Milano Porta Venezia + Loreto.
Nuovo aggiornamento, di luglio dal cantiere per la riqualificazione di Corso Buenos Aires, la grande arteria commerciale lunga un chilometro e mezzo sita tra Porta Venezia e Loreto.
Questa volta abbiamo compiuto l’intero percorso, da piazzale Loreto a piazza Oberdan cercando di fotografare ogni parte in cantiere del corso.
Abbiamo realizzato anche una mappa che mostra, in colori diversi, la situazione di cosa sia stato completato, cosa sia ancora in cantiere e cosa dovranno ancora fare con l’aggiornamento di inizio luglio 2025.
Come si può vedere dalla mappa, in verde sono le uniche parti già consegnate e completate, mentre in blu troverete le parti attualmente in cantiere e in rosso le sezioni ancora da cantierizzare.

Da Piazzale Loreto a via Pergolesi
Questa parte non è stata ancora coinvolta nel cantiere.
DA via Pergolesi a via Scarlatti
Eccoci nella porzione del corso partita per prima e affidata alla ditta che opera grazie agli oneri di urbanizzazione degli immobili completati tra via Scarlatti e via Pergolesi.
Che dire, la parte dei marciapiedi è stata completata da qualche mese su entrambi i lati, anche se le aiuole non sono state allestite dai giardinieri e sono decisamente selvagge al momento. Da qualche giorno possiamo considerarla completata, visto che il cordolo della ciclabile su entrambe le ciclabili è stato posato. Manca solo l’apertura all’utilizzo.








DA VIA SCARLATTI a PIAZZA LIMA
Il tratto che va da via Scarlatti a piazza Lima, è stato completato sul lato dei civici dispari, comprendendo l’allestimento delle aiuole. Il lato pari è ancora da cantierizzare.






Una nota che ci spiace sempre tirare in ballo, quella delle aiuoline di piazza Lima, spennacchiate, secche e ridotte malissimo da un po’ di tempo.


DA PIAZZA LIMA a VIA Redi/Boscovich
Proseguiamo verso il centro, dove da piazza Lima raggiungiamo via Francesco Redii e via Ruggero Boscovich. Il tratto di Corso Buenos Aires sul lato dispari è stato completato, sia marciapiede, sia ciclabile e aiuole. In questo tratto il lato pari del corso non è stato ancora toccato dal cantiere.








DA VIA Boscovich a VIALE REGINA GIOVANNA
Il tratto del corso che va da via Redi e via Boscovich a viale Tunisia e viale Regina Giovanna è in cantiere su entrambi i lati. Nello specifico il lato dispari tra via Boscovich e via San Gregorio. Mentre sul lato pari il cantiere è in fase di realizzazione tra via Omboni e viale Regina Giovanna. All’altezza di via Angelo Secchi, è già stata realizzata una delle vasche-aiuola. Il resto è ancora un cantiere.












DA VIALE REGINA GIOVANNA e Tunisia a PIAZZA OBERDAN
Qui di seguito le foto del tratto lato pari del corso già completato e che va da piazza Oberdan a viale Regina Giovanna. Qui le aiuole sono state sistemate anche col verde e i lapilli che dovrebbero scongiurare alle erbacce di crescere. Il lato dispari di questo tratto è ancora com’era.
Che dire… le immagini delle aiuole parlano da sole, dove le erbacce sono cresciute ugualmente e anzi, sono cresciute più dei cespugli piantati dai giardinieri. Che dire poi nel vedere le moto e i motorini parcheggiati dove le nuove aiuole lasciano angoli sfruttabili come parcheggi.

















