A Milano c’è uno spazio che sembra un angolo di paradiso – ma forse queso succede ovunque ci sia un vivaio – ed è il Vivaio Riva.
Si tratta di un piccolo giardino botanico a due passi dalle Colonne di San Lorenzo nato alla fine degli anni Sessanta, e che oggi è un tripudio di profumi e colori, specie in primavera. Sono più di tremila metri quadrati di terreno e un edificio di circa ottanta, dove ogni tanto si tengono anche presentazioni di libri e eventi simili, ma soprattutto attività per bambini come laboratori di botanica e cacce al tesoro.
Solo qualche mese fa, era ancora agosto, venne annunciato il grande progetto per creare un nuovo parco cittadino, il Parco dell’Anfiteatro, voluto dalla Soprintendenza ai beni archeologici.
Il progetto prevede l’allargamento del parco pubblico dedicato proprio all’anfiteatro romano, esattamente dove negli anni Trenta del Novecento vennero alla luce alcuni tratti delle fondamenta della grande scultura romana del divertimento, un anfiteatro grande quanto l’Arena di Verona.
Naturalmente per poter attuare e completare il parco sarà eliminato anche il vivaio Riva.
Io che sono un grande sognatore e appassionato di storia della città, naturalmente sono per la creazione del più ampio parco che possa dare meglio le proporzioni di quello che era l’anfiteatro romano, che sia un luogo della memoria storica di questa città millenaria ma che spesso non guarda molto al passato.
Naturalmente mi rincresce molto che venga anche cancellato il vivaio, ma che fare? Meglio un parco pubblico, che sia ricco di storia della città o un giardino fiorito ma che viene vissuto da pochi in alcune occasioni?
Tra non molto il vivaio chiuderà e entro un anno partiranno i lavori per trasformare questo giardino in un più ampio parco archeologico, noi siamo passati a fare alcune foto.
Il parco dell’Anfiteatro ora e come sarà trasformato.
Originale e anche bellina l’ idea, anche se per realizzarla si dovranno tagliare alberi già formati e sacificare il vivaio appunto.
Non si capisce come mai non venga abbattuto quel rudere di casa abbandonata, in Via Conca del Naviglio.
Per fare un grande parco si pianteranno si alberi nuovi, ma se ne taglieranno almeno una decina di più grandi dimensioni…ma non verranno abbattuti i ruderi.
La cosa è alquanto inquietante.
Sarà sicuramente un’area privata la cui proprietà, visto il progetto, avrà tutti gli interessi a vendere.
trattandosi di un vivaio, non è neppure da escludere che gli alberi presenti possano essere venduti e trapiantati altrove.
Io mi riferivo agli alberi che sono già nel parco dell’ anfiteatro.
Il verde nascosto e fruito da pochi privilegiati mi interessa pochissimo.
Meglio un parco arboreo aperto a tutti.