Milano Centro Storico.
Un aggiornamento di agosto 2025, dall’area della stazione M4 Sforza Policlinico e del futuro “collegamento agevolato” con la stazione M3 Missori. Ricordiamo per l’ennesima volta che il collegamento sarà realizzato attraverso un percorso pedonale all’aperto che collega le due stazioni, distanti circa 300 metri l’una dall’altra.
Questa volta iniziamo il nostro “tour” dal cantiere di piazza Velasca per terminare in largo Richini, dove attraverso un cancello (poco segnalato) si accede al bellisismo passaggio alberato che porta alla stazione M4 Sforza Policlinico.
PIAZZA VELASCA
Possiamo dire finalmente che il nuovo tunnel è stato unito alla parete dei corridoi interni del mezzanino della stazione M3 Missori. Questo permetterà il collegamento nel sottosuolo con la nuova uscita in costruzione tra via Larga e via Pantano.





VIA LARGA – PANTANO
Ed ecco l’area posta all’incrocio con via Larga, via Albricci e via Pantano dove è stata aperta la nuova uscita con tanto di torretta ascensore.






VIA PANTANO
Mentre il lato dispari è stato già pavimentato coi cubetti di granito (che riteniamo una pessima scelta: fastidiosi a camminarci sopra e sicuramente difficoltosi coi trolley e le valigie, visto poi che le due linee uniscono due stazioni ferroviarie -Rogoredo e Centrale- con l’aeroporto di Linate), mentre ora è in fase di esecuzione l’altro lato dell’antica via.












Largo Francesco Richini
Proseguiamo e concludiamo con Largo Francesco Richini, dove una piccola parte della paviemntazione è stata rialzata per eliminare il picoclo gradino dei marciapiedi esistenti. Al contempo abbiamo potuto osservare che l’intero marciapiede della piazza è in fase di sistemazione con i cubetti di granito (una picocla porzione però è stata completata con del cemento).








- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- M4, Via Santa Sofia, Via Pantano, Brolo, Piazza Velasca, Torre Velasca, M3 Missori, M4 Sforza-Policlinico, Metropolitana, via Francesco Sforza, Via Larga, Via Albricci, Vetra, Sant’Ambrogio, De Amicis
Spero che tutto questo spazio riqualificato non diventerà un parcheggio abusivo per i soliti automobilisti arroganti e menefreghisti che se ne sbattono di ogni regola.
Diventerà uno spazio molto bello se si riuscirà a contenere l’orda di automobilisti e scooteristi che cercherà di riversarsi lì per parcheggiare gratis.
Aspettiamo che qualcuno dica che non hanno potuto collocare qualche albero in via Pantano perché sotto passa la metro ….
I buchi che vedi nelle foto servono per metterci gli alberi. Non saranno molti, ma saranno di più dello zero di prima.
A me sinceramente fa sorridere sta cosa che ora i milanesi vogliono gli alberi, quando poi appena possono lungo i viali ci parcheggiano letteralmente sopra, uccidendoli pian piano. Servirebbe coerenza, vorrei una città con le aiuole che sono aiuole e non parcheggi, alberi rispettati e non trattati come intralcio alle automobili.
…e spesso sono le stesse persone che dicono una cosa e fanno l’altra.
Va bene gli alberi, ma non parcheggiare le tre auto di famiglia sotto casa no eh, che a fare 200 metri a piedi mi sento male.
Dalle foto vedo due buchi soltanto: meglio di niente, ma davvero poca cosa. Non capisco perché rinunciare ad alberi e spazi verdi dove si potrebbe. Se invece l’idea è coprire tutto con distese di cemento e pietre mal messe, va bene: questione di gusti… ma poi non lamentiamoci delle isole di calore.
Ancora non si è capito perché non abbiano fatto un collegamento decente tra le due metro. Fatto quella strada con la valigia ieri ed è stato un disastro chissà cosa avevano in mente quando l’hanno pensata
Il progetto originario era un collegamento sotterraneo tra Sforza e Crocetta passando sotto il Policlinico, ma a quanto pare era troppo complesso e costoso da realizzare.
Personalmente sono convinto che, prima o poi, dovranno farlo comunque a furor di popolo. Magari con la prossima giunta, se e quando si trovano i soldi.
Comunque il problema originario è nella progettazione della linea, fatta tenendo in poco conto gli interscambi come fossimo nell’800. Anche a S. Ambrogio è macchinoso, e a San Babila hanno dovuto fare una variante di progetto perché originariamente la linea non curvava verso la piazza, rimaneva sulla cerchia dei navigli e poi svoltava verso ovest, con la stazione M4 piuttosto distante dalla M1.
E vogliamo parlare dell’interscambio M2-M5 a Garibaldi? Dove in origine la M5 arrivava da nord a Garibaldi alla stessa altezza della M2, “sbattendo” contro la stazione preesistente senza possibilità di proseguire? Ma chi è che nel 21.mo secolo progetta una linea “a fondo cieco”? Hanno dovuto fare in corso d’opera una variante di progetto costata milioni di euro per una cosa che sarebbe dovuta essere evidente fin dal primissimo progetto preliminare… e comunque la curva è troppo stretta e causa un’usura addizionale delle ruote…
Non ci sono più gli ingegneri di una volta 😀