Il palazzo di via Broletto 44 (anche i civici 42 e 46) venne realizzato tra il 1957 e il 1964 su progetto dell’Architetto Ermenegildo Soncini come sede Assicurativa “la Milano” dove vi erano le devastazioni belliche della Seconda Guerra Mondiale.
Originariamente qui vi era parte del bel Palazzo Silva di Biandrate, con ingresso principale in via del Lauro 9. Oggi dell’importante edifico, per fortuna, venne salvata la stupenda facciata barocca col bel balcone d’angolo e il sontuoso portale.
Palazzo Silva di Biandrate in una veduta di Marcantonio del Re
Purtroppo del palazzo progettato dal Soncini nel 1957 non si conserva nulla se non la struttura (per fortuna la torre nel cortile è rimasta com’era, con la sua facciata continua o curtain wall), infatti la parte prospiciente la via Broletto venne rifatta negli anni ’90, applicando al posto delle facciate in vetro, dei pannelli in pietra che hanno appesantito la facciata, come si vede nella foto di seguito.
La torre interna e la classica facciata continua o curtain wall tipica dell’architettura anni Cinquanta-Sessanta.
Al centro la “torre” progettata dal Soncini, su via Broletto i due blocchi dell’edificio al civico 44 e 46, mentre sulla sinistra si trova quel che resta del palazzo barocco di Silva di Biandrate di via del Lauro 9
Dopo quasi trent’anni, la proprietà ha deciso di dare una nuova veste all’edificio, chiamando lo studio di Asti Architetti, noto per i sui interventi sempre garbati e rispettosi del passato, per ridare nuova vita alle strutture ormai datate e “stanche”, un po’ come è successo per la Liberty Tower nell’omonima piazza, ora tornata sfavillante e meglio di un tempo.
Il progetto prevede una riqualificazione delle facciate, oltre che degli interni e la sistemazione di piante dove sono presenti terrazzamenti.
Ottimo e abbondante, ma se ogni 20/30 anni – o anche meno nel caso della “liberty tower” – rifacciamo gli edifici alla moda del momento (e col bonus cubatura)…abbiamo creato l’Architettura “usa e getta”