La tormentata storia dell’ex casa della Gioventù Italiana del Littorio, capolavoro razionalista del”architetto Moretti, sembrava finalmente giunta a conclusione quando a dicembre, dopo un’attesa di decenni, era stata riaperta al pubblico come hub culturale, una struttura polivalente a servizio del quartiere e a due passi dal centro storico, il tutto dopo un restauro che aveva interessato questo meraviglioso palazzo dal 2013 al 2015.
Purtroppo, nonostante gli sforzi messi in campo per trovare una funzione da destinare a questo pezzo importante di architettura del Novecento, oggi lo spettacolo che si apre alla vista di chi percorre via Girolamo Induno non è rassicurante. Infatti l’intero manufatto sembra in realtà abbandonato a sé stesso, in una sorta di circolo vizioso da cui pare difficile uscire, con i muri perimetrali interamente coperti di scritte, tanto da non risparmiare neppure il marmo di fronte alla facciata principale. Invece la rientranza che si apre sul corpo laterale si è trasformata in una sorta di discarica, con cartoni e altri rifiuti sparsi lungo la superficie.
Insomma, questa è una città che puntualmente non si smentisce, prodigandosi in annosi e difficili restauri e lasciando che tutto vada in malora appena passata l’euforia del taglio del nastro. E non è certo questo il destino che merita l’ex GIL di Trastevere.