Milano | Mobilità – M2 da Cologno a Vimercate: dopo quarant’anni il progetto riparte davvero. Tutti i Comuni firmano per il nuovo tracciato

Milano, Mobilità.

Dicembre 2025. Da decenni lo si vede chiaramente nelle immagini satellitari: una lunga striscia di vuoto urbano, lasciata apposta tra Cologno Nord e Vimercate. Un corridoio pianificato negli anni ’80 per ospitare un giorno il prolungamento della Linea M2 della metropolitana, fino alle Torri Bianche. Un progetto rimasto per oltre quarant’anni sulla carta, e che però oggi sembra aver imboccato forse finalmente un percorso concreto.

L’accelerazione di questi giorni: tutti i Comuni firmano il documento

Dopo anni di attese e discussioni, è arrivata l’accelerazione decisiva: anche i Comuni di Brugherio e Carugate hanno firmato il documento necessario alla redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica. Con la loro adesione si completa così il quadro istituzionale, già forte dei sì di Vimercate, Agrate Brianza e Concorezzo.

Un passo che permette alla Regione Lombardia di avviare formalmente la fase progettuale, condizione indispensabile per accedere ai futuri finanziamenti statali.

Nono è la prima volta che si fanno studi di fattibilità, ma in passato, per una ragione o per l’altra, non si è mai ritenuto di procedere oltre.

Il ruolo politico: l’intervento del consigliere regionale Jacopo Dozio

A commentare l’avanzamento è il consigliere regionale Jacopo Dozio (Forza Italia), che rivendica il ruolo del proprio ordine del giorno presentato in Consiglio regionale lo scorso 18 novembre, dedicato alla revisione del tracciato della metrotramvia nel Piano Territoriale Regionale.

“La firma dei Comuni di Brugherio e Carugate è un tassello fondamentale per portare avanti il sogno di una metropolitana che colleghi la Brianza Est a Milano”, afferma Dozio.
“Questo atto ha permesso di sbloccare la situazione anche tra le amministrazioni che inizialmente non avevano sottoscritto il documento”.

Tra i firmatari più recenti c’è anche il sindaco di Brugherio, Roberto Assi, noto per le sue perplessità sul tracciato originario. La convergenza istituzionale dà oggi al progetto una solidità che non aveva mai raggiunto in passato.

La scelta del capolinea: l’importanza di piazza Marconi

Dozio insiste in particolare sulla necessità che il prolungamento arrivi fino a piazza Marconi a Vimercate, posizione considerata strategica sia per l’accessibilità al centro cittadino, sia per l’integrazione con i servizi bus e i principali flussi di pendolari.

“Il prolungamento della M2 fino a piazza Marconi è fondamentale per dare un servizio migliore ai cittadini. Lavorerò perché questo progetto passi dalla carta alla realtà”.

Perché la M2 è considerata un’opera strategica

Nel suo intervento in aula, il consigliere brianzolo ha sottolineato come la M2 possa diventare un’infrastruttura chiave per una vasta area economica e sociale:

  • Ospedale di Vimercate, riferimento per l’ASST Brianza
  • Centro Omnicomprensivo, che accoglie migliaia di studenti da tutto il territorio
  • Energy Park e poli tecnologici (STMicroelectronics, Micron Semiconductor Italia)
  • Centro Colleoni e Centro Carosello, importanti hub commerciali e occupazionali

La mancanza di un collegamento diretto con Milano grava da anni sulla mobilità dell’Est Brianza, soprattutto dopo la dismissione, oltre quarant’anni fa, del tram Milano–Vimercate, ultimo collegamento pubblico diretto con il capoluogo. Dismesso proprio in vista dell’arrivo della metro, che però si è fermata a Cologno Monzese.

Uno sguardo al passato (e a un possibile futuro fino a Trezzo)

Dozio ha anche evocato un progetto di più ampio respiro, richiamando lo storico Gamba de Legn, la tranvia che fino agli anni ’50 collegava Milano a Trezzo sull’Adda:

“Il mio sogno sarebbe far proseguire un giorno la M2 fino a Trezzo, riprendendo idealmente quel collegamento storico. Ma ora la priorità è arrivare a Vimercate”.

Conclusione: un progetto che, dopo 40 anni, prende finalmente forma

Il prolungamento della Linea Verde verso Vimercate torna dunque al centro dell’agenda politica e amministrativa. La firma congiunta dei Comuni era l’ostacolo principale: superato questo passaggio, la Regione può ora procedere alla progettazione preliminare.

Un obiettivo inseguito per decenni, che grazie alla convergenza istituzionale e alla pressione politica potrebbe finalmente trasformarsi in un’opera reale, capace di cambiare il volto della mobilità di tutto l’Est Brianza.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi, GoogleMap
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14 commenti su “Milano | Mobilità – M2 da Cologno a Vimercate: dopo quarant’anni il progetto riparte davvero. Tutti i Comuni firmano per il nuovo tracciato”

  1. In realtà leggendo bene gli articoli sui media si capisce che non si tratta di un vero prolungamento della M2 ma della famosa metrotranvia di cui si parla da anni, da quando la Corte dei Conti ha bocciato il prolungamento della metro in quanto non giustificato dai volumi di traffico previsti.

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  2. Con tutti i soldi che hanno buttato in pedemontane e brebemi avremmo già tranquillamente avuto tutta la rete in progetto dell’ultima cartina.

    Che peccato che da decenni la Lombardia sia governata così male. Un peccato perché sarebbe potuta essere una bella e ricca regione, invece è praticamente un immenso tessuto suburbano cresciuto male e regolato peggio.

