LE DUE IMMAGINI CHE SEGUONO SONO FOTOMONTAGGI
Cari ragazzini (perché speriamo siano solo i ragazzini a fare questi scempi) se vi piace avere un futuro fatto come le due immagini qui sopra, ditelo e lasceremo che tutte le pareti dei palazzi della città, monumenti, chiese, pali e qualsiasi superficie lo permetta, vengano imbrattate come più vi aggrada, e ci arrenderemo definitivamente, consegnandovi una città brutta come piacerà a voi.
Si tratta ovviamente di una provocazione, ma viene quasi spontaneo chiedersi come vedremmo la città se davvero arrivassimo a questo punto.
La cosa grave è che, piano piano, la città sta trasformandosi in un luogo simile a questo dei due fotomontaggi. Ci sono zone interamente imbrattate dagli scarabocchi di bande di ragazzini che segnano la loro piccola e inutile presenza con il loro ‘nick‘; vince poi chi riesce a taggare il più possibile, e in posti improbabili. Beati loro che si divertono e vedono solo quello: le loro incomprensibili e brutte scritte; poi, chi se ne frega dell’architettura che c’è dietro, chi se ne frega delle opere d’arte che vengono imbrattate, chi se ne frega del senso di sporcizia che ci fanno vivere. Evviva le tag! E il pensiero piatto che sta dietro: il marcare il territorio, come fanno i cani, per far percepire al mondo che i loro autori esistono. Consigliamo di profondere le proprie energie in qualcosa di più utile e soddisfacente, per sé e per gli altri.
Nel frattempo la ‘lotta’ contro questi atti vandalici sembra essere impari e a favore degli imbrattatori.
Quante volte il Comune è dovuto intervenire in Darsena? Però se il Comune e la mano pubblica non intervengono, o intervengono intempestivamente, finiremo proprio come nelle due immagini dell’Arco della Pace imbrattato, immersi nel degrado. A Londra o a New York, le tag sui palazzi sono diminuite o scomparse del tutto, vengono realizzate al massimo, solo sulle cesate di cantiere o sui muri di palazzi già degradati, ma su nessun palazzo “normale”.
Insomma, facciamo qualcosa, perché è bastato uno scarabocchio di un ragazzino sul muro di uno dei due caselli e subito dopo altri hanno contribuito a lasciare il loro stupido segno sui marmi e le pietre appena ripuliti.
Di seguito le immagini forniteci da un nostro lettore.
Un suggerimento che ci viene in mente per tenere sotto controllo questa piaga è fare degli abbonamenti per la pulizia degli edifici pubblici (li fa AMSA, ad esempio; ma le ditte che propongono questo tipo di soluzione non mancano), in modo che si intervenga prontamente a ripulirli quando vengono imbrattati. La speranza è che anche tutti i privati (che, in teoria, sarebbero obbligati da una nuova norma del regolamento edilizio del Comune di Milano) provvedano con solerzia a ripulire quanto di loro pertinenza, in modo che questo scempio venga arginato. Sarebbe bello se si creassero delle piccole ‘public utilities‘ di zona che si occupassero del decoro urbano e che pensassero anche a questi aspetti, per così dire, ‘addizionali’ della manutenzione cittadina, ma che tanto fanno per l’aspetto e la percezione di vivibilità della città.
Volere è potere.
Comunque grazie per tenere alta l’attenzione, abituarsi allo schifo dei muri di Milano è molto facile. Purtroppo.
In quale articolo del regolamento edilizio è previsto l’obbligo di pulizia Delle facciate? È prevista una sanzione?
Sarebbe un modo per obbligare l’eventuale amministratore di condominio ad agire
Per queste merde c’è solo una soluzione: 20.000€ di multa la prima volta che ti becco, 6 mesi di carcere la seconda (cosi da rovinargli la fedina penale). Se sono minorenni, pagano i genitori.
evvai con le gride manzoniane…
piccolo dettaglio…. prima li dovresti “beccare”, cosa tutt’altro che semplice…
secondo…. hai mai provato a esigere un credito in Italia? Beh io sì… è più facile scalare l’Everest senza bombola d’ossigeno.
terzo…. se sei incensurato, una condanna inferiore a due anni non la sconti in carcere e hai la non menzione sulla fedina penale… almeno per come funziona ora il codice penale.
“prevenire è meglio che perseguire”
All’estero c’è innanzitutto, quasi ovunque, l’obbligo di ripulire, con tanto di multa al condominio se non lo fa.
