Milano, Scalo Romana.
Ottobre 2025. Casa Moncler, la nuova sede milanese del celebre marchio di moda, ha aperto ufficialmente i battenti. Situata nel quartiere Symbiosis, nell’area sud dello Scalo Romana – uno dei poli di rigenerazione urbana più vivaci della città – la sede, sviluppata da Covivio, è stata progettata dallo studio ACPV Architects Antonio Citterio Patricia Viel per coniugare minimalismo contemporaneo e memoria industriale, in un equilibrio raffinato tra innovazione e identità.
Il complesso si estende su 77.000 metri quadrati, con un edificio di sei piani alto 32 metri che ospita uffici, showroom e spazi verdi. Riunisce per la prima volta oltre 700 dipendenti delle diverse sedi milanesi del gruppo, diventando il nuovo cuore operativo e creativo della maison.

















Lo studio di architettura ha intrecciato sapientemente funzioni differenti e linguaggi architettonici, conservando elementi del passato industriale del sito – come la ciminiera storica e la torre dell’acqua rossa, entrambe restaurate e reinterpretate in chiave contemporanea. L’area, già trasformata negli ultimi anni con l’arrivo della Fondazione Prada nel 2015, ospitava in origine capannoni e due ciminiere, oggi ridisegnate come segni identitari del nuovo paesaggio urbano.
“Casa Moncler non è solo un luogo: è il manifesto di chi siamo e di ciò che vogliamo continuare a essere”, ha dichiarato Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato del brand. “Per la prima volta riuniamo tutti i nostri colleghi milanesi sotto lo stesso tetto, in uno spazio pensato per favorire collaborazione, dialogo e creatività. Qui le idee si muovono liberamente e la nostra energia prende forma, diventando futuro”.
L’edificio principale, con pianta a L, si apre verso un giardino interno attraverso una grande facciata vetrata e sfaccettata esposta a sud ed est. Le superfici nord e ovest, invece, riprendono la sobrietà delle architetture industriali con aperture essenziali e rigorose. Accanto, una struttura con copertura a shed accoglie lo showroom di 4.500 metri quadrati su doppia altezza, progettato per valorizzare la luce naturale e offrire massima flessibilità espositiva.
All’esterno, 7.500 metri quadrati di area verde avvolgono il complesso, concepiti come spazio di incontro e socialità. Il terreno, modellato da leggere variazioni di quota, culmina in una pergola vegetale che funge da punto focale del paesaggio. Gli elementi in serpentino evocano il DNA alpino di Moncler, mentre la disposizione degli alberi segue il ritmo della facciata, creando un raffinato dialogo di riflessi e trasparenze tra natura e architettura.











Gli interni sono pensati per incoraggiare collaborazione e flessibilità, riflettendo l’approccio multidisciplinare del brand.
“Abbiamo progettato un edificio dal carattere manifatturiero, rigoroso e misurato, che rappresenta un intervento significativo nello sviluppo urbano di Milano”, ha spiegato Antonio Citterio. “Il progetto nasce da un dialogo continuo con il cliente ed esprime il ruolo che l’architettura può assumere nel definire un’identità aziendale contemporanea”.
La sostenibilità è un principio fondante del progetto. Un ecosistema naturale basato su tre tipologie paesaggistiche – prateria, macchia mediterranea e deserto freddo – contribuisce al comfort ambientale durante tutto l’anno, grazie alla ventilazione naturale e al controllo termico. A ciò si aggiungono materiali riciclati, sistemi energetici ad alta efficienza, pannelli fotovoltaici e impianti geotermici, che consentiranno a Casa Moncler di ottenere le certificazioni WELL e LEED.
“In un contesto urbano in profonda trasformazione,” aggiunge Patricia Viel, “l’edificio restituisce qualità e visione a un’area storicamente marginale. Integra identità e innovazione, benessere e sostenibilità in un sistema coerente, capace di evolversi con chi lo abita”.











Nel suo insieme, Casa Moncler appare come un intervento di grande qualità architettonica, soprattutto per chi lo vive dall’interno. Tuttavia, agli occhi del passante, l’edificio può apparire più introverso che dialogante: una corte privata, più chiusa che permeabile al quartiere, a conferma della tensione costante tra esclusività e apertura che accompagna ogni architettura del lusso.

Milano – Scalo Romana – Via Broni / Viale Ortles / Via Gargano > Symbiosis EDIFICIO G+H SEDE MONCLER (nella mappa Urbanfile codice: SCR21) (uffici + showroom) (nuova costruzione) (16.200 mq + 18.500 mq)
- inizio cantiere: 05-2022
- conclusione cantiere: 09-2025
- committente: XXX
- sviluppatore: Covivio
- progetto architettonico: ACPV ARCHITECTS – Antonio Citterio e Patricia Viel

- Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi, Duepiedisbagliati, Leo Torri per ACPV Architects Antonio Citterio Patricia Viel
- Porta Romana, Vigentino, Antonio Citterio Patricia Viel, Symbiosis, Covivio, via Gargano, via Quaranta, Viale Ortles, ACPV Architects Antonio Citterio Patricia Viel