Milano, Centro Storico Verziere.
Novembre 2025. Finalmente si è iniziato a mettere mano al restauro — seppur solo parziale — dell’antica Basilica di Santo Stefano Maggiore, con opere che interessano il presbiterio. Da alcuni mesi una grande impalcatura avvolge l’altare e tutta l’area presbiteriale, permettendo agli operatori di intervenire sulle murature, sulle strutture e sui decori pittorici della basilica.


La Basilica di Santo Stefano Maggiore è un edificio molto antico, nonostante l’attuale aspetto barocco. In origine era dedicata al profeta San Zaccaria e solo nel X secolo venne intitolata a Santo Stefano. Nel corso dei secoli ha subito numerosi interventi di ricostruzione, ampliamento e restauro. È conosciuta anche come Santo Stefano in Brolo, dal nome storico dell’area.
Nel 1112 la chiesa, dall’aspetto medievale, venne ulteriormente abbellita con la costruzione di un nartece antistante il tempio, del quale oggi resta solo una colonna superstite collocata davanti al campanile. Questo luogo è anche noto per essere stato, nel 1476, teatro dell’assassinio del duca Galeazzo Maria Sforza da parte di alcuni congiurati aristocratici milanesi.
La facciata, scandita da due ordini di lesene ioniche, si apre maestosa sulla piazza — un tempo sede di un popolare mercato — sulla quale si affaccia anche la chiesa controriformistica di San Bernardino alle Ossa. L’interno è a tre navate, sorrette da pilastri, con copertura a volta a botte. La cappella Trivulzio, situata a destra del presbiterio, presenta pianta quadrata e quattro colonne corinzie libere agli angoli, sulle quali si imposta una volta a vela.






Tra le opere pittoriche conservate nella basilica meritano particolare menzione il Noli me tangere di Fede Galizia (1616) e la Trasfigurazione di Giuliano Cesare Procaccini. Le cappelle custodiscono tele di difficile lettura, sia per il cattivo stato di conservazione sia per l’attribuzione incerta. Tra queste ricordiamo una Natività del Fiamminghino, Sant’Anna, la Madonna e il Bambino di Federico Bianchi, e un Martirio di Santo Stefano attribuito a Francesco Cairo.



Autore: Attribuita al Fiamminghino.
parete destra, tela dipinta con Adorazione dei Magi. Secolo XVI – XVII
Autore: Attribuito a Camillo Procaccini


Secolo XVI (1595)
Autore: Attribuita a Camillo Procaccini

Autore: Attribuito a Federico Bianchi
La basilica è celebre anche per la conservazione dei corpi di alcuni santi e per il battesimo, avvenuto nel 1571, del pittore Michelangelo Merisi, conosciuto come Caravaggio. Oggi vi si celebrano Sante Messe in lingua filippina per i fedeli provenienti da quel Paese e residenti a Milano, oltre che in lingua spagnola, soprattutto per i cristiani originari dell’America Latina.

Dopo la conferma della futura riqualificazione di piazza Santo Stefano — attualmente deturpata da un parcheggio che compromette una delle piazze più affascinanti di Milano — questo restauro rappresenta un primo passo verso un auspicato recupero completo, comprese le antiche tele che oggi versano in condizioni purtroppo precarie, nonostante l’importanza artistica del tempio.
I restauri sono eseguiti dalla ditta Gasparoli Restauri Srl sotto la direzione dell’architetta Elisabetta Ciocchini. Sono in corso operazioni di stuccatura e integrazione pittorica, mirate a restituire continuità e leggibilità all’apparato decorativo originario.
Nei giorni scorsi, inoltre, è stata inaugurata la nuova illuminazione della vicina chiesa di San Bernardino alle Ossa, famosa per la cappella ossario secentesca, le cui pareti sono ricoperte da ossa e teschi disposti a formare complesse decorazioni barocche.
Il progetto ha comportato la completa revisione dell’impianto di illuminazione, con l’installazione di moderne tecnologie LED, volte a migliorare l’efficienza energetica e valorizzare l’architettura. Presentato alla presenza di autorità religiose e dei rappresentanti di A2A Illuminazione Pubblica, l’intervento mira a restituire al luogo la sua dimensione spirituale, mettendo in risalto la cupola e la dinamica ascensionale pensata in fase costruttiva. La nuova illuminazione permette inoltre di evidenziare elementi artistici come la nicchia con la Madonna col Cristo, senza alterarne l’atmosfera. L’opera rientra nel più ampio programma di conversione a LED della città di Milano e contribuisce alla valorizzazione del patrimonio culturale, garantendo al contempo maggiore efficienza e sicurezza energetica.








- Immagini: Roberto Arsuffi, Andrea Cherchi
- Riqualificazione, Arredo Urbano, Verziere, Piazza Santo Stefano, Brolo, Santo Stefano Maggiore, San Bernardino alle Ossa, Ossario,
Mi fa molto piacere sapere che si interviene con il restauro di questo importante monumento. Anni fa ho avuto il privilegio di restaurare la Trasfigurazione di Procaccini, forse il più importante dipinto di questa chiesa.