Milano Sempione. Sono terminati i lavori in corso Sempione per la realizzazione della pista ciclabile e la sistemazione di tutto il parterre con nuovi percorsi pedonali, aree sosta, ridisegno della carreggiata, nuove fermate del tram e rifacimento dell’acquedotto.
L’intervento, curato da MM Spa, dalla progettazione fino alla direzione lavori, è stato realizzato con fondi europei e nazionali nell’ambito dei programmi di mobilità sostenibile del POC e PON Metro “Città Metropolitane ed è stato fortemente voluto dall’Amministrazione comunale per rendere maggiormente vivibile e sicuro l’asse stradale per ciclisti e pedoni e nello stesso tempo riqualificare corso Sempione sotto il profilo paesaggistico e ambientale.

Il progetto della riqualificazione di Corso Sempione ha avuto un percorso ad ostacoli. Infatti era stato assegnato già nel 2018 e presentato ai cittadini nel 2019. Nel luglio 2020, poi, era arrivato l’ok al progetto esecutivo, mentre la gara, che per minimizzare i disagi ai cittadini era unica sia per i lavori della ciclabile che per l’adeguamento dell’acquedotto da via Canova a Piazza Firenze, è stata affidata a ottobre 2020. Dopo qualche mese, però, il Comune aveva revocato l’aggiudicazione all’azienda vincitrice perché non era mai partita coi cantieri. Quindi, a gennaio 2021, si sono affidati i lavori alla seconda impresa in graduatoria, che avrebbe dovuto iniziarli a marzo. Ma anche in questo caso la ditta era inidonea e così si è proceduto a una nuova gara. Successivamente sono arrivati l’aumento generale dei prezzi e il difficile reperimento dei materiali che hanno complicato l’iter di riqualificazione, ripreso stabilmente a aprile 2023.















Nel dettaglio è stato realizzato un nuovo sistema di percorsi ciclabili monodirezionali di circa 2,5 km, in sede riservata, collocati al posto del preesistente percorso pedonale tra i due filari di platani che costituiscono l’ossatura di corso Sempione. La pavimentazione in asfalto è stata sostituita con una pavimentazione ecologica in terra stabilizzata, delimitata da cordoli di granito (ad ogni modo vedremo quanto resisterà, visto che spesso questo sistema col tempo si riempie di buche più facilmente).
Sono stati realizzati nuovi percorsi pedonali oltre il doppio filare dei platani e paralleli alle piste ciclabili, pavimentati in calcestruzzo drenante (Deltapav), con aree di sosta complete di panchine, rastrelliere per biciclette e fontanelle.
Con l’eliminazione della sosta irregolare è stato possibile riqualificare l’area verde, mettendo a dimora oltre duemila tra arbusti e alberature, con un nuovo impianto di irrigazione automatico.

Anche la stessa carreggiata è stata riconfigurata, con la previsione della sosta longitudinale al viale e con la creazione di nuovi allargamenti in corrispondenza dei principali incroci per moderare la velocità delle auto. Anche gli impianti semaforici delle sei intersezioni sono stati rifatti, tenendo conto anche dei percorsi ciclabili e pedonali.
Le sette banchine del tram presenti sul fronte dispari del corso situate lungo la sede riservata sono state rifatte con materiali di pregio, per consentire l’adeguamento agli standard e un migliore accesso per le utenze deboli.
Prima dell’intervento sulla superficie, è realizzato l’adeguamento dei sottoservizi e della rete dell’acquedotto, per circa un chilometro e mezzo.



































“Questo intervento rappresenta l’idea che abbiamo – spiega Arianna Censi, assessora alla Mobilità – per una città più sicura, più bella, che dà spazio a tutti coloro che la vivono, che siano in auto, che utilizzino il trasporto pubblico, la bicicletta oppure si spostino a piedi. Da un ‘non luogo’ con sosta irregolare, ad una striscia verde che segue tutto il corso con spazi per tutte le famiglie e per tutti i bambini e le bambine del quartiere. Finalmente è stato raggiunto un obiettivo tanto atteso dai cittadini e dalle cittadine”.
Ricordiamo che una delle polemiche più accese sulla riqualificazione di corso Sempione ha riguardato l’eliminazione della sosta irregolare, cioè quella “concessa” sulle aree verdi. Da Palazzo Marino spiegano che eliminandola “«”è stato possibile riqualificare l’area verde, mettendo a dimora oltre duemila tra arbusti e alberature, con un nuovo impianto di irrigazione automatico”. Le strisce blu, invece, sono passate da 700 a poco meno di mille.


