A Milano si sono mobilitati in migliaia per salvare un glicine e due alberi in piazzale Baiamonti a Porta Volta, compresi personaggi famosi, ma nessuno che si sia prodigato affinché un’area del Gallaratese venga tutelata o salvata almeno in parte.
Si tratta del bosco della ormai ex “Casa del giovane” in zona San Leonardo nel Gallaratese. Un vasto spazio che si estende tra le vie Fichera, Cilea, Borsa e Falck. Un posto davvero speciale anche per gli standard elevati in tema di verde del Gallaratese. Più di 600 alberi, conigli, scoiattoli e perfino pavoni che scorrazzano liberi. Molto di questo rischia di andare perduto per fare largo all’ennesimo progetto edilizio ipertrofico.
L’area attualmente è parzialmente occupata dagli edifici di proprietà della Fondazione la Madonnina, utilizzati un tempo per l’erogazione di servizi destinati a soggetti fragili. La Fondazione, che è presente sin dagli anni cinquanta nel quartiere, ha già avviato un piano di ricollocazione delle proprie attività; prevedendo di mantenere sull’area solo alcune tipologie di servizi, che verranno ricollocati in uno dei nuovi edifici. All’interno dell’area cintata si trovano, un campo di calcio, quattro di calcetto uno di tennis e un altro di basket, oltre ad un bel parco ricco di alberi.
Infatti l’intenzione della proprietà è di monetizzare per ovvi motivi economici, cedendo a operatori privati (INVESTIRE Sgr e REDO Sgr, società finanziarie con alle spalle anche investitori istituzionali come Cassa Depositi e Prestiti e Regione Lombardia, oltre che banche e casse previdenziali) i diritti edificatori presenti sull’area.
Secondo le uniche indiscrezioni giunte sinora, vede la costruzione di un nuovo quartiere residenziale all’interno dell’area la cui articolazione volumetrica prevede la disposizione degli edifici di maggiore altezza, le torri di 14 piani, lungo il perimetro dell’area di intervento, attestando sul parco interno, corpi in linea di cinque o sei piani che costituiscono allo stesso tempo il “fronte parco” e modulano armonicamente le proporzioni del sistema di corti aperte alla fruizione pubblica. La struttura morfologica dell’impianto insediativo nasce con lo scopo di preservare quanto più possibile il patrimonio arboreo esistente, che ha contribuito a definire gli orientamenti del nuovo tessuto urbano.
Certo l’intervento, ancora in approvazione, con un indice di edificabilità certamente esagerato, non passerà indenne senza problemi. Infatti gli abitanti del quartiere circostante si sono già attivati in un comitato per fermare questo progetto che si rivela abbastanza impattante, anche se le aree che vedranno l’edificazione degli immobili sono attualmente occupate in parte da campi sportivi (Calcio e calcetto), l’area è comunque ricca di alberature anche importanti, vecchie di 50 e 80 anni.
Naturalmente da subito si sono organizzati comitati di cittadini contrari a questo sviluppo immobiliare, ma il frastuono del “glicine” è maggiore di questo bosco di periferia.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi, Google Map
Gallaratese, Quartiere San Leonardo, via Fichera, via Cilea, via Borsa, via Falck, Residenziale, Progetto, Piano Attuativo