Desideriamo portare all’attenzione dei lettori, grazie anche ad una gentile segnalazione, un cambiamento che secondo noi non sarebbe dovuto avvenire, ma tant’è. Qualcosa di simile era già accaduto al palazzo di via Dante 12/San Tomaso 10, dove nel 2013 vennero ricavate alcune vetrine da precedenti finestre, trasformando poi gli spazi da banca a negozio di abbigliamento.
Una cosa simile si è oggi verificata anche al palazzo di via San Prospero 2, angolo via Broletto, dove sono state eliminate le belle inferriate di inizio XX Secolo, che da tempo immemorabile ingentilivano il piano commerciale da sempre adibito a banca.
Ipotizziamo che ciò sia avvenuto per consentire all’istituto bancario di esporre nelle nuove “vetrine” prodotti o cartelli. Peccato si sia però perso per sempre l’aspetto originario del palazzo. Ci chiediamo come mai la Sovrintendenza non sia intervenuta per fermare o limitare queste modifiche ad un palazzo di indubbia importanza storica.
Et voilà le grate eliminate.
Già, la Sovrintendenza…
Propongo che Urbanfile provi a intervistare il pezzo più grosso possibile della Sovrintendenza e faccia queste domande.
Se accetteranno di rispondere…
Condivido.. che le inferriate almeno vengano salvaguardate e non buttate
Come compensazione potrebbero ripavimentare i marciapiedi…
Si spiega solo se intendono venderlo e farci un negozio con vetrine lato strada.
Poi l’assurdità che anche in via san prospero i marciapiedi siano in bitume come nella periferia di Bucarest non la commento.