Milano | Porta Nuova – Aggiornamento torre Unipol: fine giugno 2020

Aggiornamento di fine giugno 2020 dal cantiere della Torre Unipol, il grattacielo di circa 120 metri, progettata dallo studio di Mario Cucinella Architects in costruzione a Porta Nuova in via Melchiorre Gioia. 

La parte in cemento armato dei due “core” (corpo centrale di un grattacielo dove si inseriscono: locali tecnici, ascensori e scale) dovrebbe essere giunta alla fine e quindi a breve sarà rimosso il braccio per il getto del cemento.

Qui di seguito alcuni scatti dall’alto di Andrea Cherchi e nostri dal Bosco Verticale.

Dobbiamo dire che questa torre dal punto di vista costruttivo è abbastanza complicata, avendo una porzione di soletta per ogni piano completamente “vuota” per consentire il cavedio scenografico posto sul lato meridionale della torre.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

19 commenti su “Milano | Porta Nuova – Aggiornamento torre Unipol: fine giugno 2020”

  1. Ho fiducia in Cucinella, potrebbe risultare molto bella e con questa torre Unipol si è fatta, in parte, perdonare per il terrificante restyling del rasoio.

    Peccato che le altezze di Porta Nuova siano così simili. Si rischia un effetto muraglione. Ma tra commissione paesaggio (a sentire cento metri hanno già un mezzo infarto figurati 150 o 200) e committenza è evidente che non ci sarà grande varietà.

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      • Parlavano di settembre! Il progetto approvato passerà però poi alla commissione paesaggio (davvero degradante sotto Sala), quindi forse verrà modificato e/o comunque reso ‘pubblico’ come rendering chissà quando… basti pensare ai mesi di Odissea per Gioia 20

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    • Purtroppo si sono dimostrati un gruppo di tardoni senza obiettività. Il potenziale della zona è stato un po’ soffocato. Notizia positiva è che nel 2021 finisce il loro mandato nella commissione paesaggio, quindi saranno liberi di andare a vivere in una foresta vergine. La brutta è che 35 e 39 erano le ultime due grandi opportunità per il CD e sarà il loro bel canto del cigno… palazzoni sotto i 130 ?

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    • @Sdd Il restyling del rasoio non è stato fatto da Cucinella ma da progetto CMR (arch. Massimo Roj), lo stesso studio di architettura che a Milano ha realizzato The Sign vicino all’universita IULM.

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      • Caro Davide lo so, Cucinella non deve farsi perdonare niente infatti. Probabilmente il mio messaggio non era abbastanza chiaro. Io ce l’avevo con i committenti.

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  2. L’architettura italiana ci insegna che si posso progettare bellissimi palazzi anche bassi, non serve per forza copiare l’america.
    Ormai tutte le città hanno un distretto di grattacieli. L’ Italia NON DEVE PERDERE IL SUO STILE E COPIARE GLI USA.
    Non vorrei mai che milano facesse parte di quelle città tutte uguali.
    Ci dobbiamo distinguere, per il nostro tipo di eleganza che tutti invidiano
    Magari un grattacielo alto come nuovo attrattiva ok, ma senza esagerare! Le ultime leggi in Cina o NY vietano di costruire troppo in alto. (Per vari motivi negativi)

    Su Pirelli avranno messo mano nuovamente dopo il covid, come su tutti i nuovi progetti non ancora approvati.

    Detto ciò spero che Sala si ricandidi e ci regali il naviglio la vera svolta della città !!!!

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    • Con tutto l’affetto per Sala, spero che questa volta abbia la decenza di non dire mezza parola sui Navigli. C’è un limite a tutto, anche agli slogan elettorali che non si fondano su alcuna reale progettualità. Io che sono tra quelli a favore dell’apertura mi sono sentito preso in giro. Più fatti e meno proclami.

      E per quanto riguarda il costruire in altezza, non è una questione di USA, Milano non corre il rischio di diventare New York, stai tranquillo. La questione è piuttosto quella di risparmiare suolo, e di non avere preconcetti ideologici.

      Se non vuoi espandere la città per rispettare l’ambiente, ma al contempo devi soddisfare una domanda crescente di abitazioni e di uffici non puoi che costruire in altezza.

      Gli ecologisti con la casa in centro, devono rendersi conto che una città ad alta densità è più funzionale e rispettosa dell’ambiente di una infinita distesa di villette e palazzine. Ed è troppo facile dire no al cemento o facciamo solo parchi, quando tu vivi nell’appartamento ereditato dalla nonna a Isola o a Città Studi.

      Una delle grandi sfide della Milano del futuro sarà soddisfare questa enorme domanda di case (non solo di lusso, possibilmente), tutelando l’ambiente. E c’è un solo modo per soddisfare entrambi questi requisiti.

