Il palazzo di piazza Duca d’Aosta 8 è, assieme al vicino, l’unico pezzo superstite del palazzo ben più grande che fino a qualche anno fa formava l’angolo orientale della porzione di piazza che si riduce di dimensioni per trasformarsi in via Vittor Pisani.
L’edificio originario, un grande blocco di 9 piani che abbracciava l’intero angolo, in pratica da via Vitruvio a via Napo Torriani, nel 2014 venne demolito per lasciare posto ad un nuovo palazzo per uso ricettivo secondo un progetto di Onsitestudio, che mantenendone il “lay-out” lo modernizzò e che venne inaugurato in tempi record, durante i mesi di Expo 2015.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’area prospiciente la Stazione Centrale, inaugurata nel 1931, non era ancora stata sistemata, così negli anni successivi si cominciò a voler dare un ruolo di “nuova porta d’ingresso” alla città; per questa ragione era stato varato un piano particolareggiato destinato a conferire agli edifici di piazza Duca d’Aosta e di via Vittor Pisani – oltreché un carattere unitario, mediante l’adozione di un’altezza comune e di un ampio porticato – un aspetto moderno, rispondente alla posizione proiettata in avanti che la metropoli lombarda stava assumendo in quegli anni nello scenario nazionale e internazionale. Nonostante i ritardi e le parziali inattuazioni, e pur fallendo nel suo intento di produrre un brano di città moderna davvero di qualità, l’intervento ha avuto però il merito di ordinare e uniformare la zona. Così nei primi anni Cinquanta venne inserito nell’ambito di quell’operazione il palazzo progettato dall’architetto Mario Bacciocchi, del quale, ora, rimangono solo due blocchi sul lato di via Vitruvio.
Come si vede, l’edificio è stato sopralzo di un piano. Ora attenderemo la conclusione di lavori per vedere che sarà stato trasformato. Il nuovo intervento non è di Onsitestudio.