Milano | Fiera Bolla – Piazza Amendola 9 e la villa coperta dai cartelloni

Villa Locatelli è una graziosa villa del 1925 progettata dall’architetto Paolo Vietti Violi e realizzata nello stile Beaux Arts in voga all’epoca per le dimore dell’alta borghesia che strizzavano l’occhio allo stile francese di inizio Novecento, ma con un occhio all’appena trascorso stile liberty. Insomma, una graziosa villa signorile che sicuramente non sarà importante come stile e architettura, ma certamente è dignitosa.

Si trova in piazza Amendola 9 all’angolo con via Monte Rosa. E’ circondata da un piccolo giardino cintato da una cancellata e da una fitta vegetazione che ne nasconde la parte inferiore.

Più che altro, la nostra attenzione riguarda la maniera in cui questa graziosa dimora sia mantenuta. Per carità, ognuno è libero di fare ciò che vuole nel suo terreno, ma ci chiediamo perché da sempre la villa è semi-nascosta da cartelloni pubblicitari. In principio, veniva nascosta dai soliti cartelloni distribuiti soprattutto lungo via Monte Rosa, come si vede nella foto del 2008. Successivamente la tecnologia ha consentito altri generi di cartellonista, compreso un bell’impianto a Led montato sul tetto ormai da più di un anno. Non vi pare un affronto all’estetica?

Qui alcune immagini dalle immobiliari che promuovono l’affitto dell’attico presente nella villa.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Google, Casa.it, idealista

Fiera, Bolla, Amendola, piazza Amendola, Liberty, Beaux Arts, decoro

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

13 commenti su “Milano | Fiera Bolla – Piazza Amendola 9 e la villa coperta dai cartelloni”

  1. Ma il Comune non può dire niente su questo utilizzo dei cartelloni pubblicitari?

    Non ci vuole un genio a capire che il risultato è un obbrobrio..

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    • Ma saranno quegli straccioni dell’agenzia immobiliare ad aver ideato questa raffinatezza. Gente sempre di gran buon gusto…e sarà pure di una società, ‘sta villa! Una famiglia non tratterebbe così casa sua. Uno schifo.

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      • Concordo e correggo: non sono straccioni, ma fannulloni parassiti col pizzo del 3% che spernacchiano dai loro complet da beccamorto gli ingegneri e gli architetti (quelli sì, veri professionisti) a cui bersani ha tolto quel minimo sindacale che già era la fame.
        Il risultato sono i cartelloni a led un pò ovunque

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        • Ma TUTTA la citta’ e’ uno schifo di cartelli pubblicitari , incluse le stazioni ferroviarie.

          Per non parlare delle migliaia di pali stradali di cui la maggior parte inutili.

          Mi piacerebbe tanto sapere esattamente quanto e’ il guadagno del Comune e se ne vale la pena.

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          • Ma cosa c’entra il comune? E chi è lei per dire che “i pali stradali” sono inutili? E cosa vorrebbe mai dire con il il termine, da Lei usato, “guadagno del Comune”? Il comune non guadagna, spende per conseguire dei benefici pubblici.

  2. Certo che tirate il sasso e nascondere la mano come se voi non sapeste già i denari pagati per quelle pubblicità. (40k a cartellone)

    Privacy più profitto!

    L’ha messo anche sul tetto, secondo voi cosa vuol dire ?
    Milano 1 vs Napoli 0

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  3. Per quei cartelloni “affronto all’estetica” è un’espressione forbita per dire che è una cagata, che in Comune con le fogne hanno fin troppa dimestichezza (anche in commissione paesistica) e che gli avidi proprietari ci fanno una figura di merda.
    Mi scuso se ho usato la lingua italiana (filologicamente volgare rispetto al latino, quindi non potete lamentarvi) invece del milanés

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  4. Ma TUTTA la citta’ e’ uno schifo di cartelli pubblicitari , incluse le stazioni ferroviarie.

    Per non parlare delle migliaia di pali stradali di cui la maggior parte inutili.

    Mi piacerebbe tanto sapere esattamente quanto e’ il guadagno del Comune e se ne vale la pena.

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  5. Da notare a immagine 3 il dissuasore di plastica rossa e il sacchetto di plastica nero a coprire il cartello che si trova sopra il semaforo tutto sulla destra.

    Correva l’anno 2016…

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