Finalmente, dopo tanta attesa, al via uno dei cantieri più bramati del centro città, quello riguardante Piazza Castello.
È partita infatti, questa mattina la cantierizzazione di piazza Castello per la realizzazione del primo lotto del progetto vincitore del Concorso Internazionale indetto dall’Amministrazione attraverso la piattaforma ConcorriMi e vinto dagli architetti Genuizzi, Strambio, Banal e Ragazzo (vinto nel febbraio 2017), rivisto dopo le osservazioni della Sovrintendenza.
“Dopo un articolato lavoro con la Sovrintendenza che ha consentito di rendere il progetto più verde e armonioso, come previsto da cronoprogramma, partono i lavori per la valorizzazione di una piazza simbolo della città, luogo d’accesso al parco Sempione e punto d’arrivo del percorso pedonale più esteso dalla città – dichiara l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran -. Piazza Castello non sarà solo un biglietto da visita per i tanti turisti che torneranno a visitare il centro, ma vuole diventare un nuovo luogo vissuto da tutti i milanesi. Anche questo intervento fa parte della strategia delle piazze che negli ultimi dieci anni ha visto la realizzazione di almeno 80 interventi diffusi nei quartieri”.
La nuova piazza dialogherà con quella all’intento del Castello, diventando anche un’estensione naturale del Parco Sempione tra pietre, calcestre (già presente nei viali del parco Sempione) e nuovi filari di alberi. Non solo, il nuovo spazio sarà molto più ombreggiato dato che saranno piantati 184 alberi, disposti lungo tre filari. L’asfalto quasi scomparirà: la pavimentazione sarà in beola e granito, con ampi spazi in calcestre (il progetto iniziale e rivisto dalla Sovrintendenza, prevedeva quasi solamente l’utilizzo della “roccia calcarea polverizzata”).
L’intervento verrà realizzato per fasi in modo da ridurre l’impatto sulla vivibilità dell’area, e nei primi mesi riguarderà solo l’area in corrispondenza di via Lanza e l’area di via Beltrami. Come indicato dalla Sovrintendenza, la pavimentazione centrale verrà rifatta in Granito Bianco di Montorfano con inserti in Beola grigia, nel solco della tradizione milanese e in contrasto con le fasce esterne limitrofe agli edifici, già realizzate in asfalto (rimarrà così?). Il passaggio centrale sarà a sua volta suddiviso in un percorso caratterizzato da ampi tappeti in cubetti di granito, affiancati da settori laterali pavimentati in lastre di grandi dimensioni. Le fioriere e le panchine presenti oggi in Largo Beltrami verranno in parte ricollocate nella piazza tattica di via Toce (Isola), mentre le restanti saranno successivamente posizionate in altre zone della città.
In autunno l’intervento si sposterà ai lati di piazza Castello, dove verranno realizzati tre filari di alberi, a integrazione di quelli già presenti, con la sostituzione di un piccolo gruppo di lagestroemie con alberi di maggior pregio e dimensione. La continuità dei filari, posti a forma di “mezzaluna”, si interromperà solo in corrispondenza dei punti di attraversamento, allo scopo di mantenere invariate le vedute del Castello Sforzesco dalle principali vie di accesso (oltre alla centrale via Beltrami, anche in corrispondenza di via Lanza, Minghetti, Ricasoli e Stella). In tutto verranno piantati 184 esemplari tra aceri ricci, tipici del bosco pedemontano lombardo.
Verranno inoltre riqualificati i viali che recingono il Castello Sforzesco lungo Foro Bonaparte: l’asfalto lascerà posto alla nuova pavimentazione continua in calcestre a richiamare la naturalezza di Parco Sempione. Anche le aiuole verranno riqualificate ed arricchite con arbusti ornamentali negli angoli maggiormente esposti a rischio di calpestio. I lavori di questo primo lotto di interventi, per un importo complessivo di 5,5 milioni di euro, dureranno complessivamente circa 500 giorni e non determineranno modifiche alla viabilità. Il secondo lotto dei lavori, che completerà il progetto intervenendo su largo Cairoli, verrà realizzato in una fase successiva.
Referenze Fotografiche: Comune di Milano, Genuizzi, Strambio, Banal e Ragazzo
Tag: Castello, Largo Cairoli, Via Beltrami, Arredo urbano, Foro Bonaparte, Piazza Castello, Castello Sforzesco
Molto bene e tutto sommato era ora. Ci sono voluti praticamente 5 anni per iniziare i lavori. Adesso però bisognerà anche pensare a come ravvivare la piazza che dopo le 18.00 di sera è praticamente deserta.
