Milano | La Maddalena – Piazza Bettini cambia volto: parte la pedonalizzazione tra consensi e proteste

Milano, La Maddalena.

Dopo mesi di progettazione, è partito il primo passo per rendere piazza Lionello Bettini alla Maddalena (tra piazza Bande Nere, via delle Forze Armate e via Primaticcio) parzialmente pedonale. L’intervento rientra nel programma comunale “Piazze Aperte per ogni scuola”, promosso dal Comune di Milano e dal Municipio 7, che punta a creare spazi sicuri e vivibili intorno agli istituti scolastici. In questa zona se ne contano ben sette, di diverso ordine e grado, pubbliche e private.

Il progetto, proposto dall’Associazione Genitori Cabrini e Oltre insieme ad altre realtà del territorio, ha visto la collaborazione di AMAT, Bloomberg Associates e Global Design Cities Initiative.

Cosa cambia in piazza Bettini

L’intervento ha portato alla pedonalizzazione del lato ovest della piazza, con un ampliamento dell’area centrale per favorire la mobilità pedonale e la sicurezza dei bambini.
Sono stati inseriti giochi a terra, panchine, piante, rastrelliere per bici e tavoli da ping pong e da picnic, per restituire alla comunità uno spazio di incontro e socialità.

Modificata anche la viabilità: via Tonezza è ora a senso unico (in direzione piazza Bettini), mentre il lato est della piazza, verso via Vincenzo Giordano Orsini, è diventato a doppio senso. Lungo via Tonezza è comparsa una nuova pista ciclabile, che collega la piazza all’asse di via Primaticcio.

L’obiettivo è chiaro: creare un ambiente sicuro e accogliente per gli alunni all’uscita da scuola, offrendo al tempo stesso nuovi spazi per i residenti e riducendo il traffico di attraversamento.

Le proteste dei commercianti

Non tutti però applaudono. È già partita una raccolta firme contro la pedonalizzazione, promossa da alcuni commercianti della zona che temono un calo di clienti. «Con la chiusura al traffico perderemo passaggio», lamentano.
Una preoccupazione ricorrente, nonostante i dati di altri interventi simili in città mostrino il contrario: più spazi pedonali, più vivibilità, più frequentatori.

Un vecchio problema: le auto ovunque

Prima dei lavori, piazza Bettini era spesso usata dagli automobilisti come “scorciatoia” per evitare il semaforo tra via delle Forze Armate e via Primaticcio, imboccando via Tonezza per raggiungere più velocemente il Lorenteggio o via Bisceglie. Non mancavano poi i parcheggi sui marciapiedi, un’abitudine diffusa nonostante la presenza delle strisce blu.
Con la nuova configurazione della mobilità, queste pratiche sono finalmente destinate a sparire (si spera).

Le resistenze (già viste altrove)

Come accade spesso, le novità fanno rumore. Le proteste arrivano puntuali, ma il tempo gioca a favore del cambiamento. È successo anche per la pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele o via Dante, inizialmente contestate e oggi considerate tra i luoghi più vivi e frequentati di Milano. Ma anche recentemente come in piazza Angilberto al Corvetto, piazza Dergano, le vie Spoleto e Venini a NoLo, via Monte Velino a Calvairate, piazzale stazione Porta Genova, via Toce e piazza Minniti all’Isola per citarne alcuni.

Piazza Bettini, insomma, sta solo cominciando il suo percorso di trasformazione. E come molte altre “piazze aperte” in città, potrebbe presto diventare un nuovo spazio di socialità e sicurezza, a misura di bambini e di quartiere.

Nelle foto a seguire l’intervento “tattico” per la sei pedonalizzazione della piazza non è stato attuato del tutto e ancora qualche automobile viene parcheggiata.

Chi proviene da via Tonezza ora può solo imboccare la via Privata Ludovico Cavaleri.

Un appunto finale, così “pour parler”, ma che brutto è quel mini parcheggio privato che si trova sul lato orientale della piazza e appartiene al condominio di via Orsini 18? Almeno mitigarlo con delle alberature? E’ da sempre una delle mie considerazioni ogni volta che mi capita di vederlo.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Comune di Milano, Urbanistica tattica, Piazze Aperte, La Maddalena, Via delle Forze Armate, via Primaticcio, via Tonezza, via Orsini
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

10 commenti su “Milano | La Maddalena – Piazza Bettini cambia volto: parte la pedonalizzazione tra consensi e proteste”

  1. Le proteste di residenti e cittadini non sono senza fondamento, principalmente per due motivi:

    Il giorno di mercato in via Tonezza (giovedì) i residenti di via Cavaleri non hanno più alcun modo di tornare a casa, se non attraversando il mercato in auto (Cosa folle, sopratutto se si vogliono tutelare pedoni e ciclisti)

    Il progetto attuato non è quello presentato e approvato dal Municipio (con il benestare di residenti e commercianti) laddove il tratto sud di piazza Bettini tra via Orsini e via Cavaleri NON era interessato dalla pedonalizzazione.

