Lungo l’Alzaia Naviglio Grande, al civico 190, nella zona di San Cristoforo, un edificio ex industriale, un magazzino costruito con ogni probabilità tra il 1948 e il 1955, sta subendo la trasformazione in residenziale tramite loft dotati di giardino.
L’edificio Alzaia190, si trova nei pressi del cavalcavia Don Milani ed è l’ultimo edificio nel Comune di Milano dell’Alzaia.
Ma se il Comune comincia ad autorizzare la riconversione a residenziale dei capannoni sull’Alzaia spero abbia valutato i problemi di traffico su quella che è in sostanza una pista ciclabile/pedonale e anche molto frequentata.
Posso capire la vostra euforia per le fantastiche, geniali e soprattutto sicure nuove ciclabili di CorsoVenezia e BuenosAires, ma allargarsi fino al punto di contestare una riconversione di un capannone abbandonato a residenziale perché li vicino passa una ciclabile non vi sembra un po troppo?
I ciclisti hanno la stessa mentalità dei ‘borghesi con la macchinetta’ che tanto contestano (probabilmente sono i loro figli). Per loro tutta la città deve essere riconvertita al fine di agevolare la pedalata. Già ne ho visti lamentarsi che i mezzi pubblici sono pericolosi per le bici per via degli incroci e dei binari.
no devo dare pienamente ragione ad anonimo delle 7:30, gia’ ora quella strada e’ un delirio, dato che le mamme portano i pargoli a fare attivita’ fisica alle varie canottieri, scrupolosamente con mega suv, solo perche’ i cingolati ancora non li vendono, e oltre a parcheggiarsi in zona di “divieto di fermata” tentano anche di fare inversione di marcia lungo la strada che e’ un budello e a doppio senso di marcia, quindi si spero che il comune abbia valutato come intervenire sulla circolazione perche’ ora che e’ aperta al transito indistintamente la trovo ridicola, sarebbe fa rendere a solo uso dei residenti, ma credo che i circoli canottieri farebbero guerra.
Quindi secondo lei, sempre che sia riuscito faticosamente a capire il suo commento, il problema di quella strada sarebbe una decina di nuovi appartamentini? Oltre, dai non possiamo farcela mancare : “Le mamme col SUV”?
Ha ragione anonimo 1. NOn è strada da nuove residenze
La soluzione è semplice: rendere quel pezzetto di strada una ZTL (di cui peraltro i Navigli son pieni)
Basta UNA telecamera all’altezza del Ponte delle Milizie, è l’UNICO ingresso! E si salvaguarda anche la Chiesetta di San Cristoforo assediata.
Speriamo che qualcuno che sa materialmente come si fa, si prenda a cuore il tema.
La struttura si trova in un contesto mutato da tempo, incompatibile con la destinazione d’uso!
Non si capisce come possa essere gestito l’accesso e il transito carrabile in area ciclo pedonale molto frequentata….
Bah…
Peccato. Sarebbe stato meglio che il comune avesse espropriato ed indennizzato quel capannone per creare un unico parco dal Cavalcavia don Milani a San Cristoforo FS, invece di rilasciare una licenza.
da quella pista ciclabile/pedonale ci passano ininterrottamente camper roulotte auto private che vanno ad un non identificato prefabbricato prima del parcheggio e dopo il campo incolto che segue l’edificio in questione
oltre a decine di auto private che sbagliano strada arrivano al ponte pedonale e cercano di proseguire lungo la ciclabile e poi tornano indietro
tra bambini mamme ciclisti runner e altro
mai visto un vigile
Difficile che il comune possa risolvere la situazione. L’alzaia è stretta, ci sono 3 cannottieri, parecchie abitazioni, un’azienda ed è un posto molto bello per correre e andare in bicicletta. Il problema è dato dalla somma di patecchie variabili.
Se avete suggerimenti …
Ci sono altri capannoni sull’alzaia.
Il Comune può benissimo concedere di trasformarli in residenziale.
Se lo fa, il minimo che ci si può aspettare è che la soluzione la trovi lui. Quella strada il traffico residenziale non lo regge.
Non è possibile creare gli ingressi sul retro e lasciare il tratto esclusivamente pedonale e ciclabile?
No, sul retro passa il doppio binario della ferrovia da San Cristoforo/Albairate che poi gira verso Romolo sul ponte del Naviglio poco più avanti.
E’ una piccola striscia di terreno completamente chiusa su tutti i lati che ha l’alzaia ciclopedonale come unico accesso.