Milano Porta Venezia + Loreto.
Un aggiornamento fotografico, di settembre dal cantiere per la riqualificazione di Corso Buenos Aires, la grande arteria commerciale lunga un chilometro e mezzo sita tra Porta Venezia e Loreto.
Questa volta abbiamo compiuto l’intero percorso, da piazza Oberdan a piazzale Loreto cercando di fotografare ogni parte in cantiere del corso.
Dobbiamo fare due considerazioni. Oggi corso Buenos Aires, nei tratti completati, ha assunto finalmente un aspetto dignitoso e piacevole: le ciclabili risultano tra le più utilizzate in città, poiché collegano il Centro con la popolosa periferia nord.
L’unica nota negativa riguarda la riduzione della carreggiata a una sola corsia, che nelle ore di punta la rende particolarmente lenta (e quindi più inquinante), con code che si estendono per almeno un chilometro in entrambe le direzioni. Va però ricordato che, già prima dei lavori, il corso risultava comunque congestionato dal traffico, con file altrettanto lunghe. Purtroppo le alternative per collegare rapidamente l’area di Porta Venezia con quella di Loreto restano piuttosto tortuose. Al link lo scorso articolo di agosto.
Abbiamo realizzato anche una mappa che mostra, in colori diversi, la situazione di cosa sia stato completato, cosa sia ancora in cantiere e cosa dovranno ancora fare con l’aggiornamento del mese di settembre 2025.
Come si può vedere dalla mappa, in verde sono le uniche parti già consegnate e completate, mentre in blu troverete le parti attualmente in cantiere e in rosso le sezioni ancora da cantierizzare.

Dai Viali Tunisia/Regina Giovanna alle vie San Gregorio/Omboni
Questa volta abbiamo evitato di mostrare la parte iniziale, da piazza Oberdan ai viali Tunisia e Regina Giovanna perché invariati dalla volta scorsa: lato pari completato mentre il lato dispari è rimasto invariato.
Così partiamo dall’incrocio di Corso Buenos Aires con viale Tunisia e viale Regina Giovanna e risaliamo sino alle vie San Gregorio/Omboni dove è stato completato l’intervento. Mancano solo le piante nelle vasche.







Dalle vie San Gregorio/Omboni alle vie Boscovich/Redi
Dall’incrocio delle vie San Gregorio/Omboni alle vie Boscovich/Redi ora il cantiere riguarda entrambi i lati. Quello dispari, dove si trova l’OVS, è il più avanzato.











DAlle vie Boscovich/Redi a PIAZZA LIMA
Proseguiamo verso Loreto, dove da via Francesco Redi e via Ruggero Boscovich raggiungiamo piazza Lima. Il tratto di Corso Buenos Aires sul lato dispari è stato completato, sia marciapiede, sia ciclabile e aiuole. In questo tratto il lato pari del corso non è stato ancora toccato dal cantiere.


DA PIAZZA LIMA a Piazza Argentina
Concludiamo con gli scatti che mostrano il tratto che va da piazza Lima sino a Piazza Argentina. Novità che vede l’avvio del cantiere sul lato pari del corso, mentre il lato dispari è già stato completato da piazza Lima sino a via Scarlatti. Qui le aiuole erano state già sistemate a dovere con le nuove piante, ma come si vede, sono già selvagge. Da MM Spa che si occuperà da ottobre, del verde pubblico, ci han fatto sapere che al momento è in atto il passaggio delle consegne e che appena sarà possibile le aiuole saranno “vigilate” e mantenute a dovere (staremo a vedere).
Il resto del corso è rimasto invariato con l’unica parte completata su entrambi i lati dalle vie Petrella-Spontini alle vie Pergolesi/Piccinni, il resto ancora inalterato.










- Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi
- Loreto, Corso Buenos Aires, Architettura, Riqualificazione, Via Petrella, Le Corti Segrete di Baires, Via Scarlatti,
Idee un po’ confuse nel commento all’inizio dell’articolo:
“L’unica nota negativa riguarda la riduzione della carreggiata a una sola corsia, che nelle ore di punta la rende particolarmente lenta (e quindi più inquinante)”
> A parte che, come ricordate anche voi, le code c’erano anche prima e per via delle molteplici auto in doppia fila anche prima diversi tratti avevano spazio solo per una fila di macchine (come visibile da Google StreetView). Ma possiamo smetterla usare la semplificazione auto più lente=più inquinamento? Non importa nulla che una singola auto inquini di più (si parla comunque di una percentuale di aumento bassina), bisogna vedere il quadro generale. Se ci sono meno auto, c’è meno inquinamento, è questo che bisogna vedere. Non credo che chi abita in via Palmanova/viale Enrico Fermi o altre autostrade urbane si senta felice del fatto che ci siano migliaia di auto che passano davanti alla propria casa perché almeno andando più veloci il motore di queste migliaia di automobili è più efficiente. Il problema rimane che ci sono troppe macchine e che vanno incentivate mobilità alternative per ridurre (non vietare) le macchine.
“Purtroppo le alternative per collegare rapidamente l’area di Porta Venezia con quella di Loreto restano piuttosto tortuose.”
> Metropolitana, ci impieghi 3 minuti. Perché non si parla mai degli utenti del trasporto pubblico che rappresentano la maggioranza delle persone a Milano? Altroché auto o bici, qui la maggior parte delle persone a piedi per fare compere/andare a lavorare prende la metro o i numerosi mezzi di superficie. Va fatto di più per migliorare il TPL, ma quest’area è già molto ben servita e se fossimo in una qualsiasi città europea corso Buenos Aires sarebbe già pedonale da anni.
Migliora molto la percezione di Buenos Aires, anche i passanti sembrano gradire con più spazi di aggregazione… chi pensa solo al traffico ha una visione molto poco lungimirante della città
Vergona sinostroide, dovevano lasciare le due corsie di marcia.
Andando avanti con questo ritmo, l’Autostrada del sole sarebbe stata finita negli anni 90 e forse sarebbe costata di meno
La fabbrica del Duomo, come tempi…
Reputo che sia pura follia, male organizzata! Piazzale Loreto un’arteria importantissima per Milano e Corso Buenos e’ diventato una strettoia da segno della croce!!! Le macchine elettriche attualmente sono molto inferiori e mote famiglie non possono permettersela!!! Discriminante, solo i signori di Milano possono permettersi una macchina elettrica!!! Piste ciclabili a rischio morto!!! Prima di ideare un progetto riescono a tener conto della vita umana?! A me sembra proprio di no!!! Poi si piangono i morti e ci scarica le responsabilità!!!
Anna, i morti li causa il traffico veicolare, non certo le piste ciclabili che, semmai, li prevengono.
I signori che preferiscono evitare il collo di bottiglia possono, nell’ordine, usufruire delle seguenti opzioni che insistono sull’asse: Due linee di metropolitana, una fermata del passante, due linee tranviarie e un numero che non saprei quantificare di linea di autobus. Questo, volendo escludere la bici.
Esattamente, di cosa stiamo parlando?
Se poi ha la necessita’ di muoversi lungo l’asse a notte fonda o alle prime ora del mattino, le assicuro che non trovera’ comunque alcun traffico.
Se non puoi permettere niente.
Metro, tram e bus puoi permetterteli…
Usa quelli.
Sono li davanti al tuo naso… usali.
Cosa c’entrano le auto elettriche con un articolo che parla di piste ciclabili?
Buenos Aires comunque prima era più largo ma era perennemente soggetto a doppia fila, il risultato era anche prima di fatto una sola corsia per direzione.
Grazie per l’aggiornamento! Ho tuttavia notato idee un po’ confuse nel commento all’inizio dell’articolo:
“L’unica nota negativa riguarda la riduzione della carreggiata a una sola corsia, che nelle ore di punta la rende particolarmente lenta (e quindi più inquinante)”
