Ne abbiamo parlato giusto poco fa del rinnovo in zona Scalo Romana da parte di Coima in via Lorenzini, è notizia fresca fresca che annuncia l’accordo stretto tra Moncler e Covivio per la locazione in un edificio di futura realizzazione che, a partire da fine 2024, ospiterà il nuovo quartier generale di Moncler. Tale accordo avrà durata quindicennale.
La nuova struttura sarà realizzata all’intento del business district Symbiosis di Covivio, progetto di riqualificazione urbana nell’area compresa tra Porta Romana, lo Scalo per l’esattezza e il Vigentino (sud di Milano), e riunirà in un unico spazio di circa 38 mila metri quadri, la popolazione aziendale di Milano del brand di moda Moncler, al momento dislocata in tre diverse sedi.
La nuova casa di Moncler sarà progettata dallo studio Antonio Citterio Patricia Viel seguendo avanzati criteri di sostenibilità ambientale e benessere. «Il nuovo headquarter darà un ulteriore contributo al processo di profonda trasformazione dell’area Sud di Milano – sottolinea l’architetto Antonio Citterio -. Quello che stiamo realizzando è un corporate campus in cui gli spazi favoriranno l’innovazione e la collaborazione tra le persone».
«Per ottenere un alto livello di sostenibilità ambientale – spiega Patricia Viel – abbiamo progettato il corporate campus con soluzioni volte a migliorare l’efficienza termica e a ridurre i consumi di energia. Oltre all’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto dell’edificio, abbiamo conservato elementi strutturali originali come l’ex ciminiera industriale, trasformandoli in chiave innovativa e sostenibile».
La ciminiera, simbolo dell’antica zona industriale, è stata recentemente risanata e sarà rimessa in funzione in chiave ecologica, per mitigare le condizioni termiche dell’immobile attraverso l’immissione di aria esterna in una serra bioclimatica che circonda il perimetro dell’intero edificio. La cisterna attigua all’immobile sarà convertita in un serbatoio di acqua piovana per l’irrigazione del giardino interno.
Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi, Antonio Citterio Patricia Viel,
Porta Romana, Vigentino, Antonio Citterio Patricia Viel, Symbiosis, Covivio, via Gargano, via Quaranta, Viale Ortles
Posso dire che più si prosegue con questo progetto di Symbiosis, più i palazzi diventano brutti e banali? Non mi piace
A parte la Fondazione Prada è una normale zona di sviluppo immobiliare ad uffici.
Puoi farli belli o brutti ma sempre una sequela di palazzoni rimane, che poi siano ditte della “moda” o scuole private non è che cambi molto, sarebbe stato uguale se ci fosse stata la sede di una assicurazione. A parte l’eccitazione e la gente i quattro giorni l’anno che ci fan le sfilate.
Tolta la Fondazione Prada, l’unica cosa un po’ vivace della zona è il bar/pub birreria che adesso ha messo i tavolini sulle aiuole di fianco allo stradone, ma quello c’era anche prima.
Il problema principale in quella zona sarà la viabilità che diventerà ancora più caotica di adesso.
Ma come è in un punto così ben servito!
C’è il 24, la 95, la MM3 a poca distanza comodamente raggiungibile con la 34 0 la 65 e addirittura comodissima la S9 che a breve diventerà la circle line.
Spero solo che quando l’Ufficio del Personale di Moncler dirà ai dipendenti come è collegata bene la zona, riesca a fare la faccia da poker e non ridere 🙂
Una oscenità. Come al solito più ci si allontana dal centro più i progetti sono brutti e non tengono conto del contesto. Lo sappiamo tutti che in quella zona erano presenti fabbriche ma scimmiottare nell’architettura qualcosa di brutto per mantenere il ricordo della precedente destinazione d’uso nn ha alcun senso. Nel nuovo sviluppo bisognava creare un dialogo con le vie adiacenti ed una permeabilità degli spazi così come fatto con la sede fastweb, ecc. Invece in questo caso pare dai render che realizzeranno una piazza privata chiusa in se stessa. Poi quell’edificio sulla via Gargano che vuole ricordare un vecchio capannone industriale non fa che imbruttire la zona. Quasi quasi era preferibile il primo masterplan. Devo dire che i progettisti stanno riproponendo più volte le stesse idee senza alcuno sforzo creativo. Di sicuro queste architetture non attireranno nessun curioso o turista. Non ci vedo alcun prestigio a legare il proprio nome a queste strutture ne per chi le progetta ne per chi le affitta.
Come tutti i progetti Citterio&Viel, brutti da far paura.
Se fa giá tristezza il render non oso immaginare la realizzazione.
L’unico slancio creativo del progetto é la ciminiera, che era giá li.
Salve,purtroppo dai render sembra proprio che il palazzo di Moncler chiuda invece di creare una continuita’ con le vie adiacenti.
Poi mancano alberi…magari dei bei viali , c’ e’ solo tanto cemento !!
rio creare collegamenti che portino direttamente alle stazioni ferroviarie ed alle fermate delle Metro ,altrimenti tutta la massa di persone che si muovera’subira’ e creera’ molti disagi