Milano Porta Venezia + Loreto.
Nuovo aggiornamento, di agosto dal cantiere per la riqualificazione di Corso Buenos Aires, la grande arteria commerciale lunga un chilometro e mezzo sita tra Porta Venezia e Loreto.
Anche questa volta abbiamo compiuto l’intero percorso, da piazzale Loreto a piazza Oberdan cercando di fotografare ogni parte in cantiere del corso.
Abbiamo realizzato anche una mappa che mostra, in colori diversi, la situazione di cosa sia stato completato, cosa sia ancora in cantiere e cosa dovranno ancora fare con l’aggiornamento del mese di agosto 2025.
Come si può vedere dalla mappa, in verde sono le uniche parti già consegnate e completate, mentre in blu troverete le parti attualmente in cantiere e in rosso le sezioni ancora da cantierizzare.

Da Piazzale Loreto a via Pergolesi/Piccinni
Questa parte non è stata ancora coinvolta nel cantiere, neppure piazza Argentina.
DA via Pergolesi/Piccinni a via PETRELLA/Spontini
Eccoci nella porzione del corso partita per prima e affidata alla ditta che opera grazie agli oneri di urbanizzazione degli immobili completati proprio tra via Scarlatti e via Pergolesi.
Che dire, la parte dei marciapiedi è stata completata da qualche mese su entrambi i lati, anche se le aiuole non sono state allestite dai giardinieri (appalto affidato a MM) e sono decisamente selvagge al momento. Da qualche settimana possiamo considerarla completata, visto che il cordolo della ciclabile su entrambe le ciclabili è stato posato e il manto rossiccio è stato steso.
Naturalmente immancabile il sempre presente parcheggiatore selvaggio!











Che dire poi della modalità stupida di non riuscire mai a coordinare gli operatori e così cartelli segnaletici e orologio stradale sono rimasti dov’erano finendo nell’ormai allargato marciapiede, nel bel mezzo del passeggio. Tra qualche mese o anno forse se ne accorgeranno e dovranno intervenire per sistemare questa stupida “dimenticanza”.

DA via PETRELLA/Spntini a VIA SCARLATTI/Ponchielli
Da via Petrella-Spontini a via Scarlatti-Ponchielli, su entrambi i lati il cantiere non è stato ancora attivato.


DA VIA SCARLATTI/Ponchielli a PIAZZA LIMA
Il tratto che va da via Scarlatti a piazza Lima, è stato completato sul lato dei civici dispari, comprendendo l’allestimento delle aiuole, anche se, come si vede, pare che i “giardinieri del Comune” (sempre MM Spa) se ne siano dimenticati. Il lato pari è ancora da cantierizzare.





DA PIAZZA LIMA a VIA Boscovich/Redi
Proseguiamo verso il centro, dove da piazza Lima raggiungiamo via Francesco Redii e via Ruggero Boscovich. Il tratto di Corso Buenos Aires sul lato dispari è stato completato, sia marciapiede, sia ciclabile e aiuole. In questo tratto il lato pari del corso non è stato ancora toccato dal cantiere.

Da VIA Boscovich/Redi a VIA San Gregorio/Omboni
Sempre sul lato dispari di Corso Buenos Aires, dall’incrocio di via Boscovich/Redi all’incrocio con via San Gregorio/Omboni il cantiere è partito ed è già in pparte realizzato. Manca sempre il lato pari del corso.






DA VIA San Gregorio/Omboni a Viale Tunisia/Regina Giovanna
Dall’incrocio di viaSan Gregorio/Omboni all’incrocio viale Tunisia e viale Regina Giovanna è in cantiere sul lato pari il cantiere. All’altezza di via Angelo Secchi, è già stata realizzata una delle vasche-aiuola. Il resto è ancora un cantiere.









DA VIALE REGINA GIOVANNA e Tunisia a PIAZZA OBERDAN
Qui di seguito le aiuole del tratto lato pari di Corso Buenos Aires già completato e che va da viale Regina Giovanna a piazza Oberdan. Qui le aiuole sono state sistemate anche col verde e i lapilli che dovrebbero scongiurare alle erbacce di crescere, ma come si vede, pare siano già state invase, anche dai rifiuti.
Il lato dispari di questo tratto è ancora com’era.
Che dire… le immagini delle aiuole parlano da sole, dove le erbacce sono cresciute ugualmente e anzi, sono cresciute più dei cespugli piantati dai giardinieri. Insomma, speriamo solo sia la fase iniziale.








- Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi
- Loreto, Corso Buenos Aires, Architettura, Riqualificazione, Via Petrella, Le Corti Segrete di Baires, Via Scarlatti,
avanti cosi in tutta la citta
“sempre MM” falso. il contratto parte il primo di ottobre.
evitiamo di sparare frasi a caso come Salvini? grazie
Esatto ,frasi a caso come “rigenerazione di corso BuenosAires “
esatto. Roba che ci ridono dietro altre città a pensare come usiamo certi termini.
Prendendo spunto dall’ottimo parcheggio sul marciapiede (ovviamente impunito), auspico che si tutelino gli stalli carico/scarico, oggi già preda dei soliti cafoni viziati che si credono sopra le regole. Ogni giorno sono occupati da auto, e i furgoni per scaricare salgono sui marciapiedi (ovviamente la colpa di tutto ciò è dei cattivi ciclisti, non dei parcheggiatori abusivi). Insomma come sempre ognuno fa quel che vuole e chi è preposto al rispetto delle regole sembra non badarci. Inutile progettare, fare gli stalli, fare le aiuole e poi lasciare che tutto sia sempre un caos dove chi prevarica vince e chi rispetta le regola paga sempre.
Posso dire che non trovo niente di bello in questa riqualificazione?
Il solito minimo sindacale da geometri del comune (absit iniuria, ma se fossero dei genii della progettazione farebbero gli architetti con studio professionale).
Per confronto con gli standard europei (dico gli standard, non necessariamente l’eccellenza…) questo è il restyling della Gran Vía a Madrid:
https://www.libertaddigital.com/espana/2018-11-27/nueva-gran-via-madrid-1935719/#nueva-gran-via-madrid-6-2018
Notare il dettaglio dei semafori e lampioni di design a confronto di quelli di Milano…
Siii , si vede poi cosa fanno gli architetti, e in ogni caso geometri e architetti mi risulta che dipendano da qualcuno che dovrebbe dare input e prendere decisioni, sarà mica un assessore?
Riqualificazione orrenda e traffico in tilt poi assurde le piste ciclabili. Meglio eliminare tutto quanto già fatto e quanto ancora da fare
Spero che la prossima amministrazione abbia il coraggio di guardare in faccia la realtà e smantelli questo scempio, ma temo che sia troppo costoso.
Non capisco questa realizzazione a macchia di leopardo.
Posso capire prima un lato poi l’altro, avrei capito magari che verso il centro avessero cominciato dai pari e verso Loreto dai dispari, ma così è un caos
Segnalo la ormai vetusta cabina del telefono abbandonata davanti ad HM verso porta Venezia.
Poi non ho capito mesi fa è apparsa in piazza Oberdan una cabina orrenda simil liberty con annesse scatole elettriche proprio in mezzo alla “rigenerazione” urbana.
Speriamo in bene perché siamo ad un livello basso che più basso non si può
Oggi ho fatto un giro per Milano. Erano 3 mesi che non giravo e praticamente tutto come 3 mesi fa!!! Il nulla cosmico!!!!!( e mi riferisco praticamente a tutti quei cantierini vari sparso per la citta’!!!)
Povera Italia e Milano locomotica d’Italia…figures il resto!
No comment! Anzi si…paese finito!!!!
Hai provato a togliere le fette di prosciutto dagli occhiali?
E tu giri per Milano o sei ancora a cantare bella ciao davanti al Leoncavallo?
No.
Ero in Libia a vedere Almasri ammazzare la gente per strada e stuprare bambini.
Visto che bel governo italiano che ti rappresenta.
Bella Ciao!
Bravo, restaci.
Quei spigoli a punta dei marciapiedi in granito sono pericolosissimi x caviglie e in caso di caduta dei pochi ciclisti
Pochi ciclisti? Ma perchè volete sempre mistificare la realtà?
Erbacce e spazzatura prenderanno il sopravvento grazie alla “gentaglia” che bivacca ormai ovunque.
E tutti sappiamo a chi mi riferisco.
Io uso la bici, quando posso, in città e trovo che sia un mezzo di spostamento di eccezionale utilità e comodità; dopo un periodo di adattamento-allenamento di circa un mese o anche meno, si è pronti a fare a meno di acquisto biglietti del tram, attese anche di mezz’ ora alle fermate e, soprattutto, a dimenticarsi cosa può essere intrupparsi dentro a un convoglio della metro di Milano alla mattina e alla sera.
Oltretutto l’ attuale standard industriale relativo alla bicicletta, permette a tutti di avere un mezzo molto più sicuro e comodo rispetto agli anni passati.
Detto questo, la ciclabile oggetto dell’ articolo, desta molta perplessità; innanzitutto, esteticamente è un delirio: le aiuole coltivate sembrano quelle con piante spontanee e viceversa, ma il vero problema di questa e alre ciclabili nella nostra città è che sono regolarmente frequentate dai fattorini in bici che consegnano, sembra, i cosiddetti “pasti” ; ebbne , costoro, non sono a bordo di “biciclette”, bensì di veri e proprii motorini elettrici che solo all’ apparenza, sembrano bici e infatti, se osservate, non sono spinte pedalando, ma agendo sulle manopole dellì’ acceleratore; oltretutto, questi fattorini procedono a velocià intollerabile in una ciclabile e i loro mezzi sono dotati di una accelerazione rischiosa per chiunque altro sia a bordo di una vera bici, per non parlare del fatto che la strada neancher la guardano, perchè impegnati a consultare il telefono.
Non capisco perché la riqualificazione sia così lenta, bisognerebbe pretendere dalla imprese più rapidità.
Bene la riqualificazione, credo che nei prossimi anni ne vedremo gli effetti.
Ci passo spesso e di ingorghi non ne ho visti. Semmai automobilisti obbligati a rispettare le velocità massime previste dal codice della strada…
Ma infatti più che ciclabili per ciclisti sembrano ciclabili per Glovo/etc che sfrecciano senza nemmeno guardare a destra, a sinistra, il colore dei semafori, etc. idem i monopattini, molto spesso con due persone sopra (ma mai nessuno che viene fermato), che se ne stra sbattono di pedoni, strisce, semafori, vie che si innestano…
Detto ciò mi complimento con chi ha disposto gli stalli delle biciclette incastrandoli tra le aiuole, così che se vuoi parcheggiare la bici ti devi fare mezzo marciapiede di mezzo isolato (e notoriamente sui marciapiedi in bici non ci potresti andare….): riferimento allo stallo nel primo tratto tra porta venezia e viale regina giovanna, per la precisione. Zero accessi vicino agli stalli dalla ciclabile (che senso hanno messi così?)
Le aiuole completate sono già delle pattumiere incolte a cielo aperto.
Comune di Milano, capisco che hai problemi più grossi al momento, ma continuate così!!!
Progettisti di quella pista ciclabile, complimenti: la prossima volta consiglio un bel giro per le capitali europee, dove queste cose le fanno da anni e molto bene come progetti di landscape (e con attenzione ai dettagli…)