Il 15 giugno scorso Marco Granelli, Assessore a Mobilità e Lavori pubblici, su fabook avvisava dell’avvio dei lavori per la riqualificazione di piazza Gramsci alla Bullona, la grande piazza centro del quartiere e posta a conclusione del quartiere cinese di via Paolo Sarpi.
I problemi di questa piazza, riqualificata a conclusione dei lavori di costruzione di un parcheggio ipogeo, realizzato agli inizi degli anni Novanta del ‘900, sono decennali, cominciando dalla fontana mai attivata e oramai fortemente degradata. Per fortuna negli ultimi anni qualcosa è stato fatto e alcuni ristoranti e locali hanno “visivamente” riqualificato la piazza, specie nel tratto verso via Canonica.
Questa è la fontana, sulla quale abbiamo speso pagine del blog, e che noi riteniamo che in qualche modo il Comune dovrebbe provvedere a trasformare (o obbligare il parcheggio a sistemare), magari in giardino a terrazze, come in un nostro precedente articolo.
Naturalmente, come in molti altri casi dove si sono costruiti manufatti negli anni 1985/1999, anche in questo caso, la tettoia realizzata solo come intervento estetico dall’utilizzo non comprensibile, che risulta ora un parcheggio per moto e motorini , impedendo il passaggio ai pedoni da via Procaccini e soprattutto ricovero per centinaia di piccioni che defecano su tutto, lasciando ricordi sulle moto parcheggiate poco graditi (e abbastanza degradanti).
Comunque, veniamo a vedere cosa hanno combinato gli uffici tecnici del Comune di Milano riguardo alla “sistemazione” di piazza Gramsci.
Come si vede, hanno finalmente rattoppato le buche e soprattutto riposizionato i dissuasori del parcheggio lungo i bordi, per impedire il costante parcheggio selvaggio che attanaglia la piazza così come la città (forse dare multe più consistenti sarebbe anche un disincentivo?).
Peccato che sembri tutto un po’… rattoppato. Il resto dei manufatti hanno ancora la stessa aria stanca, come dicevamo, la fontana ancora spenta e sporca non aiuta. Per fortuna i muri dei manufatti sono stati riqualificati con dei bei murales.
Chissà poi se A2A si accoderà per riparare anche questo lampione “decapitato” da settimane.
Quella piazza è un aborto… dovrebbero raderla al suolo e ricostruirla. Questi rattoppi sono degni di Kabul
Vivo a Milano da 20 anni e questa piazza è sempre stata per me uno dei luoghi più brutti dell’intera città, hinterland compreso
Ma le macchine le parcheggiano ugualmente !!!
Lascio un commento generale a tema manutenzione. Più volte è stato segnalata l’incapacità del comune di organizzare una manutenzione ordinaria per preservare quanto di buono c’è già o per ripristinare quanto danneggiato. I lavori su questa piazza e in particolare lo stato del lampione, mi hanno fatto pensare che forse la colpa non è del comune in sé e per sé ma è dell’assurdo frammentazione di competenze dei diversi organi che gestiscono acqua, luce, ferrovie, trasporto locale, ecc. Se per compiere un lavoro di ripristino si deve necessariamente coordinatore tutti gli attori, si capisce il motivo di ritardi e lentezza nell’avvio e nel completamento di certe opere. Altrimenti per far svelto, ti interessi solo del tuo “territorio” (vedi stazione Garibaldi, lampione gramsci, ecc). Non sarebbe auspicabile che ciò che compete ad una città, anche se gestito da un altro ente, fosse in carico solo alla città? Mi spiego meglio se il lampione è rotto, che lo ripari il comune subito e poi chieda il conto ad a2a senza aspettare l’intervento diretto del gestore. Se questa è fantascienza, allora che si Crei un ufficio tecnico in cui un rappresentante per ognuna delle entità che gestiscono pezzi di città possa sedersi ad un tavolo e dialogare col suo pari per muoversi coordinatamente. E non è un problema solo di Milano
Buona giornata
Effettivamente questa piazza è molto brutta. Peccato per una zona centrale come questa e lo spazio si potevano fare diverse cose interessanti.
Ma chi vuole radere al suolo p.zza Gramsci ci è mai passato?? Ci sono molti aspetti migliorabili, ma è una pizza piena di vita, è un luogo di ritrovo rilassante per moltissime persone di zona e non! Non è assolutamente triste, anzi. Sono pienamente d’accordo sulla necessaria riqualificazione, anche perché è il cuore di un quartiere dinamico e in forte rilancio.