> A parte che, come ricordate anche voi, le code c’erano anche prima e per via delle molteplici auto in doppia fila anche prima diversi tratti avevano spazio solo per una fila di macchine (come visibile da Google StreetView). Ma possiamo smetterla usare la semplificazione auto più lente=più inquinamento? Non importa nulla che una singola auto inquini di più (si parla comunque di una percentuale di aumento bassina), bisogna vedere il quadro generale. Se ci sono meno auto, c’è meno inquinamento, è questo che bisogna vedere. Non credo che chi abita in via Palmanova/viale Enrico Fermi o altre autostrade urbane si senta felice del fatto che ci siano migliaia di auto che passano davanti alla propria casa perché almeno andando più veloci il motore di queste migliaia di automobili è più efficiente. Il problema rimane che ci sono troppe macchine e che vanno incentivate mobilità alternative per ridurre (non vietare) le macchine.
“Purtroppo le alternative per collegare rapidamente l’area di Porta Venezia con quella di Loreto restano piuttosto tortuose.”
> Metropolitana, ci impieghi 3 minuti. Perché non si parla mai degli utenti del trasporto pubblico che rappresentano la maggioranza delle persone a Milano? Altroché auto o bici, qui la maggior parte delle persone a piedi per fare compere/andare a lavorare prende la metro o i numerosi mezzi di superficie. Va fatto di più per migliorare il TPL, ma quest’area è già molto ben servita e se fossimo in una qualsiasi città europea corso Buenos Aires sarebbe già pedonale da anni.
Altrimenti ottimo che si proceda con i cantieri, anche se alcune cose erano perfettibili come gli incroci nelle vie laterali (che io avrei sognato come disegnato da PensaMi Ciclabile su instagram)
La scelta del verde è importante. Menomale che ha.no messo apple e non vasi in orribili tinozze di plastica. Ora basta scegliere bene le piante (anche grasse esistenti al freddo, come il sedum) e non cadere su un prato semiselvaggio
*che hanno messo aiuole
Corso Buenos Aires era una coda continua anche prima delle piste ciclabili e poi chi entra da Loreto dove mai deve andare? È una direttrice servita benissimo dai mezzi pubblici.
Il problema è che conosco un sacco di milanesi (o quasi milanesi) anche amici e parenti miei che non gli passa mai per la testa di usare i mezzi pubblici.
Questi sono i primi a rognare.
Il tema vero è investire molto sui mezzi pubblici nelle grandi città anziché fare un ponte scempio in Sicilia.
Le auto elettriche al di là del costo non si sa dove ricaricarle….
Mezzi pubblici resi inutilizzabili dalle vostre risorse.
Vi prego, metteteci due alberi… vi prego.
Hanno distrutto i commercianti i negozi chiudono grazie sindaco i cittadini ti danno il voto non il diritto di rovinare Milano chiudete le buche che le strade sono piene non c’è un giornale ho giornalista che ne parla fino al 2027 resterà Sala chi sa quanti altri danni che farà
Tutto bello, tutto un sogno! Ora possiamo svegliarci e smettere di prendere in giro le persone. Dovete salvare Porta Venezia che è diventata violenta e sporca.
Magari guardare le vie traverse non solo Corso Buenos Aires. Controllare i dehor abusivi dei bar e dei ristoranti, davanti persino ai negozi di parrucchiere e ferramenta. Pensare alla sicurezza dei residenti che ormai non possono più uscire di sera a causa della cosiddetta movida, grazie.
A me sembra comunque un progetto troppo timido con svariati tratti non protetti, gincane per posti carico/scarico inutili che verranno occupati dai soliti furbetti e poco verde. Spero inoltre che vengano eliminate tutte quelle bancarelle inutili presenti ad oggi sul corso e le obsolete cabine telefoniche.
Purtroppo il restringimento delle corsie causerà seri problemi al passaggio di ambulanze, pompieri, polizia etc., ergo non state male su Corso Buenos Aires…in più ho saputo di taxisti che rifiutetanno chiamate lungo tutto il corso…
🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
🥹🥹🥹🥹🥹🥹🥹🥹🥹🥹
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😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Seria dai…
sono d’accordo
avrebbero dovuto pedonalizzare direttamente tutto il corso come via dante e corso vittorio emanuele o renderlo ztl come corso garibaldi
Tutto bello, ma come qualcuno ha accennato sopra, non c’è alcuna attenzione per le vie limitrofe, ad esempio via Petrella con un pavè devastato e ingiustificato dato che la linea tramviaria è in disuso da anni. Per non parlare dei negozi con un rispetto per il decoro e delle regole igienico sanitarie quantomeno discutibile. Non importa che la cornice architettonica con i suoi palazzi liberty sia tra le più belle di Milano, degrado e sporcizia prendono il sopravvento. Ma l’importante sono le bici.