Milano | Centro Storico – Monumento a Leonardo Da Vinci: il frate ha perso la testa

Ci passiamo accanto tutti i giorni o quasi, ma molti milanesi, compreso il sottoscritto, non si sono mai accorti di un piccolo particolare, ovvero che il personaggio religioso presente nell’altorilievo di Leonardo architetto, ha perso la testa!

Anzitutto ci troviamo in piazza della Scala, dove al centro, circondato da deliziose aiuole, si trova il monumento al Grande Leonardo Da Vinci inaugurato nel 1872. L’ultimo restauro risale al 2014, prima dell’evento di Expo.

Il monumento è formato da cinque statue poste su un basamento in granito rosa di Baveno, alto 7,08 metri. Il corpo centrale del basamento ha forma ottagonale con lati diseguali. Il suo centro è posto in asse con la galleria Vittorio Emanuele II.

Al centro si trova la statua in marmo di Leonardo da Vinci, alta 4,40 metri. È ritratto in atteggiamento pensoso con le mani raccolte al petto. Il nome «LEONARDO» è inciso sul fronte ai piedi della statua; sul retro è invece indicato «PIETRO MAGNI FECE», l’autore del complesso scultoreo.

Ad un livello inferiore, dai lati corti del basamento ottagonale sporgono quattro piedistalli sui quali trovano posto le altre quattro sculture in marmo, alte 2,60 metri. Rappresentano quattro allievi di Leonardo: Giovanni Antonio Boltraffio, Marco d’Oggiono, Cesare da Sesto e Gian Giacomo Caprotti (con il nome di Andrea Salaino).

Sui lati maggiori del basamento ottagonale quattro altorilievi in marmo ritraggono quattro aspetti della vita di Leonardo a Milano: Leonardo pittore, che sta dipingendo il Cenacolo nel Convento annesso alla Chiesa delle Grazie; Leonardo scultore, che modella la statua equestre di Francesco Sforza; Leonardo architetto e stratega, che dirige le fortificazioni dei castelli del Duca Valentino in Romagna e Leonardo idraulico, che attende ai lavori di condotte per l’irrigazione della Lombardia.

Proprio uno di questi altorilievi, quello che rappresenta Leonardo architetto, quello rivolto verso Palazzo Marino, ha subito un piccolo distaccamento lo scorso anno (la segnalazione di un nostro lettore è avvenuta a novembre del 2022), la fronte della testa di uno dei personaggi presenti nella scena, il frate (forse uno dei domenicani di Santa Maria delle Grazie), si è frantumata, forse per l’usura del tempo. Non sappiamo se i frammenti siano stati recuperati ai piedi del monumento o andati persi, anche perché non sappiamo esattamente quando il fatto sia avvenuto. Fatto sta che ora la testa del personaggio è bella candida. A dire il vero questa lastra di marmo aveva già subito un distaccamento, il personaggio di sinistra aveva un berretto che già nel 2006/7 aveva perso un pezzetto, poi riparato.

Il monumento venne progettato e disegnato per la prima volta nel 1857 e la prima idea di realizzare un monumento al grande artista e scienziato fu addirittura presa in considerazione nel 1834. La sua realizzazione fu abbastanza complessa e travagliata, a causa del passaggio di Milano dal Regno Lombardo-Veneto al Regno di Sardegna prima e al Regno d’Italia poi, il finanziamento per la realizzazione ebbe problemi e ritardi. Dopo l’inaugurazione ricevette molte critiche negative per la scelta del luogo dove fu posizionato e perché considerato un’eredità dell’amministrazione austriaca. I vecchi milanesi poi lo ribattezzarono, per la composizione scultorea, “on liter in quatter” (“un litro in quattro” tradotto dal milanese). Oggi andrebbe nuovamente ripulito e magari riparato.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Efrem Guidi; Giovanni dall’Orto

Centro Storico, Piazza delal Scala, Monumento, Leonardo da Vinci

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

3 commenti su “Milano | Centro Storico – Monumento a Leonardo Da Vinci: il frate ha perso la testa”

  1. Notavo recentemente come la corona di alberi che attornia il monumento di fatto lo nasconda completamente alla vista, ora che le fronde sono belle rigogliose. Tutto sommato, vista la scarsa qualità del manufattto, non è una grande perdita 😉

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  2. Pietro Magni non sarebbe felice della cortina di alberi che gli abbiamo piantato attorno e che oggi ne impediscono completamente la vista da una certa distanza… Ma in fondo non abbiamo perso molto, anzi…

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