Ogni tanto vi segnaliamo edifici che riteniamo interessanti sparsi per la città, uno di questi è in via Gerolamo Turroni 10 all’Acquabella.
Purtroppo non siamo riusciti a sapere ne la storia ne chi l’abbia realizzata, ma siamo rimasti colpiti dal gusto estetico di questo interessante edificio: la palazzina al 10 di via Gerolamo Turroni
Ci troviamo all’Acquabella a due passi da Piazzale Susa e corso Plebisciti, in un quartiere molto elegante sviluppatosi a partire dal primo Novecento proprio dove si trovavano le famose cascine quattrocentesche dell’Acquabella.
La palazzina venne realizzata nel 1927 su progetto dell’ingegner Giulio Affori, in uno stile che ricorda molto gli edifici di Giulio Ulisse Arata, famoso per aver realizzato, sempre a Milano: Casa Berri-Meregalli in Via Cappuccini e realizzata nel 1911; Casa Felisari Carugati in Via Mascheroni al 18 e realizzata nel 1908; Palazzo Pathé in Via Settembrini 11del 1904.
Si tratta di una Palazzina di 4 piani più un sottotetto aggiunto sicuramente in epoca successiva.
La facciata, molto movimentata, è suddivisa in tre fasce di finestre verticali incorniciate da una facciata in finta pietra (cemento). Finestre che si alternano in forma di balconcino al primo piano, solo finestre al secondo piano e nuovamente a balconcino al terzo piano, che si conclude con un arco per ogni fascia. L’ultimo piano è arretrato tramite un terrazzo lungo quanto la facciata. Mensole che riprendono la forma geometrica dei balconi si aggettano per pochi centimetri movimentando la parte terminale della facciata, scandita in questo punto da gruppi di tre colonnine sormontate da un blocco decorato con mascheroni.
Finte rocce segnano il marcapiano del primo livello. Mentre tra le finestre del primo e il secondo piano, si trova un motivo a finte rocce con un decoro centrale che riproduce una testa di montone (ecco il nome dato alla casa).
Al terzo piano invece, corre tra le finestre una bella fascia colorata da piastrelline blu, oro e rosso, riproducendo in un bel disegno geometrico vasi fioriti e figure astratte in uno stile un po’ art déco. Altre teste leonine marcano gli archivolto a conclusione dell’arco in mattoni.
Ma che meraviglia, ne facessero ancora di case così
Stupendo, io vado matto per il modernismo un po’ più austero. Come giustamente sottolineato evoca un po’ l’art decò, e ciò è molto raro (quindi prezioso) da noi.
Che bell’edificio.