Milano | Scalo Romana – Per lo scalo appetitoso, si fanno avanti in quattro

Lo Scalo di Porta Romana, come si sa, fa parte dei grandi spazi improduttivi e dismessi delle ferrovie dello Stato.

Il Comune di Milano pare voglia stringere i tempi per la vendita dell’area dello Scalo di Porta Romana (216mila mq), che potrebbe venire riqualificato anche in ottica per le Olimpiadi Invernali 2026.

Ci sono ben quattro big nel settore immobiliare che si sono fatti avanti, sia italiani che esteri, si tratta di nomi importanti nel mercato milanese come: Coima, Covivio, Hines e Värde Partners.

Per le Olimpiadi Invernali dovremo attendere il prossimo 24 giugno, quando a Losanna verrà scelto il paese ospitante tra l’Italia (Con Milano-Cortina) e la Svezia (con Stoccolma). Quindi nel caso vincesse Milano-Cortina, lo Scalo Romana diventerebbe la sede per per gli alloggi e l’ospitalità degli atleti. Perciò i tempi di vendita e riqualificazione dell’area in tal caso sarebbero molto stretti. I quattro operatori appena citati, sarebbero già interessati a parteciparvi, anche se il bando non è ancora stato formalizzato.

I quattro contendenti sono agguerriti, visto l’appetitoso scalo che si trova in un area di forte sviluppo, vicino a Fondazione Prada e presto arricchito anche dalla nuova torre A2A firmata dallo studio di Antonio Citterio e Patricia Viel e che verrà eretto entro il 2022, radunando tutti i 1500 dipendenti vicino a Piazzale Lodi. La torre, da prime indiscrezioni, dovrebbe essere sui 130-150 metri.

Coima è una società di gestione del risparmio che dal 2007 gestisce capitali per conto di più di 100 investitori istituzionali, di cui il 73% internazionali. In particolare,  Qatar Investment Authority possiede il quartiere di Porta Nuova a Milano, tramite tre fondi gestiti da Coima sgr. Oggi la sgr gestisce 22 fondi di investimento immobiliari, con oltre 5 miliardi di euro di investimenti a regime, inclusi mandati di gestione. Conta nel proprio portafoglio oltre 150 proprietà, inclusi 30 immobili certificati LEED. Ha già effettuato acquisizioni sia sia nell’area dello Scalo Farini, sia nell’area dello Scalo di Porta Romana, dove ha acquisito l’immobile di via Lorenzini 8. Oltre ad essersi aggiudicata lo scorso marzo il Pirellino degli Ex-Uffici Tecnici del Comune di via Pirelli al prezzo record di 193,6 milioni di euro.

Il gruppo Covivio è quotato a Piazza Affari da inizio gennaio 2019, a seguito della fusione con Beni Stabili. Conta circa 23 miliardi di euro di patrimonio gestito e 5 miliardi di progetti di sviluppo principalmente a Milano, Parigi e Berlino, e 850 professionisti in tutta Europa. Ha recentemente ceduto un portafoglio di immobili del valore di 263,5 milioni di euro al Blackstone, tramite il nuovo fondo Arete di Kryalos.

Hines è un fondo immobiliare americano fondato nel 1957 e attivo in ben 24 nazioni. Gestisce asset per 120,6 miliardi di dollari, per un totale di 512 immobili. Insieme a Prelios e con la benedizione di Banca Intesa Sanpaolo, Hines apporterà nuovi capitali e ulteriori nuovi investitori a MilanoSesto, l’ex area Falck di Sesto San Giovanni che, con una superficie lorda complessiva di 1,45 milioni di metri quadrati, è al centro del più grande progetto di riqualificazione immobiliare e urbanistica in Italia e in assoluto uno dei più grandi e importanti in tutta Europa.

Värde Partners è un operatore di private equity americano con 14 miliardi di dollari di asset in gestione. E’ attivo in Italia dal 2014, grazie alla sua sede milanese guidata da Luca Malighetti e ha investito in Italia circa 2 miliardi di dollari in 10 anni. Nel maggio scorso ha rilevato il 20% della società di costruzioni Borio Mangiarotti spa attraverso un aumento di capitale riservato. Nell’aprile 2017 ha acquisito i Boscolo Hotels e ha poi lanciato The Dedica Anthology, il nuovo marchio dell’hotellerie di lusso, ribattezzando gli hotel a 5 stelle del gruppo Boscolo.

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2 commenti su “Milano | Scalo Romana – Per lo scalo appetitoso, si fanno avanti in quattro”

    • Pensare che per realizzare quello che oggi si realizza in un anno, 30 anni fa, ci volevano 30 anni, appunto, tanto per dire come la città fosse ingessata e immobilizzata dalle varie lobby e lobbette che sono state spazzate via da “interessi di livello superiore”… d’altronde quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare…

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