Dopo aver visto lo stato di sciatteria di viale Corsica, la porta d’accesso a Milano per chi viene dall’aeroporto di Linate e dalla direttrice Est, eccoci a fare due considerazioni sulle vie ai lati del viale, via Battistotti Sassi, via Lomellina, via Negroli, via Annibale Grasselli, via Azzo Carbonera e via Kolbe.
Partiamo dalla prima via a sinistra, arrivando dal centro, che è Via Luisa Battistotti Sassi. Via alberata dove recentemente, davanti ai civici 12 e 14 è stata sistemata l’aiuola con un cordolo e piantumando nuovi cespugli. Purtroppo questa riqualificazione si ferma solo a quei civici, perché per il resto la via è nel totale disordine e solita sciatteria.
Naturalmente parcheggiando le vetture sullo sterrato sotto gli alberi, il risultato è ben visibile, specie dopo qualche ora di pioggia, come possiamo vedere benissimo lungo Via Lomellina, la via che segue dirigendoci verso l’aeroporto di Linate.
Passando sul lato meridionale di viale Corsica, eccoci davanti alla Parrocchia Beata Vergine Immacolata e S. Antonio, che si trova all’angolo con via Padre Massimiliano Kolbe. Via esageratamente larga con marciapiedi altrettanto larghi che potrebbero benissimo venire ridimensionati per consentire ad un maggior numero di vetture di venire parcheggiate se venisse adottato un parcheggio a pettine. Magari piantumandoci anche qualche albero. Insomma, una città più bella con poco.
Invece abbiamo auto parcheggiate in modo disordinato sui marciapiedi.
L’esempio di parcheggi a pettine invece li troviamo nella dirimpettaia via Negroli e nelle successive vie parallele, via Azzo Carbonera e via Annibale Grasselli. In queste due vie i parcheggi sono stati però ricavati semplicemente permettendo il parcheggio a cavallo del cordolo. Una soluzione certamente economica ma abbastanza brutta a vedersi.
recentemente, tornando da Linate, con il 73 sono sceso in viale corsica per prendere il 90 in viale campania.
Provate a fare questo brevissimo tratto. Una cosa semplicemente MOSTRUOSA. Uno scempio, un disordine ed una sciatteria difficile da raccontare con forte senso di sporco ed insicuro.
Non paragonabile in alcun modo a città dei paesi in via di sviluppo (che frequento).
Il 73 ed il 90?!
Non sei certo uno di Milano!!
E allora? cosa cambia se non è di Milano?
Anzi, ancora peggio per noi milanesi…. belle figure di m***a che facciamo con chi ci viene a visitare o sceglie di venire a vivere qui.
Caro Albigese, si trattava di “umorismo”, merce rara evidentemente.
Ovviamente non pretendo che i foresti chiamino i mezzi pubblici come si chiamano qui a Milano, però se io vado a Roma parlo del 64 (al maschile) e non della 64 come se fossi a Milano. Non fosse altro perchè mi sentirei ridicolo altrimenti.
Dal mio punto di vista la disposizione delle macchine mi pare il problema minore, evidente è invece la sistemazione del proprio orticello davanti a casa. Ognuno fa da se senza nessuna coordinazione.
Invece è importante…
ci sono tantissime vie residenziali a Milano, come via Kolbe nell’esempio, dove non passa mai nessuno e i marciapiedi sono inutilmente larghi. Se si facessero dovunque i parcheggi a pettine (magari combinati con gli attraversamenti pedonali rialzati, i dossi, ecc… cioè delle VERE zone 30 europee, non un segnale disegnato per terra e basta…) si recupererebbero TANTISSIMI parcheggi regolari (e, aggiungerei, da regolare: solo residenti e/o parchimetro, se no addio…).
A quel punto gli autotalebani non avrebbero più scuse e l’attuale politica di tolleranza della sosta selvaggia potrebbe finire… ovviamente mettendo anche ostacoli fisici (come si fa all’estero) dovunque NON sia permesso parcheggiare.
Anni fa, all’epoca della giunta Moratti, si era iniziato a modificare moltissime vie, ad esempio nella zona dove abitavo all’epoca (Casoretto) furono modificate molte vie “delle villette”. Poi tutto finì lì, per la solita carenza di programmazione a lungo termine che caratterizza l’urbanistica milanese.
lo sai che noi càtari non scherziamo mai …
lo humor l’ha creato il demiurgo cattivo 🙂
Tranquillo…Di questi tempi nessuno manda più i Crociati a levarti dall’errore! 🙂
Ma che stringere le strade!! Bisogna togliere tutte ste cavolo di macchine in giro!! E’ impossibile camminare per strada tanto dallo smog! Per passeggiare sul marciapiede bisogna fare lo slalom tra decine di macchine sulle aiuole!! Ma scherziamo?!?!?! Ma quale città europea potrebbe mai fare una cosa del genere?!?!?
Visto che si parla di via Lomellina, segnalo la situazione incresciosa e incomprensibile di un Comune che installa una rastrelliera per biciclette di fianco alla pensilina della fermata Porto di Classe della 93, già “assediata” dalle auto parcheggiate a ridosso sul marciapiede, senza lasciare un passaggio pedonale. Il risultato è che l’accesso alla fermata dal marciapiede, già difficoltoso, è diventato quasi impossibile. Ho segnalato più di un anno fa la cosa ad ATM, che dovrebbe essere responsabile dell’accesso alle proprie fermate, ma non è successo assolutamente nulla. E questo è un problema generale a Milano: ATM non difende l’accessibilità delle proprie fermate dal parcheggio selvaggio.