Come avevamo potuto notare già qualche mese fa, come al solito, non si considera cosa possa agire la gente e perciò abbiamo notato che sulla ciclabile ci sia un sacco di gente che ci cammina, incurante (forse non se n’è resa conto) che sta percorrendo una ciclabile e quindi il rischio di incontrare possibili biciclette (foto a seguire). Biciclette che fra l’altro, come accade anche in altre ciclabili, corrono spesso in senso contrario alla direzione consentita (nonostante ci siano i segni a terra). Insomma, il classico delirio all’italiana.
Ad ogni modo dobbiamo dire che l’intervento ci è piaciuto molto, sicuramente meglio di prima (non che ci volesse chissà cosa visto lo stato pietoso in cui versava il corso invaso dalle auto).










- Referenze immagini: Roberto Arsuffi;
- Corso Sempione, Sempione, Arredo urbano, Verde Pubblico, Pista Ciclabile
Ben fatto, ragazzo! Si, insomma…sindaco, ecco.
Si può non sostenere questa amministrazione per i troppi errori e mancanze – e neppure chi potrebbe venire al loro posto – e tuttavia apprezzare e valutare positivamente quanto è stato portato a termine nel caso specifico; ho sentito stasera i tragicomici commenti del tg4 al proposito, mah…si rendono conto di come essere faziosi, a volte, porta ad essere ridicoli?
Ma se non le fanno in corso Sempione, dove la via è spaziosa, molto, ma dove le fanno le ciclabili in questa benedetta città?
0eccato per la moria di lavori appena piantati in un anno così piovoso, forse l’apparato radicale era insufficiente
Scusa ma cosa c’entra il sindaco attuale? È un progetto di più di 10 ANNi Fa… Anzi, è frutto di un processo di riqualificazione del Corso, Iniziato nel 2003 con Albertini/De Corato
Grazie della precisazione, se così fosse, non ne dubito se lo scrivi, i soliti criticoni hanno fatto una doppia figura di palta, visto che avrebbero parlato male di un progetto del loro sindaco in mutande!
No ti sbagli, è un progetto del 1865 appena dopo l’unità di Italia, ma è frutto di un processo di riqualificazione iniziato da Leonardo Da Vinci nel 1507.
E per gli stupri state facendo qualcosa?
Dovrebbero multare sia i pedoni sulle ciclabili sia i ciclisti che le percorrono contromano: 6 mesi di stretta sorveglianza potrebbero educare gli incivili (forse)!
Si infatti non è che cerchiamo l’opera capolavoro o materiali di pregio, si chiede di sistemare e soprattutto mantenere, per una città più vivibile.
Perché non dire in questo dettagliato servizio che si sono spesi oltre 5 milioni pubblici per una pista ciclabile mentre non si fa manutenzione ordinaria, per esempio la città si allaga se non si puliscono i tombini e la città si allaga ad ogni pioggia. Ho visto strade nuove in cui non vengono nemmeno fatti!
Assegnato nel 2018?? Magari!! Veramente nel 2013 !! Visto che doveva essere completato per E X P O !!!!!!!?
Beh, certo, rispetto ad avere le macchine parcheggiate sul parterre è un salto quantico, ma… siamo sempre nella categoria “minimo sindacale” e ben lontani dagli standard dei viali identitari delle altre grandi città europee (la Avinguda Diagonal, per esempio… con il Passeig de Gracia non ci provo neanche a paragonarlo).
Solito arredo urbano dozzinale (panchine, lampioni…), pavé non rimosso (in punti che non hanno assolutamente NULLA di storico che ne giustifichi la presenza…) ecc. ecc.
6+ per l’impegno
è intelligente ma non si applica
Opera attesa da più di 10 anni, doveva essere pronta per Expo in una fantomatica pista ciclabile che dal Duomo portasse a Rho, magari in piena estate dato che Expo si sarebbe svolto prevalentemente durante l’estate.
E’ arrivata nel 2024…fatta a pezzi in cui (qualcosa si vede dalle foto, in alcuni punti la ciclabile è di un colore tendente all’arancione e in altri (vedi tra via Losanna e via Emanuele Filiberto) diventa color asfalto di punto in bianco…).
Si legge che le banchine del tram sono state rifatte con materiali…di pregio…peccato che tutta la parte che da piazza Firenze va a Piazza Sempione, salvo qualche raro caso vicino l’arco, non ha nemmeno una pensilina nè un riparo dalla pioggia. Anzi, in alcuni punti non c’è spazio nemmeno per una sedia a rotelle (ma del resto chissene frega perchè tanto non riuscirebbero a salire sui tram storici, belli ma inaccessibili).
