Via Canaletto è una via che unisce piazza Francesco Guardi con piazza Andrea Fusina e viale Argonne. E’ alberata e si trova in una bella zona, l’Acquabella, dove la maggior parte delle case sono state costruite a partire dai primi decenni del 1900, soprattutto nei dintorni di via Canaletto, dove possiamo ammirare begli esempi anni Venti e Trenta.
Su di un lato si trovano le case del quartiere IACP Argonne.
Nella via, ogni venerdì si tiene un mercato settimanale, e come per ogni via dove si tiene il mercato e dove si trovano gli alberi, anche via Canaletto vive nella sciatteria e viene ridotta in malomodo.
La via potrebbe anche essere dignitosa; larga. abbastanza e alberata, ma sui marciapiedi vengono parcheggiate le automobili e il parterre è ridotto malissimo.
Come si vede dalle foto qui di seguito, l’asfalto è disordinato, i fori per le piante, un tempo ben disegnati e delimitati da una coronino di cubetti di porfido, piano piano sono stati spostati o fatti saltare senza che nessuna amministrazione se ne sia presa cura.
Anche se il Comune mantiene pulita la strada dopo ogni mercato, l’arredo urbano è sempre lasciato al caso e nel più totale abbandono.
Recentemente i residenti si sono attivati per richiedere al Municipio 3, una sistemazione alla via e non solo. Ad esempio impedire il fastidioso e devastante parcheggio tra gli alberi e sui marciapiedi. Questo assieme alla riqualificazione di piazza Guardi e via Guido Reni.
Già, la sciatteria è una costante e capillare presenza in tutta Milano.
Centro e periferia non fanno differenza.
Se si usano tutti e due gli occhi, ovunque si posi lo sguardo non c’è mai una percezione di ordine e decoro degno di questi nomi.
La Svizzera è a due passi e dovrebbe essere almeno il modello da seguire che non raggiungeremo mai, ma bisognerebbe davvero farci una vera riflessione. Se questa città aspira a prendere sempre piu’ piede tra i centri nevralgici europei bisogna copiare la Svizzera che è dietro l’angolo. O altri mesi virtuosi come Francia o Inghilterra ecc. Il Vandalismo è una cosa, e vabbeh…non è facile eliminare writers e vandalismo, ma sulla sciatteria che consuma e offende la città , francamente si deve fare qualcosa. UF denuncia e fa bene, incoerenze del decoro urbano, sovrapposizioni stupide di segnaletica stradale, verde pubblico risibile e trascurato, ecc. ecc.
La soluzione non facile sarebbe dedicare piu’ finanziamenti al settore DECORO pubblico e fare lavorare teste pensanti su questi argomenti.
Magari pagandoli come meritano.
Secondo me per cominciare basterebbe mettere a sistema le risorse che ci sono già e mettere più testa e PIU’ COORDINAMENTO nei progetti.
Qualche piccolo esempio: in corso Garibaldi sono state appena sostituite le parigine mancanti o rovinate, ma invece di metterle di design moderno come quelle esistenti, hanno messo quelle in stile finto epoca usato altrove…
O i lampioni a sospensione… si mettono quelli ‘a scodella’ in vie che non hanno niente di storico (es. Leoncavallo) e le padelle da svincolo autostradale in vie storiche di pregio (es. via Brera)… Lampioni a stelo: in stile in piazze circondate da condominii anni 60 (es. piazza Caneva) e gli orribili fondi di magazzino standard che vediamo ovunque, in piazze e giardini storici…
Si rifanno le fermate del tram… ma alcune sono asfaltate, altre con le mattonelle… e le mattonelle non sono sempre uguali… così, a capocchia…
ma perché???
Queste cose non dipendono da soldi che mancano ma semplicemente da gente che LAVORA MALE, senza metterci la testa.
