Il Consiglio di Stato ha sospeso la demolizione delle opere abusive dell’edificio di via Isimbardi 31 che il Comune di Milano aveva avviato in supplenza della proprietà.
Dopo l’ordinanza del 19 ottobre scorso, in cui sempre il Consiglio di Stato non riteneva ci fossero elementi per sospendere la demolizione delle opere abusive, e dopo l’ennesima sentenza del TAR che due giorni fa respingeva nuovamente la richiesta di sospensione promossa dalla proprietà, questo nuovo pronunciamento interrompe i lavori in attesa dell’udienza di merito prevista il prossimo novembre.
Nel frattempo la Procura della Repubblica ha avviato un procedimento penale nei confronti della proprietà inadempiente e in quella sede il Comune di Milano si costituirà parte civile con l’obiettivo di chiedere che la proprietà venga condannata alla demolizione delle opere abusive che hanno trasformato illecitamente un edificio ad uso laboratorio in un condominio di piccoli appartamenti affittati per lo più a studenti.
Intanto i lavori erano cominciati e quindi l’immobile rimarrà un cantiere in demolizione per lungo temo, diventando di fatto un ennesimo eco-mostro.
Pazzesco. Il TAR andrebbe abolito. A QUESTO PUNTO ANCHE IO MI METTO A FARE OPERE ABUSIVE
Ottimo vedere lo stato mettersi in mezzo ai piedi quando si demoliscono abusi edilizi…. vabbé