Poi certo, peggio di prima era impossibile, almeno ora il viale è illuminato e chi lo percorre la sera, a piedi, in bici o di corsa, non rischia di finire per terra. Il verde è più ordinato e forse, dato che sotto non passa nulla (tranne Trenord verso la metà) si poteva osare di più con le piantumazioni.
Bene che ci sia anche qualche fontanella in più per chi corre. Magari avrebbero potuto aggiungere un percorso-vita.
residente, tra Losanna ed Emanuele Filiberto sotto c’è il manufatto delle ferrovie nord. non è color asfalto, è asfalto. perchè lì non si può drenarci sopra l’acqua…
Vero, grazie. Bastava forse allora usare l’asfalto colorato usato in altre circostanze, così da non risultare un pugno in un occhio.
lavoro eseguito all’insegna dell’accontentarsi. Premesso che i percorsi ciclabili incoraggiano i ciclisti a correre in prossimità degli incroci anzichè stimolare il rallentamento (a protezione dei pedoni, come giustamente fatto per le automobili), il terreno stabilizzato in caso di pioggia si dilava e crea enormi pozzanghere, i cordoli in numerosi punti sono stati affiancati in corrispondenza di pali o chiusini preesistenti, le panchine disposte trasversalmente sono state livellate con delle evidenti ed antiestetiche “zeppe”.
Alvaro Siza
ho percorso la ciclabile poche settimane fa e devo dire che al netto di qualche riserva sulla qualità e durata della pavimentazione della pista stessa (temo infatti che con i primi freddi quel tipo di materiale si possa disgregare facilmente, oltre che con l’usura), mi pare sia stato fatto un gran bel lavoro di sistemazione e riqualificazione, che ha restituito dignità e decoro ad un viale scenografico e significativo per la città e che fino a poco tempo fa gridava vendetta per lo stato di degrado e sciatteria da cui era afflitto. Mi auguro che si proceda oltre verso P.za Firenze (che pure versa in uno stato di degrado imbarazzante) e soprattutto Viale Certosa fino al cimitero Maggiore, rimuovendo le auto dal parterre e restituendo anche in questo caso dignità e decoro ad un viale di accesso alla città trascurato e abbandonato per troppo tempo (per non parlare dei parcheggi e delle aree sottostanti i cavalcavia di Viale Renato Serra e Viale Monteceneri, ma questa è un’altra storia…..).
scusate ma sono l’unico che c’è andato in bici?
ma non vi rendete conto che la parte riservata ai pedoni ha una scorribilità migliore di quella per le bici?
non so nemmeno che diamine di aslfalto abbiano usato ma chiunque ci passi non può non accorgersene, al netto di usare una bici elettrica e allora vabbè.
ma è una cosa incresciosa.
ve ne accorgete benissimo nei passaggi “pedodali”, cioè quando si deve attraversare le strade perpendicolari sugli attraversamenti e le strisce e vi accorgete che quella parte è molto più scorrevole!
(ovviamente ad eccezione della parte con pavè che fa bestemmiare all’altezza di via procaccini/ferrucci)
Confermo, percorsa oggi e lascia purtroppo alquanto a desiderare, il manto è gibboso.
Manca una vera cultura della mobilità alternativa sia a livello amministrativo (vista la qualità di molti interventi e la mancanza di controlli) che della cittadinanza (le immagini con gli immancabili pedoni sulle ciclabili, e i ciclisti sui marciapiedi, lo dimostrano)
È così, l’avevo già scritto come commento nel precedente articolo. Fino ai 15 km/h di velocità non ce ne si accorge molto, sopra è un sobbalzo unico, neanche fosse una strada bianca in campagna.
Ho provato per curiosità il tratto pedonale ed è molto più livellato.
Senza parole…
Tante famiglie lottano una vita per cambiare il proprio stato sociale e uscire da quei contesti… Le macchine in centro alla strada parcheggiate sotto gli alberi ( che contano come verde urbano) sono la cosa peggiore.
Faccio notare che le strisce bianche a terra stanno già scomparendo
Sempione angolo biondi…pioggia.. e subito si allaga…
Bel lavoro d’immagine…alcuni particolari vanno rivisti…
Avete presente la Rambla spagnola? Poteva essere un’occasione per migliorare la zona. Niente di che… Solo qualche lavoretto con una ciclabile ormai scontata rispetto agli altri paesi europei. Voto all’idea 3.. si poteva fare di meglio e usare quei soldi per un vero progetto. Peccato