- Referenze fotografiche: Rendering Le Corti Segrete; Gruppofoschia; Roberto Arsuffi
- Loreto, Corso Buenos Aires, Architettura, Riqualificazione, Via Petrella, Le Corti Segrete di Baires, Via Scarlatti,
Farebbero meglio a fare gestire le aiuole e il verde in generale ai privati
Comunque non capirò mai i commercianti che hanno rotto perché le alberature coprivano le insegne: ma pensano che i clienti sian contenti di venire a far shopping in un forno ventilato? no chiedo eh.
In un qualsiasi altro paese il viale sarebbe stato alberato nei primi 2000. Invece noi ancora a fare storie, facendoci prendere in giro da populisti e fatalisti che urlano alla morte del commercio per colpa di spazi pedonali, alberi e ciclabili.
A.V il populismo e il fatalismo ti adombrano la ragione: in corso Buenos Aires non si possono piantare alberi perché c’è quella cosa chiamata metropolitana (i ciufciuf rossi che vanno sottoterra)
Lei ha perfettamente ragione. Anch’io penso che i negozi vadano in malora solo per la indiavolata corsa ai pacchi a casa. Certo non x gli alberi o per i ciclisti che anzi riescono a godersi meglio le vetrine.
C’è un motivo per cui la ciclabile nuova in alcuni punti è dipinta di rosso (scuro) mentre in alcuni punti non è dipinta del tutto? Come mai negli attraversamenti la ciclabile è invece dipinta di un rosso diverso (acceso)?
La pista ciclabile tutta rossa sarebbe a mio avviso molto più elegante oltre che individuabile.
I tratti dipinti di rosso scuro non sono dipinti ma è proprio una tipologia di asfalto tinto che si trova in molte altre ciclabili Milanesi (tipo la vicina viale Tunisia). Per ora è presente solo nel tratto finanziato con oneri di privati perché quel cantiere è proceduto in modo indipendente dagli altri, ma quando i cantieri saranno finiti su tutto il viale dovrebbe esserci lo stesso asfalto rosso su tutto il viale. Il rosso acceso invece è vernice ed è presente solo agli incroci per evidenziare gli attraversamenti ciclabili (e anche perché stendere l’asfalto rosso negli incroci è complesso).
quindi secondo il redattore che si lamenta dei motorini parcheggiati, dove andrebbero parcheggiati, visto che li’ non e’ previsto nessuno spazio per parcheggio moto?
Li non è previsto nessuno spazio per parcheggiare moto.
Conferma che siamo senza speranza ormai: anche quando vengono realizzati i nuovi lavori il risultato è sempre pessimo, sciatto, trascurato e con sporcizia ovunque. La manutenzione orinaria poi…concetto utopico….
Un pessimo lavoro che fa aumentare la mia sensazione di disagio. Evito accuratamente di frequentare C.so Bueno Aires perché mi viene da piangere. La gestione sciagurata degli spazi pubblici, del verde e della manutenzione è vergognosa.
Fine lavori?
E’ assolutamente incredibile come sia stato possibile snaturare completamente una delle principali arterie commerciali della città. Le amministrazioni dovrebbero vergognarsi di avere sperperato il denaro pubblico in questo modo. Il commercio e la viabilità sviluppano le socialità e le economie, questi restringimenti per bici ed aiuole geometriche porteranno la popolare via alla morte nel lungo periodo.
Aha la socialità di auto in colonna ognuno che suona il clacson e parla al telefono per i fatti suoi. Oppure un bel gas di scarico di un diesel mai manutenuto mentre cammini, eh… che bei tempi che ha evocato. Ah, fortunello, siamo ancora a quei bei tempi.
Ho avuto modo di osservare nell ultimo mese che queste piste ciclabili non le usa praticamente nessuno. Siamo ancora strapieni di auto.
Al di là di ciò, la manute6del verde su tutta Milano non esiste. Ho visto in centro piante nuove secche con impianto di irrigazione no funzionante . Una vergogna. Questi fondi poi noi cittadini italiani li dobbiamo restituire. Tutto ciò che è stato creato è stata un illusione. Giace tutto in stato di abbandono.
Cambia oculista o comprati un cane e un bastone bianco.
Vediamo di riqualificare Piazzale Loreto che è diventata un vero schifo… da due anni hanno tolto anche i negozi e l’ATM point sotto la MM
A parte il cattivo gusto nella scelta degli arbusti, come sempre la cattiva abitudine italiana di maltrattare gli spazi pubblici ha già dato il meglio con l’abbandono di cartacce e bottiglie.