Milano ha angoli veramente pittoreschi ma spesso così trascurati che passano inosservati o non vengono neanche considerati da eventuali tour turistici. Uno di questi angoli non dista molto da piazza del Duomo ed è il nucleo formato da Piazza Santo Stefano e via Laghetto.
Sappiamo che da diverso tempo il Comune di Milano ha in programma di pedonalizzare piazza Santo Stefano e renderla finalmente fruibile come le spetta. Un vero peccato venga utilizzata solo o quasi, per un parcheggio.
Stessa cosa va detta per la piazzetta di via Laghetto (che porta il nome di un “laghetto” artificiale dove i barconi attraccavano per scaricare il loro carico di marmi per la costruzione del duomo) dove incrocia via della Signora formando un piccolo slargo utilizzato anche in questo caso per il parcheggio della automobili.
Luoghi ancora pittoreschi che se fossero recuperati a dovere, ci regalerebbero meravigliosi e suggestivi scorci cittadini.
In questi mesi post-Covid, il Comune, come abbiamo visto, ha concesso ai locali e ristoranti di poter occupare gratuitamente gli spazi pubblici (richiesta solo una segnalazione in comune) per poter far fronte alla crisi che ha colpito anche il settore del turismo e della ristorazione.
L’immagine della piazzetta liberata dalle auto e utilizzata dai locali per mettere tavolini all’aperto sta facendo il giro del web, come risposta positiva e una riscoperta di un modo di vivere che a Milano andava riproposto.
Le immagini che abbiamo raccolto pochi giorni fa testimoniano, secondo noi, la bella atmosfera che finalmente si riesce a cogliere senza il disturbo delle autovetture parcheggiate.
Pensare che quest’angolo ci regala comunque viste belle e particolari, ora più apprezzabili. Qui sotto, ad esempio, la meraviglia immersa nel verde del ristorante Cantina Piemontese. Tra le verdeggianti frasche si nasconde anche un dipinto antico della Madonna dei Tencitt. Una dipinto che risale al 1630 circa, posto in un edicola raffigura la madonna protettrice a braccia aperte che accoglie i Santi Carlo, Rocco e Sebastiano. Qui il link al nostro articolo con la storia della Madonna Tencitt e del Laghetto.
Ah se solo il vicolo avesse una pavimentazione più consona, come ad esempio una bella rizzata con ciottoli di fiume da tradizione padana.
Stessa soluzione, quella dei tavolini, raccolta dai locali di piazza Santo Stefano, che ora si sono allargati invadendo parte del parcheggio (non tutto).
Un assaggio di come la piazza potrebbe diventare, come abbiamo più volte fatto notare in precedenti articoli.
Qui di seguito la nostra idea della piazza in alcuni fotomontaggi, dove abbiamo provato a suggerire la nostra idea, dove platani sul lato nascondono il palazzo moderno e il resto della piazza pedonalizzato con pavimentazione in rizzata. Qui il nostro articolo del 2017.
Mentre qui di seguito la nostra idea di trasformazione di via Laghetto, dove, al posto della auto, realizzeremmo una fontana-vasca a ricordo del “laghetto” e magari, abbellita dal falconetto, la gru che serviva a scaricare le imbarcazioni e che ora si trova nel cortile grande del Castello Sforzesco.
Bellissimo articolo su piazza s.stefano e via laghetto,vi siete dimenticati di menzionare via Bergamini,si chiama cosi perché i bergamaschi venivano in ospedale Ca’ Granda (oggi università statale)in via Bergamini vendevano i loro formaggi,e poi andavano in curia(p.fontana)
i bergamini non c’entrano con i bergamaschi…
i bergamini sono gli uomini che accudiscono le mucche, sugli alpeggi e durante la transumanza e di conseguenza fare e vendere formaggi.
http://www.ruralpini.it/Commenti-Citta'-e-montagna.htm
Sarebbe davvero un sogno!
Basta piazze regalate alle auto.
Le piazze devono essere vissute per prendere un gelato, sedersi al ristorante, fare una bella “passeggiata in piazza ” appunto…
Fare 4 chiacchiere con gli amici.
Vivere la vita.
Non come parcheggio gratis per chi abbandona lamiere puzzolenti a costo zero, rumore, smog, impatto ambientale, bruttezza, e volumi che occupano spazio vitale.
Le piazze non sono una discarica di ferrivecchi