L’area di via Monti Sabini è al centro di un intervento urbanistico in corso da diversi anni nel distretto milanese del Vigentino.
Il Programma Integrato di Intervento (P.I.I.), che interessa circa 80.000 m², riguarda un ampio “vuoto” urbano rimasto inedificato, situato tra le vie Ripamonti e Ferrari, a sud di via Antonini, e al confine con le prime propaggini del Parco Agricolo Sud Milano. Quest’area rappresenta un’importante occasione di ricucitura del tessuto urbano esistente.
Il P.I.I. si propone di integrare armonicamente le trasformazioni recenti a nord (P.I.I. Verro-Alamanni) con gli insediamenti risalenti alla fine degli anni ’80 a sud, oggi oggetto di rifunzionalizzazione (via Antegnati). L’obiettivo è restituire coerenza all’area attraverso un sistema articolato di destinazioni residenziali, l’introduzione di servizi pubblici integrati, il potenziamento della viabilità e la qualificazione degli spazi pubblici aperti.




Il progetto, presentato nel 2008, prevedeva:
- La realizzazione di un insediamento residenziale diversificato, composto per il 44% da edilizia libera, il 21% da edilizia convenzionata, il 12% in locazione a canone concordato e il 12% in locazione a canone sociale, con quote residue destinate a funzioni compatibili con la residenza.
- La creazione di un sistema di servizi pubblici lungo l’asse centrale, tra cui un plesso scolastico con palestra aperta al quartiere, e un secondo edificio a destinazione socio-culturale o sportiva, pensato come nuova “centralità” del quartiere.
- Il completamento della rete infrastrutturale, con il prolungamento di via Amidani e il collegamento con le vie Bugatto (ovest), Gabussi (sud), Monti Sabini (est) ed Erice (nord).
- La realizzazione di un nuovo incrocio semaforizzato tra le vie Gabussi, Antegnati e Ferrari, pensato anche per rallentare il traffico veicolare.
- La connessione del sistema ciclabile lungo l’asse nord-sud dell’area.
- La sistemazione del verde attrezzato e la creazione di parcheggi pubblici.
Dopo una fase iniziale molto lenta, il progetto ha finalmente ripreso slancio grazie all’avvio di un nuovo cantiere residenziale e di uno dedicato alla viabilità.



L’obiettivo principale dell’Amministrazione è la realizzazione di alloggi a prezzi convenzionati, sia in affitto che in vendita, unitamente a edilizia pubblica e a nuovi servizi per il quartiere. Questo intervento punta a rivitalizzare l’intero ambito urbano e a favorire la ricucitura con il contesto esistente.
I lavori di scavo e l’avvio del cantiere erano cominciati nel 2020/21, ma si erano interrotti dopo il completamento delle strutture interrate. Tra il 2021 e il 2022 si è proceduto solo con gli scavi, lasciando per anni visibili solo le fondamenta. È solo nel corso del 2025 che il cantiere ha finalmente ripreso in modo concreto e continuativo.
Sta prendendo forma il complesso residenziale “Mìmesi”, un edificio che si sviluppa su quattro piani, con alcune unità mansardate. Contestualmente, verranno realizzate anche le opere di urbanizzazione, come la strada che collegherà via Monti Sabini a via Vincenzo Amidani, rimasta per anni solo abbozzata e mai completata.
Il progetto è promosso da Castello SGR e firmato dallo studio Casalino Engineering S.r.l., dell’ingegnere Michele Casalino.




