Milano, Centro Storico.
Aggiornamento di ottobre 2025 dall’area della stazione M4 Vetra, dove possiamo dire che il cantiere per la sistemazione di via Molino delle Armi dopo il ritiro del cantiere della linea blu M4 è stato rimosso. Agli inizi di settembre è stata consegnata e aperta alla cittadinanza piazza della Vetra.

Ora anche l’arredo urbano in via Molino delle Armi è stato completato. La prima galleria fotografica riguarda il tratto che va dalla piazza all’incrocio con via Fernanda Wittgens.






Mentre qui siamo davanti all’orrido palazzo compreso tra via Fernanda Wittgens e via della Chiusa.





Proseguiamo il nostro percorso verso Corso Italia, dove ci siamo soffermati nell’area di fronte al civico 14 di via Molino delle Armi. Come si vede è stato ripristinato anche l’asfalto e ridisegnate le corsie e la ciclabile ai due lati.






Una curiosità che abbiamo notato e a cui non sappiamo dare risposta certa, è la bizzarra aiuola che abbiamo fotografato e vi mostriamo di seguito. Un piccolo fazzoletto di terreno (veramente piccolo) che con ogni probabilità sarà un mappale residuato derivante dalla demolizione di un fabbricato preesistente e mai ceduto al demanio. Era cintato anche in precedenza, quindi una piccola proprietà privata che è tornata ad essere cintata. Certo adesso coi lavori per la linea M4 avrebbero potuto risolvere questo bizzarro caso e rendere pubblico anche quel fazzolettino di terreno.


Concludiamo con l’area del giardinetto compreso tra la via Campo Lodigiano e via Molino delle Armi.






- Referenze immagini: Roberto Arsuffi;
- M4, San Lorenzo, Basilica di San Lorenzo, Via Molino delle Armi, Via Santa Sofia, Via Pantano, Brolo, Piazza Velasca, Torre Velasca, M3 Missori, M4 Sforza-Policlinico, Metropolitana, via Francesco Sforza, Via Larga, Via Albricci, Vetra, Sant’Ambrogio, va De Amicis
Il palazzo di via Molino delle Armi, quello tra le vie Wittgens e della Chiusa, è davvero orribile. Ci si lamenta tanto delle costruzioni moderne che stanno sorgendo da un quindicennio a questa parte. Alcune non piacciono per il contesto fuori luogo, altre per il design in sè. Però un minimo di ricercatezza almeno c’è (non su tutte, intendiamoci!). Ma quel palazzo è proprio figlio di un’architettura infame, esclusivamente palazzinara e speculativa, piantato lì per fare business, senza un minimo di rispetto per la città e per il contesto. Ecco, questi sono i risultati di quei tempi: il palazzone inutile e violento di via Porlezza (a due passi da largo Cairoli), la Torre Velasca (di per sè accettabile, ma solo se fosse in periferia, non certo a due passi dal Duomo), il super condominio di via Mascagni, il famoso 1° grattacielo di Milano progettato da A. Rimini negli anni 30, che nulla centra con gli adiacenti corso Venezia e via Bagutta (poi ovviamente, costruendo i successivi palazzi di p.za S.Babila, avrebbero completato lo scempio). Cento, mille volte meglio il Bosco Verticale, City Life e via discorrendo..
Perchè non avete proseguito fino al semaforo dell incrocio con corso Italia. Ne vedrete delle belle incluso parcheggi selvaggi di furgoni auto biciclette e moto allineate all uscita della metropolitana S. Sofia.
Poi a capodanno ascolteremo i discorsi sulla.sicurezza, come sempre.
Finalmente dopo anni e anni di enormi disagi ora è finito il cantiere. Quello che non si capisce è perché oltre alla riqualificazione della zona , non si sia pensato anche ai fruitori della medesima zona. Nei due parchi adiacenti i bambini non possono giocare sui vari prati perché sempre pieni di deiezioni di cani lasciati liberi. Qualche controllo?????