Da un’iniziativa di Gong Capital, società per azioni per il 58% di Casillo Partecipazioni S.r.l., holding finanziaria del Gruppo Casillo, protagonista di numerosi e prestigiosi sviluppi a Milano, nasce Ausonio Living Milano Experience. Si tratta di un progetto di sviluppo immobiliare a uso residenziale firmato da DFA Partners, da AG&P greenscape per la progettazione del verde e con l’advisory di Oneshot Real Estate Solutions che si occuperà, in esclusiva, della commercializzazione.





Ausonio Living Milano Experience prevede la riqualificazione integrale dello stabile anni Cinquanta di via Ausonio 25 e 27 posto ad angolo con viale Papiniano nel distretto di Porta Genova. Si trova non lontano dalla stazione M2 Sant’Agostino e Porta Genova, ma anche alla futura M4 De Amicis. L’edificio si svilupperà su 3.650 metri quadri per 8 piani d’altezza (9 piani fuori terra).



L’edificio rinato sarà un ponte fra tradizione e futuro, come dicono da DFA Partners, caratterizzato architettonicamente dal ripetersi di forme in costante equilibrio fra pieno e vuoto, fra interno ed esterno, in dialogo serrato con il contesto urbano. Il progetto conserva l’eleganza del linguaggio architettonico originale, ma innova nelle soluzioni tecnologiche, nel comfort abitativo, nell’efficientamento energetico e nella valorizzazione del verde, che assume il ruolo di tema progettuale, anche in facciata.
Ausonio Living Milano Experience prevede la realizzazione di 40 unità abitative e numerose tipologie che rispondono alle esigenze sia del target residenziale che di quello investitori: dalle deluxe suite ai premium duplex apartment e alle panoramic penthouse. Il piano rialzato sarà invece dedicato a spazi comuni e amenities rare in un contesto così centrale come concierge, area delivery, palestra, book club, giardino privato interno.









Referenze immagini: Roberto Arsuffi, DFA Partners
Porta Genova, Via Ausonio, Piazza Sant’Agostino, Cantieri, Via San Vincenzo, Via San Calocero, via Mangone, DFA Partners, Oneshot Real Estate
Chiamare queste opere in inglese affascina il milanese medio, evidentemente. Sotto i rendering, niente.