Praticamente quasi completato l’intervento per il rinnovo del palazzo ottocentesco di via Santa Margherita 11 a pochi passi dalla Scala e in pieno centro Milano. L’edificio, composto da due distinte parti, una importante con affaccio sia su via Santa Margherita, mentre l’altra parte si trova su piazza Paolo Ferrari e un tratto di via S. Dalmazio (oltre al lato nord dello stretto vicolo del Passaggio Malagodi).
Il palazzo principale dalla spiccata connotazione storica grazie alla sua facciata eclettica, in precedenza sede del Monte dei Paschi di Siena, è composto da un piano commerciale molto alto, da 4 piani e da un sottotetto illuminato da cappuccine.
Di differente fattura l’edificio che si trova su piazza Ferrari, in precedenza un banale edificio moderno di 3 piani (piano rialzato e due superiori) connesso al precedente tramite un piccolo cortile interno.
Il progetto di rinnovo è stato eseguito secondo un progetto dello Studio Asti Architetti.
Il rinnovo ha interessato principalmente gli interni e il piccolo cortile.
Il progetto pensato dallo studio di Paolo Asti, oltre alla totale rifunzionalizzazione architettonica, strutturale, impiantistica ed energetica del palazzo, verterà sull’enfatizzazione del concetto di “scoperta “ della preziosità del cuore stesso dell’impianto planivolumetrico, trasformandolo in uno scrigno prezioso a protezione della corte interna. Il tutto attraverso una radicale trasformazione delle facciate che, con ampio uso del vetro, enfatizzeranno la trasparenza e la vivibilità degli interni.
Di particolare effetto è senza alcun dubbio il piccolo cortile interno, completamente rimodernato e aperto in modo magistrale con vetrate che illuminano gli interni. Vetrate istallate dalal ditta SE.PA.M.
Via Santa Margherita, 11 (retro: Piazza Paolo Ferrari – fianco: Passaggio Giovanni Malagodi) > ex Monte Dei Paschi > SCRIGNO – Belé de Milan (Ardian) (DeA Capital Real Estate sgr spa per conto di AREEF 2 Palio Sicaf spa – Comparto A)
Edificio per uffici che ha visto un intervento di risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia (con demolizione interna).
- progetto architettonico/DL generale/CSP/CSE/RL: arch. Paolo Asti @ Asti Architetti
- progetto/DL strutture: ing. Francesco Nozza @ NozzaProgetti srl-stp – Martinengo, BG
- progetto impianti meccanici: ing. Guido Davoglio @ Tekser srl – Società d’Ingegneria
- progetto impianti elettrici e speciali: ing. Roberto Bussolini @ Tekser srl – Società d’Ingegneria
- DL impianti meccanici, elettrici e speciali: ing. Daniele Blundo @ Tekser srl – Società d’Ingegneria
- LEED/BREEAM/WELL: ing. Massimo Ronchi @ Tekser srl – Società d’Ingegneria
- project management: Avalon Technical Services srl
- general contractor: SerCos -Servizi Costruzioni spa
- facciate: Se.Pa.M – Rivalta di Torino, TO
Referenze immagini: Duepiedisbagliati
Centro, Teatro alla Scala, via Santa Margherita, Asti Architetti, piazza Paolo Ferrari, via S. Dalmazio, Passaggio Malagodi, Rinnovo, Riqualificazione
Intervento a di poco Osceno. Hanno irrimediabilmente alterato l’effetto compositivo compatto pieno e lineare dell’edificio Più moderno. Vergogna!
La concezione di verde dov’è? dovrebbe nascere dal progettista. Noi in Italia non abbiamo la cultura dei giardini E del verde. (Ammirare la corte interna)
Le piante, la scelta di esse, le luci. Dovrebbero essere parte del progetto in essere come da rendering.
Poi ne rimane fuffa come possiamo vedere da foto della corte interna.
Con la filosofia “poi ci penserà” l’ufficio che entrerà, sbagliatissimo!!!
È un opera incompleta, sbagliata in partenza.
Quando disegnano i rendering ci fanno sognare con giardini fatati di Disneyland e poi ci ritroviamo un alberello che morirà al primo inverno.
Peccato !
Non abbiamo il senso del bello.
Restauro assurdo, tanto valeva buttarlo giù tutto, il cortile interno poi è orrendo.
Dov’è il restauro conservativo, non esiste più.
L alberello poi …
Intervento abominevole! Il cortile interno poi è orrendo su tutta la linea e snatura completamente il palazzo storico oltre a deturparlo brutalmente.
Questo non è un restauro ma uno stravolgimento in piena regola.
Vergogna!