In zona Risorgimento-Monforte, in via Pietro Calvi, tra le vie Sottocorno e Melloni, c’è un muro che letteralmente ostacola il passaggio pedonale sul marciapiede dei numeri dispari (siamo vicino al civico 3).
L’origine di questo “intoppo” è dovuto al fatto che lo stabile d’epoca è ben più vecchio della costruzione della strada. Infatti ci troviamo dove a metà Ottocento venne eretta una della prime stazioni ferroviarie di Milano, come abbiamo visto in un articolo sulla storia di via Lincoln, non lontana da qui.
Le vecchie case in questo quartiere hanno ancora un andamento obliquo confronto alla griglia pensata secondo il piano Beruto (1889). Infatti vi è ancora una via parallela a via Calvi che è rimasta incompleta, Via Francesco Guicciardini, che si interrompe contro un muro (in origine doveva congiungersi con via Benvenuto Cellini).
Il muro, o meglio, il pezzetto di muro che interrompe il percorso sul marciapiede è stato lasciato perché funge da contrafforte al palazzo, altrimenti, se rimosso, potrebbe causarne un probabile crollo.
Il fatto è che la gente deve per forza scendere dal marciapiede e passare tra le auto parcheggiate, se vuole camminare su di quel lato, a volte, se sta spingendo un passeggino, per forza è costretta a camminare nella carreggiata automobilistica.
Forse chi coinvolto in questa assurda situazione, Municipio e Comune, dovrebbe provvedere a risolvere il problema. Creare un varco con un arco nel muro, oppure allargare il marciapiede e utilizzare un tratto dello spazio occupato ora per il parcheggio.
se si aprisse un varco nel muro tanto varrebbe toglierlo
Mi sembra il minimo allargare il marciapiede, lo spazio c’è se ci parcheggiano le auto.
In effetti è una situazione molto strana, un rimedio va trovato…
C’è un caso ancora peggiore in via dei Rospigliosi, lungo l’ippodromo del trotto, il quale “invade” totalmente il marciapiedi per alcune decine di metri. Possibile che non si potesse evitarlo?