E’ notizia recente che Covivio, la società di real estate, ha firmato un accordo vincolante per la cessione di immobili non decisivi per le attività principali della società pari ad un valore di € 263,5 milioni, tra cui un edificio ubicato in via Montebello 18, e 9 immobili situati a Roma, Bologna, Venezia e in altre città italiane.
L’immobile di via Montebello è uno storico edificio ad uffici recentemente restaurato e ha una superficie lorda affittabile di circa 18.000 mq.
Ma la notizia principale è che Covivio ha concluso recentemente un accordo di pre-let (attività locativa) con un’importante società multinazionale che trasferirà la propria sede italiana nel terzo edificio (20.000 mq in totale) che sarà sviluppato nell’area di Symbiosis in zona Scalo Romana.
Covivio ha inoltre chiuso con successo un accordo di pre-let per oltre il 30% del terzo edificio (20.000 mq in totale) che sarà sviluppato nell’area di Symbiosis a Milano con un’importante società multinazionale che vi trasferirà la propria sede italiana. Il contratto di locazione prevede un canone annualizzato di 2,0 milioni di euro con una scadenza fissa di 10 anni (+6 anni a discrezione del tenant).
Il nuovo edificio, che vedrà un investimento complessivo di 84 milioni di euro e un rendimento target del 7% circa, fa parte del grande complesso di Symbiosis e sarà edificato a breve in via Adamello, proprio dietro la nuova sede di Fastweb, inaugurata lo scorso ottobre 2018.
Sempre nell’area di Simbiosis sono già in corso i lavori per l’edificazione di un altro immobile che sarà la sede della scuola internazionale ICS, appartenente al gruppo NACE Schools. Per quest’immobile il completamento dei lavori è previsto per la metà del 2020.
Gli edifici principali sono stati progettati dallo studio Antonio Citterio Patricia Viel.
ottima notizia! voi di UF sapete quando riprenderanno i lavori della scuola LUDUM (ICS scuola internazionale), dopo un primo periodo di palificazione, ora sembra tutto fermo.
Certo che con tutto questo sviluppo ad uffici (c’è anche tutta l’esistente area ex OM) , avere tirato i remi in barca per la M6 e nemmeno prevedere una fermata della S9 dedicata (a parte che qualsiasi cosa succederà della circle line non sembra che stia succedendo a ritmi accettabili…) grida vendetta.
Il problema di questo paese è che mancano le risorse pubbliche e cioè i miliardi di € in tasca per fare queste infrastrutture. Infrastrutture che poi per essere mantenute devono prevedere un aumento del biglietto. Aumento del biglietto che poi fa incazzare l’opinione pubblica perché in Italia tutto deve essere ovviamente comodo ma soprattutto quasi gratis.
Ringraziamo il cielo che per qualche motivo ancora non chiaro i fondi privati si stanno interessando a Milano e stanno investendo sul territorio. Quando poi anche Roma capirà che Milano, locomotiva economica del paese e unico punto di contatto con l’Europa necessità di maggiori risorse per espandersi e trainare con ancora più forza il paese Italia, forse riusciremo ad avere una città più vivibile.Purtroppo però anche muovendoci adesso i benefici non si cederanno prima dei prossimi 20 anni.
Appunto. Non muovendoci adesso sulla M6 (la fase di progetto è preliminare ai lavori e non richiede impegni finanziari da far tremare i bilanci) i benefici non si vedranno prima di 40 anni anzichè 20.