Milano | Baggio – L’ex Marchiondi: trovati i milioni per ridargli vita

Ormai non ci si credeva più, anche se, finché non vedremo il nastro dell’inaugurazione, sarà difficile crederlo, ma l’ex riformatorio Marchiondi, capolavoro dell’architettura brutalista, sito a Baggio in via Noale, tornerà a vivere e diventerà una residenza universitaria

Ieri 9 aprile 2024, durante la sua diretta sui social dedicata al Fuorisalone, il sindaco Beppe Sala ha annunciato in modo conciso che sono stati trovati i 45 milioni di euro necessari per avviare i lavori entro la fine dell’anno per il recupero di questa travagliata struttura di Baggio. Questa menzione al Fuorisalone non è casuale: l’anno scorso, il progetto dell’architetto Vittoriano Viganò, il Marchiondi, era stato aperto al pubblico per tre giorni, permettendo a molte persone di conoscerlo. Questa visibilità, unita all’azione politica, ha contribuito a trovare i finanziamenti per la rigenerazione dell’ex instituto.

Il sindaco stesso ha sottolineato che non è stata un’operazione semplice. Infatti gli sforzi, coordinati dalla sapiente volontà della vicesindaca Anna Scavuzzo, hanno coinvolto diversi attori, come il Comune stesso, il Collegio delle università di Milano, la Sovrintendenza, il Politecnico e la famiglia Viganò. “Abbiamo lavorato tutti insieme per superare le difficoltà legate ai vincoli, alla complessità degli interventi e al rispetto della vocazione educativa del Marchiondi. Alla fine, siamo riusciti a trovare un accordo su un progetto completo di riqualificazione”.

Nello specifico, l’ex Marchiondi sarà concesso in diritto di superficie alla Fondazione Collegio delle università milanesi per 40 anni, al fine di realizzare una residenza universitaria chiamata “Collegio di merito”. Questa residenza offrirà circa 168 posti letto, oltre a spazi formativi, culturali e ricreativi aperti alla comunità. “Creeremo una residenza universitaria innovativa”, ha spiegato al Corriere della Sera la vicesindaca Scavuzzo, “con spazi dedicati alle discipline artistiche, che attualmente non hanno un supporto adeguato”.

La struttura sarà aperta agli studenti di facoltà legate alle arti figurative, musicali e performative, offrendo alloggi per studenti, ricercatori e giovani artisti in stage. Saranno disponibili anche spazi per la ristorazione, la caffetteria, la cucina, la musica, l’arte, la sartoria, una biblioteca, laboratori, una palestra e servizi di formazione artistica, musicale e coreutica, in collaborazione con il mondo del lavoro. È confermato che il progetto sarà completato con la costruzione di un edificio previsto originariamente ma mai realizzato.

Per quanto riguarda i finanziamenti, si era inizialmente pensato di utilizzare i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ma è stata scelta l’opzione dei finanziamenti previsti dalla legge 338 per i pensionati universitari. “Abbiamo ricevuto la conferma che il progetto è stato valutato positivamente e verrà finanziato tra l’85 e l’87 per cento”, conclude la vicesindaca. “Il resto sarà coperto dal Comune per la bonifica rispettando gli elementi del brutalismo, mentre la Fondazione si occuperà del resto grazie a partner privati”. Si prevede di completare i lavori entro il 2028.

L’edificio dell’ex Istituto Marchiondi, in abbandono da oltre trent’anni era diventato ormai un cruccio per il Comune che non sapeva cosa farsene anche a causa dei costi elevati per una sua riqualificazione. Simbolo del degrado e in disuso dal 1970, quando smise di essere l’istituzione milanese dedicata all’educazione di ragazzi “difficili”, era stato messo sotto vincolo dalle Belle Arti, che ne rendeva ancor più difficile la trasformazione in qualcos’altro.

Costruito in stile brutalista nel 1957 su progetto di Vittoriano Viganò, allievo di Gio Ponti, è considerato un capolavoro «brutalista», tanto che possiamo trovare persino un plastico del progetto esposto al Moma di New York.

Qui un po’ di storia della struttura in un nostro articolo del 2019.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Baggio, Istituto Marchiondi, Marchiondi, via Noale, Via Mosca, Riqualificazione
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

7 commenti su “Milano | Baggio – L’ex Marchiondi: trovati i milioni per ridargli vita”

  1. Ottima notizia, amo Baggio e le sue cave, soffro a vedere spuntare palazzoni sulle rive del laghetto, adesso ridare vita ad un capolavoro di architettura mi addolcisce il cuore
    Luisa Ferraro

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  2. Ho vissuto a 2 passi dal Marchiondi per 50 anni, stabile orrendo benché famoso, che sarebbe stato preferibile abbattere e costruire qualcosa di oggettivamente più gradevole alla vista. Il nuovo progetto dedicato agli studenti è comunque un’eccellente idea. Personalmente dedicherei loro anche spazi nei nuovi stabili del quartiere Giambellino. La riqualificazione di aree degradate della città parte proprio dal concedere luoghi ai giovani studenti e lavoratori.

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    • Anche Van Gogh era ritenuto un ciarlatano…..I beni storici vanno preservati per tramandare la memoria. Il concetto di Bello é totalmente soggettivo. Io adoro questo edificio e sono molto contenta che venga ripristinato e destinato ad uno scopo molto importante, che andrá a sostegno di giovani universitari, il nostro futuro.

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  3. È stata la mia scuola alla fine degli anni 70 un istituto professionale regionale per odontotecnici era tenuto benissimo, è brutto vederlo in quelle condizioni

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