Se io lavorassi così con i miei clienti, nel giro di sei mesi non ne avrei più neanche uno…
Multe,multe e multe…..educazione civica a questo punto dalla scuola guida…. lezioni di stili di vita e strategie anti auto ed traffico…mobilita’alternativa….disevno di strade e parcheggi znti furbetti…. forare le ruote DC i tali macchine….
Le multe sono troppo basse e le conseguenze quasi inesistenti. In altri paesi se hai l’auto sul marciapiede viene il carro attrezzi e senza pagamento non te la ritornano. Pure in India ti mettono il lucchetto e senza pagamento non la ritiri. Un infrazione del genere non deve costare 28 euro ma almeno 150. E questi soldi vanno investiti in decoro, trasporto pubblico e misure per l’abbassamento dello smog. È nelle nostre mani: se vogliamo una città più vivibile dobbiamo spingere i nostri amministratori ad applicare le norme e insistere per sanzioni che funzionano sul serio. Se invece si continua a chiudere entrambi gli occhi…
Multiamo anche le radici che hanno spaccato il catrame?
O, che dici, tra una multa e l’altra facciamo anche un po’ di manutenzione?
Ben detto. Seguire Svizzera, Fancia e Regno Unito. A Milano abbiamo un decoro urbano inesistente, quando mettiamo mano allo spazio pubblico lo facciamo a caso e con una qualità di esecuzione da terzo mondo. Non siamo capaci di nient’altro che qualche panchina orrenda messa a caso, qualche catrame e qualche bordo rifatto. Nemmeno i dissuasori sono decenti. Bisogna cambiare atteggiamento e assumere al comune tecnici esperti, preferibilmente con esperienze all’estero. Basta con le cosa fatte all’italiana. Milano merita di più!
La migliore risposta all’intervista di Maran di ieri.
La sosta selvaggia sta distruggendo i marciapiedi e il verde di questa città. Si intervenga con più serietà contro mascalzoni e maleducati. Nella Milano del 2020 non è più accettabile che le auto te la mettono ovunque.
ormai sciatteria, degrado e mancanza di decoro sono un triste refrain che ammorba la città in tutta la sua interezza, sarebbe ora che sindaco e assessori si svegliassero dal torpore, lasciando perdere i voli pindarici e i sogni di gloria di Olimpiadi, Navigli e simili sciocchezze e si concentrassero su aspetti piu’ concreti e urgenti: come detto arredo urbano, tutela del decoro, del verde, pulizia e quant’altro; i cittadini sono stufi e arcistufi di promesse, di colazioni col sindaco e di iniziative demagogiche che a nulla servono; è ora che l’amministrazione raccolga una volta per tutte le giuste istanze che arrivano dai quartieri e dai comitati cittadini e che attraverso un’azione piu’ incisiva e concreta dei municipi (che fino ad ora nn sono serviti a nulla sul piano operativo) si pianifichino a ritmo serrato tutti quegli interventi indispensabili e urgenti per restituire dignità e decoro ad una città che vuole (vorrebbe) essere europea e globale.
“Ormai”???
Tra un po’ vado in pensione e da che mi ricordo Milano è sempre stata così… anzi, negli anni 70-80 era molto peggio
È un’incuria che viene da lontano, il problema è che viene affrontata in modo sbagliato, o quantomeno incompleto: non bastano i progetti qua e là, bisogna lavorare sui FONDAMENTALI e in TUTTA LA CITTÀ: marciapiedi, lampioni, semafori, segnaletica, graffiti……..
Sicuramente negli anni 50 e 60 ma anche negli anni 70 la città era tenuta meglio.
Non tanto perchè il Sindaco fosse più bravo ma perchè non ci si affidava a società esterne di avventizi per qualsiasi cosa. Molte attività erano internalizzate con lavoratori che conoscevano bene il loro lavoro.
Poi è successo quel che è successo e adesso usiamo appaltatori, subappaltatori, cooperative e gestori esterni per tutto. Solo che non siamo ancora molto bravi a controllare quel che fanno…ci arriveremo e allora potremo finalmente dire che Milano negli anni 10 era un mezzo letamaio.