La vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha posato ieri, 26 maggio 2021, la prima pietra del nuovo “Proton Center” all’interno dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di via Ripamonti, a Macconago.
Lo IEO Proton Center è parte di un progetto di espansione più ampio, che prevede nuovi edifici e una nuova distribuzione funzionale degli spazi. Il nuovo centro per la più avanzata terapia con protoni aprirà le porte nel 2023 per offrire ai pazienti oncologici la forma tecnologicamente più avanzata di radioterapia ad alta precisione.
Il Covid non ha fermato la ricerca scientifica. Nell’ultimo anno sono stati attivati 135 nuovi clinical trial e sono in corso 624 sperimentazioni cliniche attive con oltre 7.000 pazienti arruolati. Grazie anche alla crescente attività del Molecular Tumor Board ed ai programmi di profilazione genomica e molecolare, IEO ha così potuto offrire ai pazienti la possibilità di accedere a farmaci altrimenti non disponibili, realizzando una Medicina di Precisione e Personalizzata. Le attività di ricerca hanno prodotto nel 2020 il più alto numero di pubblicazioni, 730, con un valore di Impact Factor mai raggiunto prima, oltre 5.260 punti.
Parallelamente anche l’impegno di IEO nell’innovazione e nell’aggiornamento tecnologico non si è mai fermato. Lo sviluppo è stato ed è trasversale a tutte le aree: dalla diagnostica, potenziata con nuove TAC e TAC-PET, ad una nuova Anatomia Patologica, alla ricerca, dove sono state create nuove infrastrutture riconvertendo alcuni laboratori agli studi Covid, fino alla terapia, che presto si avvarrà delle terapie cellulari con CAR-T e, entro due anni, dei protoni.
“I protoni – come ha spiegato il direttore scientifico dello IEO Roberto Orecchia – possono essere utilizzati per fare radioterapia quando è necessaria una elevata precisione, quando attorno al bersaglio ci sono organi sensibili vicino al tumore, quando è necessario aumentare le dosi per superare alcuni fenomeni di resistenza alle radiazioni tradizionali”.
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