Milano Centro Storico.
Aggiornamento fotografico di metà luglio dal cantiere per il ripristino in superficie delle aree interessate ai lavori per la costruzione della stazione M4 Sant’Ambrogio e il collegamento con la linea M2 Sant’Ambrogio. Il ripristino riguarda una parte di piazza Sant’Ambrogio, via San Vittore, via De Amicis e via Giosuè Carducci, dove si trovava l’area occupata per oltre 8 anni dal cantiere della M4. La metropolitana è stata aperta interamente lo scorso 12 ottobre (la prima parte venne aperta il 26 novembre 2022), mentre il tunnel di collegamento è stato aperto al passaggio il 21 febbraio 2025.
A fine giugno sono cominciati i lavori per instalalre la torretta dell’ascensore nei pressi dell’antica Pusterla di Sant’Ambrogio.
Secondo noi, sarebbe stato più opportuno utilizzare l’interno ormai inutilizzato della torre minore della Pusterla (che fra l’altro non è antichissima ma degli anni Trenta), evitando così di compromettere la vista tra i monumenti con un nuovo manufatto che, d’ora in poi, risulterà inevitabilmente invasivo.
Questa, tuttavia, non è l’unica osservazione che riteniamo rilevante che riguarda la nuova sistemazione dell’area di Sant’Ambrogio. Pur riconoscendo l’utilità dell’intervento, ci chiediamo se non fosse stato possibile affrontarlo con maggiore attenzione, considerando il contesto storico e la delicatezza del luogo.
Cominciamo il nostro percorso osservando via Giosuè Carducci all’incrocio con via Olona e via De Amicis (se penso che prima questo tratto di strada era alberato… ).












Qui di seguito l’area della pusterla con la torretta ascensore.







Terminiamo con la strada che costeggia il fossato della pusterla e l’imbocco a via San Vittore. Ricordiamo che i marciapiedi attorno alla pusterla erano deliziati da alberature, mentre ora regna il cemento e la pietra.








- Referenze immagini: Roberto Arsuffi;
- Sant’Ambrogio, M4, M2, Metropolitana, Cerchia Navigli, Via De Amicis, Via Carducci, Scavo, Archeologia, via San Vittore, Porta Vercellina, Cooperativa Archeologia, San Gerolamo
Il fatto che non si siano almeno rimesse alberature dove c’erano già mi fa imbestialire.
Pavimentazione in lastricato bianco che di giorno ti costringe a mettere gli occhiali da sole per capire dove metti i piedi. Per non parlare di come rende freschissimo camminarci a luglio.
Il colore chiaro in realtà si scalda meno. Se fosse pietra scura ti si cuocerebbero i piedi. Al contrario l’effetto ottico, come dici.
I tecnici del comune o di MM saranno lucertole venusiane….
hanno sangue freddo, serve loro sole sole e sole.
Urbanfile Sindaco di Milano. Più verde per tutti. 🙂
Arredamento urbano da Svezia, peccato che che stiamo diventando Siviglia
Ma quando finiscono questi lavori in Sant’Ambrogio?!?!
DOVE SONO GLI ALBERI!!!!! Che tristezza
Complimenti ai progettisti: eliminare gli alberi per esaltare la vista della torretta dell’ascensore e’ da manuale di Architettura (Milanese).
Una sola critica: avete pensato a come saranno bollenti i motocicli che sosteranno nel bel parcheggio lastricato? Magari, installerete delle tettoie per rimediare (alberi mai!).
Dopo anni di deliri, rumori, polvere e false promesse (abito proprio lì), disagi di viabilità, il sindaco che si definiva “green” (forse non conosce il significato della parole), ha trasformato uno degli angoli di storia in un’altra piazza d’armi, senza alberi. Ma come si può affiancare alla storia un progetto tanto disgraziato… vergognati Sala, sei un poveraccio con un unico obiettivo: arricchire le tue tasche e quelle dei tuoi amichetti!! Vergogna!!!
bravo Mario concordo
Tutti a lamentarsi, ma nessuno nota che via San Vittore è stata alberata ed è stupenda rispetto a prima???
Poco spazio per le auto, molto per i pedoni e i ciclisti.
… alberi messi dal lato della strada, che a luglio rimane all’ombra delle case.
Il lamento è per il prolungamento di Via San Vittore, dove prima c’erano gli alberi e adesso c’è solo più spazio per parcheggiare