Milano, Cimiano.
Dopo oltre vent’anni di attesa, da circa un anno sono in corso i lavori per la realizzazione della barriera antirumore lungo la linea M2 tra le stazioni di Cimiano, Crescenzago e Cascina Gobba, in corrispondenza di via Palmanova e via Rizzoli. In questa zona i residenti soffrono da sempre per il rumore e le vibrazioni dei treni, poiché la metropolitana è stata costruita anni dopo le abitazioni.
Durante i lavori la linea resta in servizio, con orari parzialmente riprogrammati nelle ore di punta per esigenze di cantiere. Per tutta la durata dell’intervento, i treni devono inoltre viaggiare a velocità ridotta nel tratto compreso tra Cimiano e Cascina Gobba.
Attualmente il cantiere interessa il tratto di via Palmanova compreso tra via Orbetello, via Narni e via Bra, sia sul lato sud dei binari della metropolitana, sia sul lato nord, dove la carreggiata in uscita da Milano è stata ridotta a una sola corsia.
Già nella fase preliminare erano stati segnalati sacchi di amianto abbandonati. Successivamente, durante la progettazione, di fronte alla richiesta di estendere la barriera fino a Cascina Gobba ma senza fondi aggiuntivi, i tecnici di Atm e Comune hanno scelto – a quanto pare – di dimezzarne l’altezza per raddoppiare il tratto coperto. Una soluzione che però riduce drasticamente l’efficacia dell’opera, generando al contempo problemi di sicurezza e degrado.
Così, nonostante una spesa superiore a 2,2 milioni di euro, i cittadini si ritrovano con una barriera che non attenua il rumore e chiedono di accertare le responsabilità politiche e amministrative di questa scelta.
















- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- barriera antirumore, Degrado, Rumore, Cimiano, Crescenzago, Cascina Gobba, Via Palmanova, Via Rizzoli, Via Orbetello,
sarebbe possible mettere piante rampicanti all’esterno delle pareti antirumore? Manutenzione minima, ti eviti i graffiti e rendi più carino oltre che più fresco
mamma che zone, è tutto sbagliato
Dalle foto non sembrano protezioni fonoassorbenti ma lamiere che invece di assorbire riflettono le onde… ancora peggio!
In Svizzera, lungo la ferrovia, ho visto protezioni alte 1 metro, ovvero dove serve per assorbire il rumore sul nascere, tra rotaia e sala (ruota dei treni).
Anche io ho fatto la stessa considerazione… non mi sembrano materiali antirumore ma solo riflettenti.
Però, facendo così, quei marciapiedi diventano pericolosi, perché copri tutta la visuale che prima c’era della metropolitana. Se ti succede qualcosa, nessuno di quelli che si trova in stazione aspettando la metro ti vedrà o ti sentirà.
al massimo la sicurezza arriva dalle case non dalla metro in corsa scusa eh
Evidentemente non conosci la zona. Lì di fronte ci sono le stazioni della metro (Cimiano, Crescenzago). Prima che mettessero le barriere, la visuale era più ampia, e passando di lì, comunque, c’era un senso di sicurezza, perché vedi tutta la gente a qualche metro di distanza che aspetta la metro. Pensa che mi è capitato, mentre aspettavo la metro a Cimiano o Crescenzago (non ricordo bene) ,di vedere qualcuno sniffare dall’altra parte dei binari, su quel/quella marciapiede/pista ciclabile che vedi nelle foto in alto. Pensa a cosa faranno adesso che ci saranno le barriere a coprire la visuale.
ma sono pannelli fono assorbenti professionali o lastre di metallo arrugginito messe così a caso?
sono stati sostituiti anche i binari per evitare le vibrazioni oppure no?
Si vede nella foto di copertina che sul lato verso i binari ci sono pannelli fonoassorbenti. Lato case si vede solo il pannello metallico.
Ma è un fotomontaggio oppure sono veramente dei pannelli puliti?È impossibile che esistano a Milano delle superfici esenti da graffiti vandalici.
Facciamo un po di chiarezza…il progetto iniziale prevedeva barriere fino alla Gobba poi ridotte tra Cimiano Crescenzago, stanziati a più riprese più di 2 milioni di euro, il progetto presentato dal precedente assessore Granelli era diverso da quello ora realizzato,( chi ha cambiato il progetto?) le barriere erano più alte, colorate e a tratti trasparenti. Ora che il danno è fatto non ci resta che sperare in una piantumazione coprente quello schifo di corten, io propongo degli oleandri piantati molto ravvicinati e dove è impossibile ingaggiare professionisti per effettuare murales di livello, altre soluzioni non ne vedo ed inoltre chiederei l’installazione di telecamere come hanno fatto al parco Lambro
Con due milioni di euro si sarebbe potuto installare 2000 finestre con migliore riduzione del rumore soprattutto ai piani alti.Amen.
Viste le code che il restringimento di via Palmanova sta provocando da mesi, sarebbe interessante sapere in quale anno (o decennio) è prevista la riapertura di questa importante strada di deflusso del traffico.
Viste le code che il restringimento di via Palmanova sta provocando da mesi, sarebbe interessante sapere in quale anno (o decennio) è prevista la riapertura di questa importante strada di deflusso del traffico.