vetro con lo spillone e l’etichetta sotto) di certi commenti.
Certo, se il “sentiment” generale è questo già tra la gente comune, non stupisce poi che i professionisti del non-si-può-fare della Soprintendenza se ne vengano fuori con richieste risibili, tipo lasciare il segno delle rotaie del tram quando vengono tolte, salvo poi lasciar fare le peggio schifezze da altre parti solo perché non c’è un sasso sotto.
L’edificio non sarà un capolavoro, ma è un onesto tentativo di tenere insieme il mish-mash di stili che caratterizza la piazza… richiamando da un lato i condomini anni 60 (quelli sì, una schifezza che grida vendetta al cospetto di dio e che andrebbe fatta saltare con la dinamite, ma su cui nessun commentatore ha speso una parola), dall’altro la cortina storica dell’edificato, di cui riprende l’altezza, e infine i materiali e i colori delle Colonne.
Purtroppo l’errore è stato fatto a monte, negli anni 60, con la scelta di arretrare il fronte strada, probabilmente con l’idea malsana di allargare la carreggiata, come in corso Garibaldi… il risultato è uno “buco” che non sarebbe mai una piazza, ma rimarrebbe sempre e solo una cortina di muri ciechi, non pensati né costtuiti per essere a vista, così come è oggi.
Per prima cosa credo sia opportuno fare un po’ di piazza pulita proprio di quella fauna che bazzica le colonne, e per fauna intendo quella moltitudine di spacciatori che senza nemmeno nascondersi chiedono a chi passa se vogliono comprare fumo coca o altro.. il tutto a pochissimi metri (e sto parlando di due o tre metri)..
A me non dispiace affatto e dalle foto lo trovo coerente con il contesto.
Molto dialogante tra il vecchio e il nuovo, tra il classico e il contemporaneo.
D’accordo con wf e Claudio K.