Ieri sera 11 novembre 2021, si è tenuta la cerimonia per l’inaugurazione del rinnovato edificio per uffici Vetra Building, con l’accensione della nuova scultura a neon di Patrick Tuttofuoco, artista tra i più interessanti emersi sulla scena italiana negli ultimi due decenni.
La scultura dell’artista Patrick Tuttofuoco, dal titolo “X”, è stata “accesa” in occasione dell’inaugurazione del complesso architettonico per uffici dell’Ex Esattoria, al termine dei tre anni di cantiere.
L’opera, molto suggestiva, rappresentata da due mani di colore differente, che si incrociano formando una X, vogliono a simboleggiare molte cose, come la connessione, il passaggio, il dialogo tra due parti di città un tempo separate.
L’istallazione è stata posizionata sulla parete della nuova piazzetta creata dove un tempo vi era la reception del vecchio edificio dell’Esattoria, demolita e trasformata in passaggio pubblico tra via Wittgens e piazza della Vetra. Questo nuovo intervento di arte pubblica, commissionato da AXA IM Alts, si avvale della direzione artistica di Artribune, con la curatela di Helga Marsala, e del coordinamento della società di progettazione internazionale, Il Prisma.
L’edificio originario nacque nei primi anni ‘60 su progetto di Ferdinando Reggiori allo scopo di creare una nuova sede per l’Esattoria di Milano che si trovava all’epoca in via Monte di Pietà, insediandolo in un quartiere che doveva risorgere dalle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale. Alla fine del ‘900 venne trasformato in uffici mentre il contesto viveva una fase di contenimento per motivi di sicurezza. Il parco venne recintato per poter essere chiuso nelle fasce orarie in cui la vigilanza non poteva essere garantita, e tutto il fronte dell’immobile a contatto con il parco divenne una zona d’ombra e di microcriminalità, costringendo alla muratura delle vetrine sotto i portici, escludendo completamente gli uffici all’area della basilica di San Lorenzo e al parco.
Ora Vetra Building (piazza Vetra, 17), progettato dalla società internazionale di architettura e design Il Prisma e Artelia, per conto di AXA IM, è stato completato e già in parte occupato da nuovi inquilini, compresi gli spazi commerciali.
Lo scopo e la sfida è stata quella di rinnovare uno spazio pubblico attraverso la riqualificazione di un edificio, per ripristinare un nuovo dialogo con la città, anche attraverso l’architettura e l’arte. Riaprendo gli spazi commerciali sotto i portici e con l’intenzione di animare il luogo tutto il giorno, compreso la sera con ristoranti e locali.
Un luogo simbolo di rinascita che si affaccia sulla piazza con la vitalità delle sue attività e del vicino parco che sarà riqualificato, un angolo di Milano trasformato da luogo di passaggio e degrado, a spazio pubblico.
L’edificio è costituito da due corpi di fabbrica separati dal nuovo passaggio pedonale, per una superficie complessiva di quasi 30mila metri quadrati. Un nuovo complesso direzionale su 5 livelli con spazi per la ristorazione al piano terra.
Seguiranno le opere di urbanizzazione con la riqualificazione di Piazza Quasimodo e piazza della Vetra.
A questi link potrete trovare altri importanti articoli riguardanti la storia evolutiva di quest’edificio: Rigenerazione per Vetra Building: i dettagli del progetto – Prima parte e la Rigenerazione per Vetra Building: i dettagli del progetto – Seconda parte parte), Durante le demolizioni e una delle nostre visite al cantiere.
Immagini: Roberto Arsuffi, Bams Photo, Daniele Fragale, il Prisma
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La scultura delle mani ha il suo perchè, ma il resto delle luminarie mi sembra la caricatura in versione kitsch di Dan Flavin…
L’edificio che da sul parco delle basiliche brutto era e brutto e rimasto..
Portici ideali (come in passato,) come ricovero del senzatetto.
Pza Quasimodo è la classica non piazza, diventata area di sosta stile autogrill. Riqualificazione indispensabile! Il progetto è visionabile,n
Molto bello ed elegante nella sua sobrietà. Quando gli edifici non avevano bisogno di forme mirabolanti per essere aggraziati.