Milano | Cantiere M4: aggiornamenti, novità e ritardi, giugno 2018

Oltre ad una serie di foto che illustrano la situazione lungo il percorso da est (Linate) a ovest (San Cristoforo-Ronchetto), ci sono alcune novità. Anzitutto l’aumento dei costi dovuti a vari fattori, come era prevedibile. La metro costerà 313 milioni di euro in più del previsto, nei giorni scorsi il Comune ha approvato l’atto integrativo alla convenzione siglata con la concessionaria della M4 che definisce le risorse per la realizzazione di nuove opere necessarie per migliorare la linea, come una maggiore sicurezza nei cantieri, al consolidamento della governance della società, agli imprevisti riscontrati nei ritrovamenti archeologici rinvenuti nell’area centrale. I costi lievitati serviranno anche per finanziare opere come: il tunnel di collegamento M4 con M3, tra Sforza-Policlinico M4 e Missori M3; la passerella ciclo pedonale tra il quartiere di Ronchetto sul Naviglio con il Giambellino e viceversa; così come la nuova viabilità nelle vie Chiodi-Enna-Merula che libererà dal traffico via Lodovico il Moro e parte dei Navigli.

Avevamo già saputo dello slittamento dell’apertura di molte fermate. Saranno confermate le aperture delle stazioni di Linate, Quartiere Forlanini e Forlanini FS per il 31 gennaio 2021. Seguirà l’apertura delle stazioni subito a seguire, come Argonne, Susa e Dateo per il 30giugno 2022, successivamente ci sarà l’attivazione della tratta fino a San Babila, nel dicembre 2022. Il resto della linea aprirà il 31 luglio 2023.

Sicuramente ci saranno alcune stazioni, come la fermata di Sforza-Policlinico e De Amicis, che apriranno successivamente all’inaugurazione dell’intera rete, un po come era accaduto alla Lilla dove i treni sfrecciavano dalla stazione Tre Torri senza fermarsi. Infatti sono quelle più in ritardo dovuto problemi vari, come i ritrovamenti archeologici importanti, in De Amicis, e difficoltà burocratiche come alla stazione Sforza-Policlinico, che ha visto accordi con l’Università Statale, il Policlinico e la Sovrintendenza per mettere in sicurezza l’edificio storico della Ca’ Granda, e altre problematiche, oltre alla demolizione necessaria della Camera Mortuaria di proprietà del Policlinico, per liberare lo spazio per il cantiere. Anche il collegamento M4-M2 a Sant’Ambrogio non sarà aperto subito, ma slitterà sicuramente di qualche mese dopo l’apertura della stessa stazione.

Per quanto riguarda la stazione De Amicis, i ritardi, sono stati causati prevalentemente dal ritrovamento del muraglione di epoca antica facente parte della cerchia del naviglio e di conseguenza il cantiere è quello più in ritardo di tutti. Finalmente tra poche settimane e per circa 6 mesi, è prevista la realizzazione dei diaframmi; la stessa lavorazione è prevista per il Manufatto De Amicis (da agosto e per circa 6 mesi).

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10 commenti su “Milano | Cantiere M4: aggiornamenti, novità e ritardi, giugno 2018”

  1. I ritardi e i prezzi lievitati ci sono ovunque… mi viene in mente la linea 9/10 di Barcellona i cui costi sono addirittura raddoppiati…

    quello che faccio davvero fatica a capire sono gli ulteriori ritardi sulla mini-tratta Linate-Forlanini FS, che in teoria era già a buon punto 3 anni fa perché si doveva inaugurare per EXPO…

    c’è magari qualche tecnico che legge e mi sa dare una spiegazione?

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    • Forse l’esercizio di una breve tratta di 3 stazioni potrebbe essere antieconomico e quindi M4 Spa (M4 non è tutta del Comune, ma ha il 33% di azionisti privati) preferisce attendere di essere più a ridosso dell’apertura di un tratto più lungo prima di iniziare l’esercizio fino a Forlanini FS?

      In fondo M4 è in project financing e bisogna anche far tornare i conti della società che l’ha progettata e la gestirà…

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    • Ma hai idea di cosa voglia dire costruire una linea di metropolitana? Forse la Moratti aveva detto che si poteva cercare di aprire un paio di fermate per l’Expo, ma a linea per l’Expo è sempre stata la 5, non la 4. Troppo indietro i lavori.
      Secondo me ci va di lusso, considerando giusto Roma, che per una misera stazione (San Giovanni) hanno avuto un ritardo netto di 2 anni…

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      • “È ‘sempre’ stata la 5”, un corno… nel dossier di candidatura con cui Milano ha conquistato l’Expo c’erano la 4, la 5 e pure la 6.

        E ancora nel 2012, quando c’era già Pisapia, si diceva che nel 2015 avrebbe aperto la mini-tratta e per tutta la linea si prevedeva il 2018.

        http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/06/03/news/niente_metr_4_fino_al_2018_e_per_expo_solo_due_stazioni-36438189/

        Quindi il 2023 è un ritardo di 5 anni sul ritardo di 2 anni, totale 7 anni di ritardo sulle previsioni iniziali.

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        • Se non vado errato la M5 doveva aprire per Italia 90.

          Comunque ricordo che i ritardi della M4 sono dovuti ai numerosi ricorsi presentati dalle società che non vinsero l’appalto. I sindaci non c’entrano nulla con i ritardi… come sempre siamo alle prese con L’assurda macchina burocratica italiana che non ci ha preaticamente permesso di progredire negli ultimi 50 anni.
          In sintesi ha ragione Junker quando dice : ” Italiani, lavorate di più e siate meno corrotti “. Un funzionario pubblico che ruba meriterebbe l’ergastolo. Una volta arrestati i primi 3 corrotti vedrai che gli altri ci penseranno per bene prima di intascare bustarelle e finalmente non avremo bisogno di tutte queste assurde leggi che rendono biblici i tempi per la realizza di un opera pubblica.

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          • I ricorsi han bloccato i lavori per un certo periodo, ma poi son partiti regolarmente. All’inizio del 2015 al Lorenteggio avevan aperto i cantieri, chiuso al traffico e c’era il consigliere comunale che saliva sugli alberi per non farli tagliare, ma il primo treno non passerà di li fino al Luglio 2023.
            Nove anni di lavoro e cantieri per una metrò (pure “leggera” coi treni corti) è francamente tantissimo.

    • Non doveva essere pronta per Expo… lo avevano ipotizzato, ma i lavori di M4 sono poi stati posticipati perché la giunta Moratti ha fatto altri investimenti.
      La tratta Forlanini era stata ipotizzata in tempo per Expo, ma si è subito deciso di non farlo, sarebbe stato troppo costoso in proporzione ai benefici.
      Insomma… ad oggi rispetto al vero programma avremo circa 9, 12 mesi di ritardi su circa 6 anni di lavori. Credo molto in linea con le medie europee e con un costo medio più basso della media europea. Quindi, considerando come vanno le cose in Italia, a meno di sorprese… c’è solo da essere soddisfatti. Bravi.

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  2. A prescindere dai tempi queste ,etropolitane dovrebbero essere tirate oltre la cinta comunale e servire anche l’hinterland milanese bloccando così di fatto realmente il traffico.

    Concepite così servono a ben poco.

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