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    • Primo= Tutto quello che vedi di costruito male è stato fatto dagli anni 60′ fino a primi anni 90′.
      Secondo= se le regioni ricche sono al nord(lombardia ,veneto, friuli ect) è perchè sono governate dal centrodestra.

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      • Il fatto che ci sia il cdx al governo in Lombardia non toglie che, comunque, la Brebemi sia un’opera inutile, costata uno sproposito per la quantità di persone che la usano ogni giorno e che non abbia per niente aiutato a “decongestionare” il traffico sulla A4 tra Milano e Brescia, come si lasciava intendere.

        Unita a quell’altro abominio di Pedemontana (e alla sue opere aggiuntive, le inutili tangenziali di Como e Varese) e alla TEEM, tutti i soldi buttati nella costruzione di queste strade potevano benissimo essere impiegati in altri progetti di mobilità (non solo ferro ovviamente, la mobilità comprende molte cose).
        Parlo di soldi spesi per la progettazione, gli espropri, la costruzione, lo smaltimento delle terre di scavo e le inchieste processuali ad esse collegate (vista l’infiltrazione di certi elementi…) ed infine i soldi spesi per salvare le società concessionarie.

        Ed essere una regione ricca non salva dal fatto che, dal boom economico ad oggi, parte della regione si trovi ad essere un’infinita e sterminata villettopoli e capannopoli priva di gusto, con collegamenti stradali e ferroviari rimasti al secolo scorso, tipo la Bergamo-Carnate, che usa un ponte la cui vita utile scade nel 2030, mentre si favoleggiava di nuove autostrade a caso

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    • A parte la tua chiara, pur legittima naturalmente, appartenenza politica, esponi una valutazione storico-amministrativa non molto rispondente ai fatti. La nostra regione, in virtù della sua straordinaria produttività, ha attirato una moltitudine di nuovi abitanti-residenti, fino ad avere la stessa popolazione di stati esteri come Irlanda e Olanda messi insieme, per fare un esempio, in un territorio molto più ridotto. Come si poteva non consumare suolo? Certo che è sbagliato, il consumo, ma allora era necessario un più armonico e paritario sviluppo economico di tutte le altre regioni; ci sono regioni che, pur in assenza di sviluppo economico, hanno comunque avuto il loro territorio cementificato e sciupato.

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      • olanda fa 17 mln, Irlanda quasi 5, lombardia 10. Se mi consumi suolo per case va bene, se vai a vedere cos’hanno fatto attorno a paullo ti vien da piangere, una cittadina di 20k abitanti ora ha una tangenziale in pieno effetto, perdonami ma la lombardia su questo e’ indifendibile

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      • Se vuole rimanere aderente ai fatti cominci a farlo partendo da dati geografici e demografici corretti. La Lombardia ha circa la metà della popolazione dell’Olanda e circa la metà del suo territorio. Quindi ha circa la stessa densità di popolazione. E’ quindi innegabile che l’Olanda abbia pianificato e progettato il proprio territorio molto meglio, preservandone la qualità sia a favore sia dell’ambiente, sia della produzione agricola, sia dell’economia in generale, sia soprattutto della qualità della vita delle persone. E proprio perché più ricca di altre regioni italiane la Lombardia ha meno scusanti per aver lasciato consumare irreversibilmente suolo pregiato senza ottenerne in cambio vantaggi così grandi e permanenti da almeno compensare questa perdita irreversibile.

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  3. 1) una tranvia fatta bene equivale, come capacità, ad una metro automatica (M4/M5): non é un minus.
    2) diffido di come valutano i flussi previsti: spesso pensano che la genete vada solo da un capolinea all’altro, senza pensare ai flussi intermedi; inoltre, quando un servizio c’è e funziona, attira utenze non interessate quando il servizio era carente (vedi filobus 92 dopo preferenziale: figuriamoci ci fosse l’asservimento: ci vorrebbero i filobus svizzeri da 24m).
    3) Dubito che prolungando il cavalcavia dalla Stazione di Cologno Nord, prevedano un cambio di mezzo, sebbene con armamento uguale.
    4) il fatto che si riprenda il discorso dopo 40 anni, indica che cìè una gestione seria, adesso.
    5) qualcuno dimentica o non sa che un sindaco PSI era detto “mister 5%”

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  4. Ma perchè tutti e dico tutti si ostinano a chiamarla M2 o metropolitana, mischiandola magari ad altre definizioni fumose, per nulla chiare? Metropolitana ≠ metrotranvia. Bisogna dire le cose come stanno. È un tram, con rottura di carico a Cologno. Non è un prolungamento della M2, non è una linea metropolitana. È un tram. Punto

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  5. Il prolungamento mi lascia un pó perplesso per carugate…
    Dopo il nuovo cavalcavia sulla tang est per arrivare a brugherio si sfrutterà il corridoio non edificato citato nell’articolo e poi? Carugate vuole una fermata ma a che costo? per avere una fermata in piena campagna? poi per andare in direzione agrate si deve scavalcare la a4 (un bel cavalcavia che salti 10 corsie) ma a che altezza? Il tracciato non è chiaro…almeno lo hanno abbozzato?

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    • E poi, scusate, da cologno nord ci sono varie linee bus che fanno capolinea. Tra queste 2 vanno dirette via tangenziale al centro colleoni di agrate e un’altra a vimercate centro con fermata intermedia alle torri bianche. Non è proprio male come servizio

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