    Grazie
    Stefano

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  2. Il comune dovrebbe fare (ma forse la fa, non lo so, non vivendo a Milano) anche un’opera di alfabetizzazione urbanistica, spiegando quali sono i vantaggi per tutti (commercianti compresi) delle pedonalizzazioni e, in generale, della razionalizzazione degli spazi urbani. La foto del 2019, con le auto parcheggiate sul marciapiedi descrive un ambiente urbano desolante, amorfo, inospitale e purtroppo così comune nelle città italiane…

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  3. Secondo me vi state perdendo anche voi di urbanfile. Quando si fanno queste scelte bisogna tutelare anche chi dell’auto non può fare a meno, ci sono tantissimi milanesi che lavorano fuori città e in una città satura di auto dei non milanesi un vero comune che amministra dovrebbe tutelare i residenti e per farlo non bastano le strisce colorate per terra, ma va fatto un vero piano posteggi e cioè fare in modo che i residenti del ceto medio possano avere, se hanno necessità, un posto auto a pagamento con tariffe agevolate. Tipo 100 euro al mese. A questo punto si crea domanda e offerta con il comune che investe in posteggi interrati e non box. Quindi posteggi multipiano come nei centri commerciali in quartieri dove i box costano 60000 euro e non sono sufficienti per numero di case residenti, perché e c’è una speculazione da parte dei ricchi o benestanti fuori controllo. Una volta che hai gestito questa cosa puoi ridurre i posti in superficie con tutte le pedonalizzazioni che vuoi. Oppure forzarli mentre costruisci un’alternativa. Detto da una persona che paga un posto privato per non impazzire e lavorando purtroppo fuori città. Poi sentirsi dire da chi abita fuori città, che mediamente l’auto la può lasciare dove vuole nel suo paesino, che ci vuole cultura per fare ste cose mi cascano le braccia. Fare pedonale tutto non funziona se non ci sono posteggi interrati la gente che ha necessità, i furgoncini lavoratori, quando devi caricare o scaricare pacchi. la città pedonale va bene per studenti e pensionati, che purtroppo non producono. Giusto per dare contro alla vostra ideologia del tutto pedonale, ad esempio nella zona 6 ci hanno tolto la discarica per fare case per ricchi e ora dobbiamo andare in auto fino a Muggiano, inquinando molto di più e per la cronaca non si può andare con i mezzi. Com’è dovrei fruire di quel servizio secondo loro senza auto? Comunque per amministrare vanno gestite tutte le necessità e in quel quartiere dove tutti hanno l’auto la soluzione non è la dovete vendere ma vi creo i presupposti per metterla sottoterra o in modo da liberare spazio per la superficie. E poi tutto questo lo si finanzia facendo pagare ai non residenti 1 euro al giorno o 0,5 al giorno per ogni ingresso. Visto che entrano inquinano e poi della città non gli frega un cazzo allora che contribuiscano a renderla più vivibile con posteggi per tutto il ceto medio.

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  4. Concordo con quanto scritto da Stefano. Pensare che nel 2025 venga fatto un intervento che porta un flusso veicolare all’interno di un’area di mercato è difficile da credere. E invece è accaduto. Le famiglie che dovranno attraversare il mercato con l’auto raggiungere la loro abitazione sono oltre 200. Anche se solamente il 10% dovrà farlo, immagino sia chiaro a tutti il rischio a cui andiamo incontro. Inoltre avendo spostato i parcheggi (strisce blu) in mezzo alla strada le auto che colpevolmente vengono lasciate in divieto di sosta il giorno di mercato rendono impossibile un deflusso delle persone in caso di un’emergenza. Fa riflettere che anche questo aspetto non sia stato considerato. Bastava rispettare il progetto che era stato illustrato e non cambiarlo dopo. Speriamo che oltre alla mobilità dolce non si debba parlare anche di mobilità amara.

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  5. Questa iniziativa crea molti problemi a chi abita la zona e specialmente a noi residenti.
    Via Cavaleri ė stata insensatamente resa raggiungibile solo da via Tonezza e quest’ultima resa senso unico da Via Primaticcio.
    Con la conseguenza che tutti i residenti si trovano a fare il giro dell’oca.
    Tranne il giovedì.
    Il giovedì via Tonezza è occupata dal mercato settimanale, non possiamo quindi tornare nelle nostre case e le ambulanze non possono passare.
    Ci avete pensato comune di Milano?