Secondo me a Milano ci si potrebbe arrivare gradualmente: partiamo con un obbligo agli uffici e alle attività commerciali, per poi estenderlo ai privati quando sarà percepito come una cosa normale, e non come una forzatura come sarebbe oggi. Ovviamente l’obbligo dovrebbe andare di pari passi con agevolazioni per chi sottoscrive abbonamenti ai servizi di pulizia (meccanismo deterrente/incentivo).
Certo, se è il Comune per primo a dare il cattivo esempio… Esempio: fino a qualche mese fa sui sedili-cordoli di marmo di piazza Duca d’Aosta c’era UNA SOLA tag. Vedendo che nessuno ripuliva, i taggari si sono fatti coraggio e negli ultimi tempi le scritte si sono moltiplicate.
Tre settimane fa i dirigenti della EMA sono venuti in ispezione a Milano e sono stati portati in visita al Pirellone… a nessuno, dico NESSUNO, è venuto in mente di ripulire le scritte almeno per l’occasione………….
Beccare è facile. È solo che siamo in Italia dove la polizia locale dorme e le telecamere non ci sono. Provi a sporcare un muro in un’altra città europea!
Le zone intorno a Viale Romagna, Viale Lombardia, Abruzzi ecc sono in uno stato vergognoso. A passarci in macchina sembra di fare una gita nelle favelas. Non è possibile che non si riesca ad arginare il fenomeno. Non si fa abbastanza. Non credo che a NY, Londra, ma anche Parigi che non brilla certo per pulizia, non esistano i ragazzini imbecilli. Semplicemente le amministrazioni AGISCONO.
http://www.linkiesta.it/it/article/2017/10/31/corri-milano-corri-e-non-rallentare-che-leuropa-e-ancora-molto-lontana/36019/
Non per polemica ma perché non ci dobbiamo fermare sugli allori…ma continuare a cambiare e migliorare sempre..
Tremendo schifo. Come può essere tollerata una roba così? Se in darsena ripuliscono subito, a maggior ragione dovrebbe essere l’arco della pace.
Unica soluzione RIPULIRE SEMPRE SUBITO, con multe salate ai genitori dei ragazzini dementi, imbecilli ai quali andrebbe vietata la vendita di bombolette, come l’alcool.
unica soluzione , al momento e´quella di ripulire nel giro di poco!!!
segnalatela al comune!
ottimo lavoro!
Ma il FAI.. Che ha sede proprio a Milano.. Cosa FA? Non dovrebbero ricordarsi di “salvare l Italia” ? Se non si pre-occupano almeno loro e i loro volontari /aderenti, non c’è proprio speranza per questa città e paese
È una vergogna!mon se ben può più!!!non c’è rispetto non solo per la storia ma anche per le case e gli spazi pubblici dei cittadini!!!il comune deve intervenire duramente!qui ci vuole tollerenza zero ASSOLUTA!
Solo Londra e NY..? Nessuna città è paragonabile allo stato pietoso un cui è ridotta Milano, che si vanta con gli altri di essere capitale del design e dello stile, oltretutto! E allora Barcellona, Belgrado e Budapest come dovrebbero considerarsi? Ma i nostri amministratori non si fanno ogni tanto qualche domandina dopo che tornano da viaggi in altre città europee che a parole dicono di voler prendere da esempio?
Certo che obbligare un privato a ripulire lo scarabocchio di un cretino mi sembra un po’ eccessivo…ma come hanno fatto città come NY o Londra a contenere il fenomeno ?
Siamo sempre lì , per questa giunta é quella precedente il degrado non é nelle loro corde , avete mai sentito il signor sindaco sala dire che i graffiti sono una piaga, chi sono chi fa graffiti ? Sbaglio ho sono riconducibile a una certa area politica ? Non si possono mica condannare tra di loro
un posto morto merita di essere almeno colorato
Mi pare non abbia capito nessuno che è un rendering… Che povertà di commenti
Questo schifosissimo degrado e questa assenza di senso civico sono dovuti in primo luogo alla distruzione del sistema educativo-scolastico compiuto a fine anni ’60 dai comunisti, meglio noti col nome di topi rossi. Non solo: i suddetti topi rossi hanno anche messo le mani sulla maigistratura, che storicamente ha come obiettivo quello di minare la società italiana dalla base perdonando terroristi, ladri, stupratori, assassini e vandali dal pennarello facile.
Pertanto ritengo che il primo passo da cmpiere per riportare l’Italia e soprattutto il nord Italia – che ha più voglia di migliorare – ai livelli di un tempo sia quello di intervenire dalla scuola e dalla magistratura.
Questo, naturalmente, senza dimenticare che sono d’accordo con molti di voi sulle pene da comminare a questi deficienti-impotenti
Si beccano mettendo telecamere di vigilanza ovunque. E pene severissime per chi viene identificato. E’ arrivata l’ora di non tollerare più questo scempio.