Dieci milioni di euro buttati letteralmente via per un’intervento senza senso, e che va a snaturare il disegno originale di Piazza Castello. Era ampiamente sufficente, ed economico, trasformarla in Z. T. L, con accesso limitato ai soli veicoli autorizzati, in modo da alleggerire il traffico su Foro Bonaparte. In compenso il Sindaco delle Periferie si è dimenticato di aggiustare e ripristinare (come invece aveva ampiamente promesso) la vasca d’ingresso al Parco delle Cave, in via Cancano (che di sicuro non costava dieci milioni di euro) per non parlare dei quartieri popolari completamente lasciati al degrado e senza manutenzione, e con marciapiedi scassati e senza scivoli per i disabili! Approposito con dieci milioni di euro quanti utilissimi scivoli per i disabili si potevano realizzare a Milano? E invece si buttano letteralmente via in Piazza Castello, notissima landa periferica della città, abitata da poveri milionari, travestiti da sottoproletari targati PD (Partito Danarosi).
Pensa quanti scivoli si potevano fare con 49 ml di Euro… Almeno questi 10 ml sono investiti per ‘la comunità’ … Poi è chiaro che pavimentare con graniti di pregio costa tanto, e sulle tempistiche siamo molto lenti, ma riqualificare piazza castello è doveroso altro che.. la tua è una polemica sterile e sgonfia.. il partito dei ladri danarosi è sicuramente amico dei leghisti/ciellini altro che pd, sveglies..
Mi sa che ti devi svegliare te …in zona 1 votano PD non Lega. Il centrosinistra non rappresenta i ceti poveri e medi da tempo.
e che c’entra col fatto che in lombardia i tuoi amici leghisti&formigoni siano del partito dei ladri danarosi…. in zona1 votano come vogliono, qui stiamo parlando di soldi e di come Piazza Castello faccia pena così com’è… sveglies
Con la doverosa premessa che i ladri sono sempre ladri, al di là del colore politico, e vanno messi al fresco senza se, e senza ma, questo è un’intervento costosissimo e di cui non si sentiva il bisogno. Una Z. T. L riservata ai veicoli elettrici, e ai mezzi di pronto soccorso, era perfetta per Piazza Castello, che spesso è una location che viene utilizzata per importanti eventi sportivi (Giro d’Italia; di Lombardia; raduni di auto storiche; ecc..). Approposito di Ladrones conclamati, quanti si ricordano che Beppe Sala, voleva intitolare una Via della città a Bettino Craxy? Peccato che si è dimenticato di dirlo prima del voto, altrimenti dubito che sarebbe stato eletto a Palazzo Marino, anche con il mio voto. La domanda di fondo comunque è questa: il Centro sta diventando una specie di luccicante Downtown all’Americana, mentre le periferie e chi ci abita (e lavora onestamente, pagando le tasse) per quali motivi deve vivere in ambienti degradati, senza (o pochissima) manutenzione, e con servizi pubblici pesantemente scadenti? Come mai non si opera per attenuare queste “divisioni di classe”, inaccettabili? Sarebbe bello vedere un PD operare finalmente come un Partito Democratico, e non più come Partito Danarosi, evidenziando un drammatico distacco con la stragrande maggioranza dei Cittadini che abitano in sofferenti periferie, che hanno veramente bisogno di molte cure ed attenzioni concrete, da politici che vivono sui territori, e non di post su Facebook, o che provano a santificare emeriti ladroni del passato.
Fintanto che il modello di sviluppo delle periferie sarà costruire casermoni/alveari collegati tramite viadotti a centri commerciali non si potrà mai riuscire a vivere decentemente i luoghi pubblici.
Tieni conto però che il progetto “Piazze aperte” non ha riqualificato nemmeno una piazza del Municipio 1 e ha “sistemato” più piazze in 5 anni di quanto non si sia riuscito a fare nei precedenti 20.
Le giunte passate invece che riqualificare le piazze pensavano a fare parcheggi, che spesso generano piazzette tristi e adatte ad alimentare il degrado tipico delle periferie, oltre che a incentivare l’utilizzo di un mezzo che invoglia a scappare via invece che provare a vivere il proprio quartiere.
Io abito in periferia e questa giunta ha fatto molto per il parco ticinello. Il resto sono chiacchiere
Riferendomi ad un intervento “sulle periferie” che conosco : riqualificazione della rotatoria Palizzi, posso assicurare che ha fatto più danni che altro: distrutto vegetazione (anche arborea) ben consolidata e sviluppata, sostituendola con piante stentoree, parzialmente già morte, in numero minore di quelle esistenti. Ha peggiorato allungandoli i percorsi pedonali e per utenza debole e ridotto gli attraversamenti pedonali. Ha incrociato in più punti i percorsi ciclabili con quelli pedonali, allontanando di fatto i servizi (mezzi di trasporto, supermercato, stazione ferroviaria..) per chi non si sposta in auto.
Di sicuro è mancato l’ascolto della cittadinanza. Soldi persi da chi probabilmente è troppo lontano dalla realtà della periferia cioè da buona parte della città e intendiamoci la critica è all’amministratore non politica