Un aggiornamento fotografico per mostrare il punto sui lavori scaturiti dall’abbattimento della vecchia sopraelevata nel tratto antistante all’atrio Nomentano della stazione Tiburtina.
Un tempo questa zona era deturpata dai piloni della tangenziale che in questo punto aveva uno dei suoi snodi principali. Nonostante l’apertura della Nuova Circonvallazione Interna sia avvenuta già da diversi anni, la sopraelevata ha continuato a fare brutta mostra di sé ai viaggiatori in arrivo in stazione.
Solo al termine del 2019 sono entrati nel vivo i lavori che hanno portato alla demolizione dell’arteria, dando un nuovo aspetto alla zona e respiro agli edifici che vi si trovavano affacciati di fronte.
Tra i lavori che si stanno portando avanti, tra l’altro, c’è anche il rifacimento del capolinea per le linee ATAC, linee che nel corso degli scorsi decenni erano molto spesso sacrificate per carenza di spazi idonei alla sosta e dislocate in più punti circostanti all’area della stazione.
Ma non tutte le ciambelle escono col buco e quando si parla di Roma l’occasione sprecata è sempre una certezza più che concreta; infatti dilapidare tutto lo spazio lasciato dalla vecchia tangenziale praticamente per crearne una nuova non è accettabile.
L’asseto della viabilità che si riesce a scorgere dalle recinzioni è ancora quello pensato per le città di trenta – quaranta anni fa. Non c’è accenno a una mobilità sostenibile, al verde, a parcheggi sotterranei e non in superficie.
Tutto ciò ovviamente è inammissibile per una città che deve rivolgersi al terzo millennio.
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solo a roma si mettono le rotatorie in centro urbano. ma che senso ha?