    Per quanto riguarda i parcheggi selvaggi sui marciapiedi ci si è mai chiesti perché si è verificata una tale situazione? Perché la polizia locale per anni e anni non ha mai fatto mezza multa tollerandone tacitamente il comportamento. Se ogni sera tutte le infrazioni venissero contestate come la legge impone, le auto sparirebbero perché nessuno potrebbe permettersi di pagare una multa al giorno. Aggiungo che in zona la maggior parte dei condomini non è dotata di box, così facendo si crea un disagio enorme agli abitanti del quartiere che non possono rinunciare all’auto. Morale della favola: a farne le spese sono sempre i cittadini che invece di vedersi la vita semplificata se la vedranno complicata. Con buona pace dei pendolari che invece entrano a Milano ogni giorno in massa con le auto senza il minimo problema. L’augurio è che il progetto possa abortire e, in caso contrario, mi auguro che il degrado che caratterizza sia piazzale Siena che piazza Bande Nere non si estenda a piazza Bettini (ubriachi o spacciatori che bevono alcolici h24 e urinano agli alberi).

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  6. Titolare “le proteste dei commercianti” è molto riduttivo.

    1700 (e più) firme raccolte contro questo progetto non sono da sottovalutare.
    C’è un coro importante di CITTADINI che chiede di bloccare questo progetto, mal pensato e mal realizzato.

    Non si protesta a caso.

    Si protesta intanto per la presa in giro: (non era questo il progetto che era stato chiesto di sostenere, proposto dal Comitato Genitori quindi sono stati usati dei voti a favore che a favore non sono).

    Si protesta per la mancanza di sicurezza (accesso a Via Cavaleri dei mezzi di trasporto, il giovedì ma anche tutti gli altri giorni).

    Si protesta per l’aumento del traffico davanti alle scuole di via Forze Armate (togliendo la possibilità di defluire in Via Tonezza) e dello smog e del rumore.

    Si protesta per il traffico del mercato, ora deviato a senso unico in Via Cavaleri (piccola e stretta).

    Si protesta per il diritto ad usare la proprietà privata (box inaccessibili il giovedi, col mercato, in via Cavaleri).

    Si protesta per panchine e tavoli da picnic piazzati sotto i balconi e non ad adeguata distanza per consentire il riposo degli abitanti.

    Si protesta per 4 rastrelliere per bici (che resteranno vuote) anziché aver pensato ad una stazione di BikeMi (fornendo veramente un servizio).

    Si protesta per il degrado delle aree giochi VICINISSIME (Bande Nere, Primaticcio, Martinetti)… migliorare quelle e far usufruire bene di quelle?

    Si protesta perché GIÀ CONOSCIAMO le Piazze Aperte di No.Lo., di Arzaga, di Piazza Sicilia… e l’esperienza che sta vivendo la cittadinanza residente non è affatto positiva.

    Si protesta per l’inutilità di un tavolo da ping pong per bambini di asili e elementari (solo una parte delle scuole promotrici sono medie) anziché giochi veramente per bambini.

    Si protesta perché andava riqualificato il VERDE ESISTENTE e non mettere quattro piante in vaso spacciandole per intervento migliorativo del verde.

    Si protesta perché sono stati tolti moltissimi posti auto ai residenti, in una zona senza box e con molti anziani. E molti della macchina hanno bisogno.

    Si protesta per una inutile sequela di posti moto che sono stati aggiunti togliendo altri posti auto.

    Si protesta per una inutile sequela di passaggi pedonali (quando nella parallela via Legioni Romane, da Piazza Bande Nere non hai un attraversamento fino a Via Cavaleri).

    Ridurre tutto alla sola protesta dei commercianti è quanto meno fazioso.

    Ascoltate i cittadini che qui vivono e lavorano.
    I progetti fatti sulla carta non servono a nessuno e non migliorano la vita di nessuno.

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    • Gentile Manuela,
      le sue considerazioni oltre ad essere giuste sono di estremo buon senso.
      Io voglio davvero sperare che questo intervento sia stato pensato a tavolino, senza avere effettuato alcun sopralluogo sul posto e senza sapere che il giovedì c’è il mercato settimanale. Se invece è stato fatto dopo avere svolto dei sopralluoghi, allora credo che ci sia davvero da preoccuparsi.

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  7. Il Comitato Bettini si dissocia totalmente dal racconto di questo articolo. Quello che stiamo portando avanti è molto più del semplice dissenso di qualche commerciante. Ci sono 2500 cittadini che stanno dicendo no ad un progetto che non è quello originale, stanno dicendo no ad un progetto che sta stravolgendo ancora prima di nascere la tranquillità della nostra comunità, sta dicendo no a un progetto che non tiene conto delle esigenze reali del territorio e di chi lo abita

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