Milano | Porta Genova – Rinnovo binari in Corso Colombo e nel piazzale della stazione: fine lavori e nostre impressioni

Milano Porta Genova. Riaperto al traffico dopo il cantiere per il rinnovo dell’armamento tranviario, piazzale della Stazione di Porta Genova e un lungo tratto di Corso Cristoforo Colombo. I lavori hanno rispettato i tempi ed erano partiti lunedì 22 Aprile. In tutto sono stati rimossi e sostituiti circa 400 metri di binari in Corso Cristoforo Colombo e 200 metri nel piazzale Stazione di Porta Genova.

Vediamo assieme con un po’ di foto, cosa è stato fatto e come si presenta, dopo l’intervento, l’arredo urbano di quest’angolo di città.

Cominciamo con Corso Cristoforo Colombo, dove il cantiere ha interessato il tratto che dall’incrocio con viale Coni Zugna, arriva al piazzale della Stazione. In questo tratto i masselli del pavé non vi erano già da un bel po’ d’anni, quindi, in sostanza, in superficie è rimasto com’era, col pavé solo presente nell’incrocio viale Coni Zugna e Viale Gorizia e asfalto nel resto della via.

Purtroppo, come sempre, ATM pensa al suo “orticino” e fa solo quello che gli spetta, mentre il Comune non ne approfitta, magari per rendere la città un po’ migliore.

Così, invece di migliorare e sistemare una situazione da “terzo mondo” qual era, si è preferito lasciare tutto com’era.

Io avrei spostato, ad esempio, i cordoli dei marciapiedi di quei 50 centimetri circa per lasciare spazio alle auto parcheggiate come una città civile, invece del sistema adottato in alcune vie della città, sistema che aborro, dove con un po’ di catrame si livella grosso modo il marciapiede con la carreggiata e si consente il parcheggio a cavallo, un po’ sulla carreggiata e un po’ sul marciapiede.

Mi chiedo, come sempre, cosa costava, visto che la strada è stata un cantiere per mesi, spostare appunto il cordolo e sistemare la strada in maniera decente? Insomma la solita “sciatteria da una scarpa una ciabatta!”.

Giungiamo in piazza della Stazione di Porta Genova. Che dire, qui la sistemazione ha riguardato esclusivamente i binari, ma solo quelli sostituiti, perciò il resto della piazza è rimasto identico.

Non vorrei fare il rompiscatole, ma volevo far notare che forse una volta, i posatori di pavé erano più esperti e sistemavano i grandi masselli in maniera migliore. Ora sembra un’accozzaglia di pietre posate senza rigore, un po’ alla rinfusa.

Altra cosa, ad esempio, visto che avevano rimosso masselli e e terriccio, perché non hanno rimosso anche i binari “morti” e inutilizzabili? Ed invece, eccoli lì, ancora a rendere difficile e inutilmente rischioso il passaggio sia per chi attraversa l’incrocio a piedi che in bicicletta.

Che dire poi di questi masselli rimasti esclusi dall’intervento: squassati, rotti, storti e traballanti (cosa costava dare una sistemata?).

Va bene che il piazzale della Stazione di Porta Genova sarà riqualificato (tra una quindicina/ ventina d’anni secondo me) dopo la dismissione della stazione e la sua riqualificazione con un altro destino, ma dare un aspetto decente a questo spazio urbano non sarebbe stata una cattiva idea, e non serviva certamente chiamare qualche archistar, ma bastava una semplice sistemata con buon gusto.

Così invece ci terremo per altri anni ancora: masselli da un lato, asfalto dall’altro, panettoni in cemento buttati a caso, disordine di pali, alberi che escono da vecchi edifici abbandonati e via discorrendo.

Per fortuna siamo la città più europea d’Italia.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Valter Repossi
  • Porta Genova, COrso Cristoforo Colombo, Binari, ATM, Tram, Rotaie, Armamento tranviario
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

20 commenti su “Milano | Porta Genova – Rinnovo binari in Corso Colombo e nel piazzale della stazione: fine lavori e nostre impressioni”

  1. Concordo assolutamente su tutto. Il Comune fa una manutenzione a dir poco vergognosa, mai interventi programmati con cura ma improvvisati, inutili e a volte addirittura dannosi.
    Grazie per il servizio, continuate!!!

