Di bianco ormai han lasciato ben poco a dire il vero, stiamo parlando della riqualificazione del Quartiere Popolare Case Bianche di via Salomone e via Zama a Taliedo (non lontano da via Mecenate). Il complesso, realizzato nei primi anni Settanta del Novecento, versava in uno stato di degrado ambientale e sociale da collocarlo tra i peggiori luoghi di Milano.
Il quartiere Case Bianche, che presentava diversi problemi architettonici e tecnici connessi all’obsolescenza delle tipologie degli alloggi, degli impianti, degli elementi di tamponamento e alla presenza di materiali nocivi contenenti amianto, era stato visitato nel 2017 da Papa Francesco.
I lavori di manutenzione straordinaria delle case di proprietà ALER, sono partiti dalla fine del 2020 e hanno visto la sistemazione di coperture, cappottature, ascensori, cancellate e altro ancora con una spesa di circa sei milioni e 100 mila euro per riqualificare tutti i numeri civici con interventi mirati, necessari e attesi da troppi anni.
Le Case Bianche, come vengono comunemente chiamate, presero il posto del quartiere Trecca, negli anni Ottanta.
Il Trecca era un quartiere di case minime messe in piedi in Via Zama dal 1934 al 1937, ai bordi del primo aeroporto di Milano voluto dalla ditta Caproni. Dodici case ad alveare, a due piani, senza scantinati e una speciale soletta per isolarle dall’umidità. Case decisamente brutte, costruite con l’idea di ospitarvi profughi e indigenti temporaneamente. Monolocali con servizi igienici in comune e svariate deficienze. Poi, però, le difficoltà del dopoguerra e la perpetua mancanza di alloggi, hanno trasformato la Trecca in un quartiere di solido insediamento. Famiglie anche di 4 persone sono andate a viverci, stipate in spazi angusti. Anziani, papponi e prostitute.
Situazione che neanche dopo le demolizioni venne risanata, vista la fama del quartiere delle Case Bianche.
Come si vede, alcune parti del complesso sono state già liberate dalle impalcature e dai lavori, mostrando una nuova veste, dove il bianco è alternato da un bel rosso mattone e da un azzurro carta da zucchero. Chissà se la situazione sarà stata migliorata, non solo esteticamente?
Referenze immagini: Roberto Arsuffi
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Si lavora sulle case ma ci si dimentica dei dintorni trasformati in discarica e delle occupazioni abusive!