Milano | Porta Nuova – Biblioteca degli Alberi: un giro in attesa dell’apertura

A fine mese dovrebbe aprire al pubblico la Biblioteca degli Alberi, a Porta Nuova-Isola. Sarà il terzo parco per grandezza nell’area centrale, dopo il Parco Sempione e i Giardini Montanelli.

Abbiamo fatto il solito giro circolare per osservare novità e aggiornarvi. Ultimissimi ritocchi un po’ ovunque, soprattutto nell’area di piazza Einaudi, dove sono state concluse le aiuole. Manca ancora un sentiero e la crescita dell’erba. Le piante secche sono state sostituite e i cespugli erbosi sono stati tagliati.

Adesso c’è l’infioritura autunnale, molto suggestiva, che colora i prati col lilla e il bianco. Gli alberi invece iniziano a colorarsi d’oro e calde sfumature, così come sul Bosco Verticale.

Ricordiamo che il progetto vincitore per il giardino di Porta Nuova è dell’architetto paesaggista Petra Blaisse dello studio Inside Outside, uno studio specializzato in architettura di interni e del paesaggio e formato da un gruppo di professionisti, architetti, paesaggisti e designer che realizza progetti soprattutto nell’ambito degli spazi pubblici.

La Biblioteca degli Alberi vista dall’elicottero e immortalata da Andrea Cherchi

Il parco raccoglie alcune tipologie che vivono nell’area Milanese e della pianura padana, come il pioppo bianco, la betulla, la quercia rossa, il pioppo nero, il cedro del Libano, il bagolaro, il pero a foglia di salice, la paulonia, il ciliegio di Miyama, il platano spagnolo o il carpino bianco. Insomma, radunati in cerchio sono stati piantati gli alberi di trenta specie, ognuna ben evidenziata coi nomi incisi nella pavimentazione dei viali che solcano in linea retta il parco. Bellissima l’area per i giochi dei bambini, con le altalene e una pavimentazione rossa che evidenzia subito la posizione. Tra i cerchi degli alberi si trovano molti spazi erbosi o campi meravigliosi di fiori progettati dal paesaggista Piet Oudolf , uno dei più importanti al mondo, il cui lavoro è caratterizzato dal concetto della spontaneità (l’HighLine di NewYork è un suo lavoro). All’interno si trovano anche un labirinto di cespugli e un laghetto.  Molti accusano la scarsità degli alberi presenti nel parco, ricordiamo che le piante dovranno crescere, e sono state collocate in previsione di “occupare”, con le loro fronde, un’area maggiore, tempo al tempo.

Per l’apertura comunque, al momento non è stata ancora divulgata nessuna data, anche se voci continuano a dare l’apertura per la fine del mese. Staremo a vedere.

Qui di seguito la nostra passeggiata che va da Piazza Einaudi, verso piazza Gae Aulenti e la Passeggiata Veronelli.

 

 

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Milano | Porta Nuova – Biblioteca degli Alberi: un giro in attesa dell’apertura”

    • Credo che sia più opportuno ringraziare il Comune di Milano che ha avuto l’idea del concorso internazionale poi vinto dallo studio Inside Outside. E’ stato realizzato con risorse del Comune di Milano, non dei privati, a meno di non voler considerare “privati” tutte le risorse pubbliche inquietante tanto provenienti da tasse… ma sarebbe un modo di ragionare quantomeno un po’ curioso.

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      • Corretto.
        Quel che fa impressione è che Inside Outside il Concorso Internazionale per quel parco l’ha vinto nel 2004. QUATTORDICI ANNI FA.

        Non avevano ancora inventato gli smartphone, Ciampi era il Presidente della Repubblica, Bush veniva eletto per il secondo mandato, il Papa era Giovanni Paolo 2 ed il Sindaco…Albertini!
        Mah…

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          • guarda che è normale che un progetto iniziato sotto una giunta, venga concluso sotto un’altra..
            piantiamola con le polemiche da asilo mariuccia!

  1. ragazzi questo sito è bellissimo per i suoi contenuti, ma vi prego cambiate la gestione delle gallerie immagini, sono uno strazio, non funzionano (safari su macOS).

    Bellissimo questo parco, non vedo l’ora di visitarlo.

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  2. https://www.insideoutside.nl/Giardini-di-Porta-Nuova-Milan

    Come al solito tra il progettare e il realizzare c’è di mezzo il mare.

    Quanti metri quadrati di ombra offrirà il parco? Ma sopratutto..tra quanto?

    Speriamo in una manutenzione seria e attenta per questo parco, sono la sua unica opportunità di avvicinarsi alle intenzioni del progetto, forse tra altri 15 anni!

    Milano ha finalmente una serie di progetti delle cosidette Archistar come tutte le altre città generiche d’europa e del mondo, gruppo del quale adesso possiamo dire di far parte. Peccato che da noi le archistar abbiano lasciato solo progetti mediocri, come ad esempio questo parco.

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