All’interno dell’assai complesso panorama trasportistico romano figura la stazione Quattro Venti in servizio sulla linea FL3.
La struttura, inaugurata nell’ormai lontano 2006, figurava come un elemento molto importante per lo sviluppo del TPL romano in quanto serviva il popoloso quartiere di Monteverde e raggiungeva un’area non connessa al trasporto su ferro.
Oltre alla scarsa comunicazione pubblicitaria relativa all’infrastruttura e alle sue potenzialità in tema di trasporto urbano, l’opera si è trascinata sino ad oggi anche un’altra criticità che pare ancora non essere stata posta sotto la lente d’ingrandimento; la stazione infatti si sviluppa in profondità, con il manufatto d’ingresso ai binari in piazzale dei Quattro Venti, ma mentre nella parte di viale dei Quattro Venti che va verso piazzale Dunant il fascio di terra sopra ai binari è stato sistemato con un parcheggio pubblico e una sorta di sentiero – parco, nella parte superiore della strada, quella, per intenderci, che dall’ingresso della stazione volge verso il Gianicolo, non si è avuto lo stesso riguardo.
Infatti il lembo di terra racchiuso in quest’area sembra completamente abbandonato a se stesso, con recinzioni obbrobriose, erba alta e un’incuria generale che fa pensare a un luogo desolato.
Viene da chiedersi perché, in un’area di pregio come questa, con spazi assai ristretti e costosi, una zona così spaziosa non venga inserita in un piano di recupero partecipato tra FS e comune di Roma per creare puntia servizio della collettività, come ad esempio zone ristoro, impianti sportivi o quant’altro.
A dieci anni abbondanti dall’inaugurazione di questa stazione, sarebbe ora che si iniziasse a pensare ad un piano per integrare le aree di risulta al quartiere che le ospita.
Magari utilizzare quell’area per un parcheggio a raso, vista la scarsa capacità di quelli esistenti?