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  3. In realtà non c’entra né il pericolo di snaturare l’anima della città, né l’ideologia, né tanto meno questa o quella giunta. Si tratta di progetti PRIVATI, proposti da gruppi PRIVATI sulla reale richiesta del mercato attuale. Al posto di Torre Unipol, di MG22, MG20 e altri progetti in corso non sono MAI stati presentati progetti da 150 m o più bloccati poi dalla commissione paesaggio. Non è stata la commissione paesaggio ad abbassare altezze o metrature, non facciamo politica – o meglio propaganda – su queste pagine per favore. La realtà è che i progetti presentati da UNIPOL o Coima sono stati pensati sulla reale richiesta del mercato, che, al momento, in Italia e a Milano in particolare, richiede questi spazi e queste altezze. In Italia non attiriamo gruppi, banche, holding, assicurazioni, con migliaia e migliaia di dipendenti come a Londra o NY. Quelli che c’erano si sono piazzati già quasi tutti (Generali, Unicredit, Allianz, PWC, Accenture, ecc. …) e ne rimangono pochi in cerca di sede.

    Inoltre, uno sviluppatore come Coima, Unipol, Hines & Co. predilige i progetti che si possano locare ad un solo cliente, perchè è la situazione più semplice da gestire. Ecco perchè, ad esempio i grattacieli multi-tenant sono ancora pochi in Italia…niente politica da bar, per favore…

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    • Non è vero quello che dici. Nessuno pensa o desidera che Milano possa fare concorrenza a Shangai.

      Tanto per fare un esempio concreto il modesto intervento di Citterio 20 est e ovest è stato abbassato rispetto al primo progetto.

      Che a Milano ci sia avversione nei confronti di uno sviluppo verticale, e in generale di architetture meno “convenzionali” è un fatto.

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    • Da quello che scrivi sembra che qualcuno stia auspicando la costruzione di una selva di grattacieli di 250 metri… io di certo non lo desidero.

      Io, nel mio primo commento ho parlato sia di committenza che di commissione paesaggio facendo una valutazione puramente estetica (l’effetto muraglione) di cui certamente non frega niente a Catella, ma che non mi pare propagandistica.

      E nel secondo commento ho fatto un discorso molto più generale, sullo sviluppo in verticale (che non significa costruire il Burj Khalifa) che credo sia una strada necessaria per rispondere a delle domande impellenti, nonostante le resistenze della politica e anche di molti cittadini. Basta vedere la bagarre per Torre Milano, o le polemiche su Palazzo Lombardia e City Life per andare un po’ più indietro nel tempo.

      Se tu vuoi negare queste resistenze, per me non è un problema. Solo non capisco dove starebbe la propaganda? Certo che la commissione paesaggio entra nel merito anche delle altezze, o dell’estetica complessiva dell’architettura, quale sarebbe altrimenti il suo scopo?

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      • Scusate se mi intrometto, ma la paesaggistica dove era quando hanno permesso di rovinare lo storto di City Life con quell’ obbrobrio di scritta GENERALI che fa ribaltare nella tomba la povera Zaha Hadid tutti i giorni.
        Che schifo!!!!!

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  4. Non è vero quello che dici. Nessuno pensa o desidera che Milano possa fare concorrenza a Shangai.

    Tanto per fare un esempio concreto il modesto intervento di Citterio 20 est e ovest è stato abbassato rispetto al primo progetto.

    Che a Milano ci sia avversione nei confronti di uno sviluppo verticale, e in generale di architetture meno “convenzionali” è un fatto.

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    • Sdd, io non so cosa rispondere perché provi a far passare le tue idee, i progetti come Goia 22 seguono le Regole dal nuovo piano regolatore e dalla
      Commissioni paesaggio,per questo motivo non possono superare una certa altezza, per attirare le aziende però devi iniziare a costruire, esempio portanuova con Coima, che quando nel 2007 sono cominciati i lavori non sapevano che sarebbero state di Samsung, bpl o Nike, non si può poter pensare che compri un terreno e realizzare un mezzo progetto in troppi anni con sta burocrazia, tu dici che non ti piacciono i palazzi alti e poi magari andrai a porta nuova a farti una foto, e la posterai, per quanto riguarda il naviglio mi sembra una bella idea ma non si potrebbe realizzare adesso per le attuali quantità di autoveicoli che entrano nella nostra città, sopratutto chiudere tutti i bastioni.

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      • Credo che la tua risposta non fosse rivolta a me perché io sono d’accordo con te, certi progetti sono stati condizionati da commissione paesaggio e da piano regolatore (vedi regola dei 45 gradi che il comune non ha voluto riformare).

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        • Era rivolto alla persona che difenda quel incompetente che si siede a palazzo Marino, che in 5 anni è riuscito a creare solo piste ciclabili, e spacciare progetti del era Moratti come suoi vedi la linea 4,

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  5. Tutti speravamo che a Sala facesse il miracolo con il naviglio qualche anno fa.

    É sicuramente un opera molto complessa con molti punti delicati.
    Adesso più che mai Milano ha bisogno di un regalo, chiudere la cerchia interna e renderla pedonale.
    Milano é una città che corre, l’unica in Italia.
    Roma per esempio attende la metro C dal 2007, una città morta.
    A Milano non é cosí, serve tempo e pazienza ragazzi …

    Io spero che venga riproposto il progetto, ben fatto, più Bello e sopratutto con tutta la tratta aperta.

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