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  2. Abito in Ripa, condivido al 100% articolo, un lavoro fatto cin sciatteria lo paghi come un lavoro fatto bene, al massimo un 8, 10% in più, ma ti dura anni.

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  3. Volete che si utilizza di più la bicicletta ma quando levate il pave?prova te assessore girare in bici sul pave il più delle volte sconnesso comodo dire andate in bicicletta mentre te usi l’auto

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    • Vorrei fa notare che le bici attuali sono ampiamente disponibili con sospensione anteriore, eventualmente anche con reggisella ammortizzato e che le selle, attualmente, sono disponibili in ogno tipo di conformazione e materiale, non è dunque necessario togliere ulteriore bellezza e storicità a Milano per utilizzare a tutti i costi una bici di stile retrò, scomoda e poco funzionale e anacronistica. Chi va in bici, questo lo sa, chi va in bici.

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  4. Capisco le critiche di UF, ma:

    L’obiettivo era rifare i binari, in modo che non si spacchi l’asfalto in superficie dopo 2 settimane o faccia saltare i masselli.
    E’ già un miracolo se ci sono riusciti e resiste più di una stagione. Fargli rimettere a posto anche decenni di sciattume, malgoverno, scarsa manutenzione e zero interesse per la civiltà urbana era francamente utopistico.

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    • Di questi anni di malgoverno, cinque sono dello stesso sindaco, altri cinque ancora prima, di una giunta allineata politicamente.

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  5. Buongiorno, qual’è la novità? ATM guarda il suo orticello perché è sua competenza ma dato che non riesce neanche a tenersi gli autisti (scappano appena possibile) non mi meraviglio più di tanto; anzi acquistano nuovi veicoli, fanno realizzare nuovi depositi e si preoccupano del ricambio binari. La parte del comune dovrebbe essere espletata dallo stesso ma siamo a Milano e sappiamo come funziona (poco me male, oltre che a rilento). Saluti.

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    • ATM non è competente in ambito di urbanistica (per fortuna, aggiungo), e soprattutto credo che abbia lavorato su quel che le competeva e soprattutto su quello per cui ha pagato e intendeva pagare.
      Poi, mi sfugge cosa c’entri la carenza d’organico con questo, ma sarà un limite mio.

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  6. Concordo con tutti
    Milano città europea ,città stra costosa ,ma i sindaci ( e parlo di tutti) per la città fatto il minimo indispensabile
    Poi i tempi di ristorazione lunghissimi a discapito delle attività commerciali
    Parole ,parole ,soltanto parole ..diceva una canzone fatela sentire al sindaco

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  7. Un angolo di Tailandia a Milano, sopratutto l’angolo del parcheggio a pagamento della stazione con piante che spuntano dappertutto.

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  8. Via Rutilia. 15 gg fa circa hanno rimosso il vecchio asfalto e steso uno nuovo. A fine lavori hanno anche steso le strisce bianche ai lati della strada. Tre giorni dopo la fine dei lavori non so chi ma penso UNARETI di fronte ad uno dei primi numeri civici vicino a via Ripamonti, ha fatto un intervento facendo un buco nell’asfaltatura appena terminata. A fine lavori hanno ricoperto il tutto stendendo un asfalto diverso e non ben a raso rispetto all’asfaltatura generale. Come diceva un illustre politico, a pensar male si fa peccato ma qualche volta ci si azzecca: è molto probabile, visto il rattoppo dell’asfaltatura, che con il passaggio frequente di autoveicoli e con le piogge si possano riaprire buche vanificando il bel lavoro effettuato e portato a termine precedentemente. In sostanza: la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra!!!!

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  9. d’accordissimo. negli anni 90 viaggiavo spesso nell’ Europa dell’Est, la stazione di porta Genova e la piazza mi ricordavano molto quelle città, che ora sono cambiate, mentre porta Genova vive ancora al tempo del muro di Berlino.
    è proprio brutta. peccato avrebbe un bello spazio e molto potenziale.

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