Milano | San Cristoforo – A buon punto la riqualificazione del vecchio casello ferroviario

Era il 2019 quando il Comune aveva lanciato il progetto per la riqualificazione del vecchio casello ferroviario adibito alla vecchia gestione dell’ormai unico passaggio a livello rimasto nel comune di Milano.

Da quando il casello, come altri, era diventato automatico, la postazione era stata abbandonata, cadendo lentamente in disgrazia e venendo anche più volte occupato abusivamente. Siamo in Via San Cristoforo, quasi all’angolo con via Pesto, proprio dietro la graziosa chiesetta di San Cristoforo sul Naviglio Grande.

Uno spazio che era fonte di problemi da diversi anni e che oggi potrà diventare contenitore di opportunità per il territorio e gli abitanti,

Il casello è formato da una casetta dell’ex-casellante, costruita all’inizio del 1900, con un piccolo appezzamento di terreno delimitato dal rilievo ferroviario da un lato e da una staccionata dall’altro lato che lo separa dalla tratta ferroviaria che termina alla stazione di Porta Genova, tratta destinata tra qualche anno a venire chiusa.

Questo casello è stato spesso utilizzato come dormitorio per senza tetto, oppure luogo dove venivano smembrati oggetti recuperati e trafugati dalla vicina ricicleria dell’AMSA, lasciando un degrado indicibile sia all’interno dell’area recintata che lungo i binari dei treni.

Già alla fine del 2019 il bando voluto dal Municipio 6 ha trovato tre associazioni che assieme si sono impegnate per la riqualifica del piccolo immobile e il suo futuro utilizzo. Le tre associazioni sono: la Canottieri San Cristoforo, Trillino Selvaggio e Ciclochard, che dopo la riqualificazione a turno organizzeranno attività per il tempo libero e di promozione culturale, come danza, teatro e musica, sportive come beach volley e il gioco delle bocce, eventi, laboratori e una “Ciclofficina” gestita da volontari e da senzatetto come percorso di reintegrazione. 

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

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6 commenti su “Milano | San Cristoforo – A buon punto la riqualificazione del vecchio casello ferroviario”

  1. per i prossimi anni direi proprio di si dato che la linea è ancora attiva, in attesa del completamento della metro 4, quando sarà attiva la fermata san cristoforo m4 verrà dismessa la stazione p.ta Genova. e quel passaggio a livello non servirà più.
    Noto dalle foto che è stata raddoppiata la volumetria dell’immobile con un pian terreno triplicato e una mega terrazza, spero almeno salvino il giardino a prato che c’era prima e che non ci sia la solita colata di cemento con due piantine stitiche.

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  2. Capisco che la frenesia milanese abbia sempre visto questo passaggio come una barriera e un ostacolo alla libertà di movimento, spesso una vera scocciatura.
    Però alla chiusura della linea rimarrà un ricordo per chi invece, specialmente i più piccoli e i loro nonni, il passagggio quotidiano dei treni è un appuntamento imperdibile.
    Sarebbe bello poter conservare e trasformare staticamente quest’ultima rarità del passato, soprattutto considerando che si tratterebbe di impegnarci una spesa relativamente bassa.

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    • Sarebbe logico, magari associato con la pedonalizzazione del tratto di strada.

      Con l’arrivo del Bosco Orizzontale e soprattutto del grosso complesso sull’alzaia con accesso stradale dalla ciclabile del Naviglio, si rischia una esplosione di traffico. (Non solo le auto dei residenti ma le decine di furgoni e furgoncini dei fornitori visto che complessivamente credo si parli di 300+appartamenti in totale)

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  3. Sarebbe un errore chiudere del tutto la stazione di porta Genova. Magari ridimensionarla ma non eliminarla del tutto. Potrebbe diventare la stazione di testa di una metropolitana di superficie per collegare i vari comuni esistenti fino ad Abbiategrasso. Si eliminerebbero anche i bus che fanno la spola lungo la Vigevanese.

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